Istanza per l'anticipo sul compenso del verificatore (art. 66).InquadramentoIl comma 3 dell'art. 66 c.p.a. prevede che il collegio, con l'ordinanza con la quale sia stata disposta la verificazione, può disporre che al verificatore, o al suo delegato, venga corrisposto un anticipo sul compenso. Qualora il collegio non abbia provveduto in tal senso, il verificatore, o il delegato, può comunque chiedere la liquidazione di un anticipo, soprattutto quando la verificazione richieda l'effettuazione di accertamenti o di esami. Il collegio provvede sulla richiesta con ordinanza (sebbene si registrino casi di liquidazione dell'anticipo disposta con decreto presidenziale). L'anticipo, là dove concesso e versato, dovrà poi essere scomputato dal compenso complessivamente spettante al verificatore. L'anticipo sul compenso sarà posto dal giudice provvisoriamente a carico di una delle parti. Se all'esito del giudizio la parte che abbia anticipato il compenso risulti vittoriosa, essa avrà diritto a ottenere, dalla parte soccombente, il rimborso di quanto versato (T.A.R. Ancona I, n. 86/2022), salvo differente determinazione del giudice in ordine al regolamento delle spese processuali del grado. Per i depositi del ricorso, di atti, di richieste alla segreteria, di atti degli ausiliari del giudice e di parti non rituali e per istanze ante causam, occorre obbligatoriamente utilizzare i moduli informatici in formato PDF, rinvenibili sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa, con le istruzioni per la compilazione. FormulaAL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ... [1] SEZIONE ... [2] ISTANZA [3] PER L'ANTICIPO SUL COMPENSO DEL VERIFICATORE [4] Il sottoscritto, Sig./Dott. ... [5], nato a ... il ... (C.F. ... ), residente in ..., via/piazza ... n. ..., nella qualità di amministratore unico/legale rappresentante/presidente/direttore [OPPURE: di delegato, autorizzato [6] giusta ordinanza n. ... [7] del ...,] del ... [8], nominato organismo verificatore con l'ordinanza n. ... [9] del ..., in relazione al ricorso n. r.g. ... [10], PROPOSTO DA ... [11], CONTRO Amministrazione/Ente/Autorità ... [12], E NEI CONFRONTI DI ... ; PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ..., prot. n. ..., notificato in data ..., avente ad oggetto ... [13]; - di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ... [14]. PREMESSO IN FATTO che, con suddetta ordinanza collegiale, pronunciata fuori udienza e comunicata allo scrivente dalla Segreteria della Sezione in data ... [15], Codesto Ecc.mo Tribunale ha disposto una verificazione, avente per oggetto i seguenti quesiti ... [16]; che, come accennato, con la predetta ordinanza, è stato individuato, quale organismo verificatore, ... [17]; [che, con la succitata ordinanza [18], Codesto Ecc.mo Tribunale ha autorizzato il capo dell'organismo verificatore, Sig./Dott. ... [19], a delegare al sottoscritto il compimento delle operazioni di verificazione;] CONSIDERATO IN DIRITTO che, con la ricordata ordinanza con la quale è stata disposta la verificazione non è stata prevista la corresponsione di alcun anticipo sul compenso del verificatore; che, tuttavia, le operazioni di verificazione comportano le seguenti spese: ... [20]; che tali spese sono indispensabili per lo svolgimento della verificazione e però esse, tenuto conto del loro non modesto importo, non possono essere sostenute dal sottoscritto; che, pertanto, sussistono i presupposti per l'accoglimento della istanza di liquidazione di un anticipo sul compenso finale spettante per la verificazione [21], anticipo che sarà scomputato da tale compenso; P.Q.M. Voglia Codesto Ecc.mo Tribunale liquidare, in favore del sottoscritto, un anticipo sul futuro compenso finale nella misura ritenuta congrua in relazione ai descritti oneri e, comunque, in misura non inferiore a ... [22]. DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [23]. Luogo e data ... Firma ... 1. Va indicato il tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa e che ha nominato il verificatore. L'art. 66, comma 3, c.p.a. prevede, infatti, che il collegio possa liquidare un anticipo al verificatore, o al suo delegato, con la stessa ordinanza con la quale abbia disposto la verificazione. Qualora il tribunale non abbia riconosciuto un anticipo sul compenso, il verificatore (o il suo delegato), quando ritenga comunque di richiederlo, dovrà presentare un'apposita istanza in tal senso. 2. Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata anche la sezione presso la quale è incardinato il giudizio. 3. L'istanza per l'anticipo sul compenso del verificatore non è un atto di parte e, pertanto, non debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il d.P.C.S. n. 167/2016, come modificato dal d.P.C.S. n. 127/2017. 4. L'istanza può essere proposta dal verificatore o dal delegato di questi. 5. Vanno indicate le generalità del capo dell'organismo verificatore o del suo delegato. 6. L'art. 66, comma 1, c.p.a. contempla la possibilità che il giudice possa autorizzare il capo dell'organismo verificatore a indicare un delegato per il compimento delle operazioni di verificazione. 7. Occorre indicare gli estremi del provvedimento (un'ordinanza o una sentenza non definitiva, ai sensi dell'art. 36, comma 2, c.p.a.) con il quale il collegio abbia autorizzato il capo dell'organismo verificatore a delegare le operazioni di verificazione. 8. Va indicata l'esatta denominazione dell'organismo verificatore e la qualifica rivestita dal capo di esso. 9. Occorre indicare gli estremi identificativi dell'ordinanza con la quale è stata ordinata la verificazione. 10. Inserire il numero di registro generale del ricorso. 11. Inserire il nome del ricorrente. 12. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. 13. Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento impugnato. 14. Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento. 15. L'indicazione della data della comunicazione della segreteria può rilevante al fine di dimostrare, qualora occorra, la data in cui si sia avuta conoscenza dell'incarico di verificatore. 16. Stabilisce il comma 1 dell'art. 66 c.p.a. che il giudice, nell'ordinanza con la quale sia stata disposta una verificazione, debba anche formulare i quesiti, oltre a fissare un termine per il compimento delle operazioni di verificazione e per il deposito della relazione conclusiva. 17. Prevede il comma 2 dell'art. 19 c.p.a. che la verificazione deve essere affidata a un organismo pubblico, estraneo alle parti del giudizio, munito di specifiche competenze tecniche. Al riguardo si deve tener conto di quanto disposto dall'art. 7, comma 2, c.p.a., secondo cui, ai fini del codice del processo amministrativo, per pubbliche amministrazioni, si intendono anche i soggetti ad esse equiparati o comunque tenuti al rispetto dei principi del procedimento amministrativo. 18. Si allude all'ordinanza con la quale è stata autorizzato il capo dell'organismo verificatore a delegare il compimento delle operazioni di verificazione. 19. Va indicato il nome del capo dell'organismo verificatore. 20. Debbono essere indicate, in modo dettagliato, le spese per gli accertamenti la cui effettuazione è implicata dal compimento delle operazioni di verificazione. 21. Prevede, infatti, il comma 4 dell'art. 66 c.p.a. che, una volta terminata la verificazione, su istanza dell'organismo o del suo delegato, il presidente liquida il compenso complessivamente spettante al verificatore, ponendolo provvisoriamente a carico di una delle parti. 22. Occorre indicare, almeno in via orientativa, la misura dell'anticipo richiesto. 23. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. n. 168/2016, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. (in particolare, v. il Modulo Deposito per Ausiliari del Giudice e Parti non rituali/Atti, Tipologia: Richiesta Liquidazione compenso oppure Altro). CommentoDal momento che l'anticipo sul compenso consiste, per l'appunto, in un acconto rispetto a quanto risulterà definitivamente liquidato all'ausiliario all'esito dell'incarico, può prescindersi sia dall'applicazione, altrimenti imposta dal comma 4 dell'art. 66 c.p.a., delle tariffe stabilite dalle disposizioni in materia di spese di giustizia (nonché da quelle eventualmente stabilite per i servizi resi dall'organismo verificatore) sia dal rispetto dei parametri di cui al d.m. n. 140/2012 (come stabilito dalla giurisprudenza richiamata nei riferimenti). |