Istanza di abbreviazione dei termini (art. 53)

Roberto Chieppa

Inquadramento

Nei casi in cui ricorrano ragioni di urgenza, la parte può chiedere con istanza al presidente del tribunale, di abbreviare i termini di fissazione dell'udienza e delle relative difese. La richiesta può anche essere presentata contestualmente all'istanza di fissazione dell'udienza o di prelievo. L'abbreviazione non può in ogni caso superare la metà dei termini di legge.

Formula

AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL .... SEZIONE .... [38]

Giudizio R.G. n. [ ....]

ISTANZA DI ABBREVIAZIONE DEI TERMINI EX ART. 53 C.P.A. [39]

Nell'interesse di

[PARTE RICORRENTE/RESISTENTE/CONTROINTERESSATO], elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., che lo/la rappresenta e difende giusta procura speciale, in relazione al ricorso n. r.g. ...., proposto da .... contro .... e nei confronti di ....;

PREMESSO CHE

In relazione al ricorso indicato in epigrafe con cui .... [descrivere sinteticamente il contenuto del ricorso], sussistono ragioni di urgenza dovute a .... [descrivere le circostanze di urgenza che rendono necessaria la definizione rapida del giudizio], che richiedono una decisione celere del giudizio,

CHIEDE

a S.V. di autorizzare l'abbreviazione dei termini in relazione all'udienza di discussione del ricorso indicato in epigrafe, ai sensi dell'art. 53 c.p.a.

Luogo e data ....

Firma Avv. [40] ....

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [41] .

[38]Ai sensi dell'art. 136, comma 2, c.p.a., i difensori sono tenuti a depositare tutti gli atti e i documenti con modalità telematiche. A tal fine, il deposito avviene mediante l'utilizzo del modulo disponibile sul sito www.giustizia-amministrativa.it, da inviare via PEC alla segreteria del tribunale adito (vedi le relative istruzioni disponibili sul sito www.giustizia-amministrativa.it).

[39]Oltre che con istanza autonoma, tale richiesta può essere inserita nell'istanza di prelievo o nella domanda di fissazione di udienza (v. le rispettive formule al riguardo).

[40]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di pdf nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Atto”).

[41]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi.

Commento

Nel consentire l'istanza di abbreviazione dei termini per la fissazione dell'udienza, la norma prevede, come effetto consequenziale, la riduzione proporzionale dei termini del deposito delle difese. Il ricorrente (o altra parte) deve motivare in ordine ai motivi di urgenza. La domanda di abbreviazione può essere avanzata anche nei giudizi di impugnazione e nei riti speciali.

La norma richiede che il decreto presidenziale con cui si autorizza l'abbreviazione sia apposto in calce all'istanza e notificato alle altre parti. L'abbreviazione dei termini decorre dalla avvenuta notifica del decreto. La notifica è disposta a cura della parte che lo ha richiesto, all'amministrazione intimata e ai controinteressati. Per avvenuta notificazione è da intendersi quella per il destinatario, al fine di non compromettere il suo diritto di difesa (ciò al fine di evitare che la parte ottenuta l'abbreviazione, possa temporeggiare nel notificare il decreto alla controparte, riducendo ulteriormente i tempi per la difesa di quest'ultima).

Si prevede anche un limite, per cui l'abbreviazione dei termini non può superare il dimezzamento e il termine abbreviato comincia a decorrere dall'avvenuta notificazione del decreto di abbreviazione.

L'accoglimento dell'istanza di abbreviazione è stata ritenuta compatibile con la definizione nel merito del giudizio ex art. 60 c.p.a. (sulla compatibilità tra le due norme acceleratorie cfr. Cons. St. V, n. 5465/2014). Non si ritiene accoglibile l'istanza di abbreviazione avanzata, in presenza di un rilevante distacco temporale tra la pubblicazione dei provvedimenti avversati e la loro impugnativa (T.A.R. Lazio II-ter, n. 5537/2017). Così è stata respinta un'istanza di abbreviazione della trattazione in camera di consiglio in assenza della prova della notificazione del ricorso, quando la data fissata sia in ogni caso idonea a contemperare le esigenze di tutela del ricorrente e del contraddittorio (T.A.R. Campania (Napoli), decr. n. 2842/2017).

L'istanza può essere anche avanzata, in maniera subordinata o congiunta, nella richiesta di misure cautelari (anche monocratiche) e può anche essere limitata alla trattazione della domanda cautelare (v. T.A.R. Lazio II-bis, decr. n. 5194/2017; T.A.R. Lazio III-quater, decr. n. 7240/2017). Si è infatti ritenuto, in talune circostanze, che le esigenze cautelari del ricorrente possano essere adeguatamente soddisfatte attraverso l'accoglimento dell'istanza di abbreviazione termini, in funzione della trattazione collegiale della domanda di sospensione dell'efficacia dei provvedimenti impugnati ad una ravvicinata camera di consiglio (T.A.R. Puglia (Lecce) II, n. 497/2017).

Un'altra ipotesi in cui può essere opportuna l'istanza è quella relativa alla notifica dei motivi aggiunti, nel caso in cui tra la loro notifica e l'udienza di merito già fissata non intercorrono i termini previsti dal codice per la trattazione della causa (T.A.R. Lazio II, n. 6817/2017). Qualora l'abbreviazione alla metà dei termini non consenta il rispetto dei termini a difesa prima della camera di consiglio calendarizzata per l'eventuale discussione della domanda cautelare, l'istanza di abbreviazione dei termini non potrà essere favorevolmente valutata (T.A.R. Lazio II-ter, n. 5983/2917).

Con il decreto di autorizzazione il presidente fissa anche l'udienza di discussione (o la camera di consiglio), specificando la riduzione dei termini per il deposito delle memorie e dei documenti, potendo subordinare la riduzione dei termini al tempestivo adempimento degli oneri di notifica.

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