Impugnazione di atto endoprocedimentale e abuso del diritto

Redazione Scientifica
25 Settembre 2022

Il TAR Lombardia si pronuncia sull'impugnazione di un atto endoprocedimentale, affermando che lo stesso non è autonomamente lesivo per cui è impugnabile solo unitamente all'atto conclusivo del procedimento amministrativo. Inoltre, il TAR Lombardia ha anche condannato il ricorrente per abuso del processo, affermando che la mancata “collaborazione” in sede procedimentale rende la successiva iniziativa giurisdizionale contraddittoria e non coerente con il comportamento assunto in precedenza.

Il

TAR

Lombardia, con la pronuncia in commento, ha affermato che l'atto endoprocedimentale non è autonomamente lesivo per cui è impugnabile solo unitamente all'atto conclusivo del procedimento amministrativo, ad eccezione dei casi in cui assuma carattere di vincolatività, determinando in via inderogabile il contenuto dell'atto conclusivo del procedimento, ovvero comporta un arresto procedimentale.

Ha inoltre condannato l'impresa ricorrente per abuso del processo, in quanto il

silenzio serbato in sede procedimentale, quale forma di mancata “collaborazione” con l'Amministrazione, rende la successiva iniziativa giurisdizionale

contraddittoria e non coerente con il comportamento da essa stessa assunto in precedenza,

con connotazioni emulative e abusive.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.