Istanza di fissazione dell'udienza per la prosecuzione del processo interrotto (art. 80)

Roberto Chieppa

Inquadramento

L'interruzione è vicenda anomala del processo, che ricorre in presenza di una delle cause disciplinate dal codice di procedura civile, in virtù del richiamo ad esso contenuto nell'art. 79 c.p.a. (si tratta di eventi – come morte o perdita di capacità - che colpiscono la parte o il suo difensore, incidendo sul diritto di difesa). L'interruzione determina l'arresto dell'iter processuale al fine di assicurare piena ed effettiva tutela del contraddittorio e del diritto di difesa, al cospetto di eventi che determinano un pregiudizio o l'alterazione delle facoltà difensive della parte, con conseguente necessità di congelare il processo sino al ripristino della condizione di uguaglianza delle parti. Tale interruzione non può prolungarsi oltre il termine 90 giorni. Entro tale termine, il processo - se non è proseguito dalla parte nei cui confronti si è verificata la causa interruttiva - dovrà essere riassunto dalle altre parti che, acquisita la conoscenza legale dell'evento interruttivo, dovranno notificare apposito atto di riassunzione (vedi formula “Atto di riassunzione a seguito di interruzione del processo”). In caso di prosecuzione, la norma richiede che la parte nei cui confronti si è verificato l'evento interruttivo dovrà presentare una nuova istanza di fissazione d'udienza. In difetto di tali incombenti, il giudizio si estingue. Si ricorda che l'evento interruttivo, per assurgere a rilevanza nel processo in corso, deve essere rilevato nei modi e nelle forme di cui agli artt. 299 e ss. c.p.c. ossia, previa dichiarazione o notificazione dell'evento ad opera del procuratore costituito per la parte colpita dall'evento interruttivo (v. formula “Atto di notificazione di causa interruttiva del processo”).

Formula

AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ...

SEZIONE ... [1]

GIUDIZIO R.G. N. [ ... ]

ISTANZA DI FISSAZIONE DELL'UDIENZA DI DISCUSSIONE

Nell'interesse di [PARTE RICORRENTE/RESISTENTE/CONTROINTERESSATO], elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avvocato ..., che lo/la rappresenta e difende giusta procura speciale,

in relazione al ricorso n. R.G. ..., proposto da ... contro ... e nei confronti di ... ;

FATTO E DIRITTO

1. In data ... è stato proposto dinnanzi a codesto Giudice il ricorso indicato in epigrafe avente come oggetto ... [indicare sinteticamente oggetto del ricorso]

2. A seguito dell'evento [indicare l'evento interruttivo che ha interessato la parte istante], in data [ ... ], il giudizio si è interrotto nei confronti della parte istante.

3. Stante l'interesse alla prosecuzione del giudizio, con il presente atto si chiede che la S.V. voglia fissare l'udienza per la discussione del ricorso.

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [2]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [3].

1. Ai sensi dell'art. 136, comma 2, c.p.a., i difensori sono tenuti a depositare tutti gli atti e i documenti con modalità telematiche. A tal fine, il deposito avviene mediante l'utilizzo del modulo disponibile sul sito www.giustizia-amministrativa.it, da inviare via PEC alla segreteria del tribunale adito (vedi le relative istruzioni disponibili sul sito www.giustizia-amministrativa.it).

2. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2).

3. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

L'art. 80 reca una disciplina specifica della prosecuzione o riassunzione del processo interrotto, prevedendo che, in caso di giudizio interrotto, se la parte nei cui confronti si è verificato l'evento interruttivo non presenta nuova istanza di fissazione di udienza (e in questo caso il processo prosegue), il processo deve essere riassunto, a cura della parte più diligente, con apposito atto notificato a tutte le altre parti, nel termine perentorio di novanta giorni dalla conoscenza legale dell'evento interruttivo, acquisita mediante dichiarazione, notificazione o certificazione

Il giudizio interrotto prosegue se è presentata istanza di fissazione di udienza a cura della parte nei cui confronti si è verificato l'evento interruttivo; altrimenti è necessaria la riassunzione (v. il commento alla Formula “Atto di riassunzione a seguito di interruzione del processo”).

Termine

Con riferimento all'ipotesi di prosecuzione si è segnalata la discrasia esistente nella disciplina, in quanto il c.p.a. non prevede un termine, determinando l'applicabilità di quello previsto dall'art. 305 c.p.c. (pari a tre mesi; diverso da quello di 90 giorni previsto dall'art. 80, comma 3, con riferimento ai criteri di computo; cfr. Cons. St. VI, n. 405/2015).

Atto di prosecuzione

Il giudice ha qualificato la costituzione della curatela fallimentare, avvenuta nel termine di 90 giorni dalla sentenza che ha dichiarato l'avvenuto fallimento della parte, quale atto di prosecuzione del giudizio, a condizione che la stessa presenti tutti gli elementi per l'identificazione del ricorso riassunto, sia notificata a tutte le parti originarie e contenga la domanda di fissazione di udienza (T.A.R. Campania (Salerno) II, 17 giugno 2015, n. 1383, caso in cui la memoria di costituzione «fa proprie, espressamente aderendovi, il ricorso introduttivo e tutte le difese, deduzioni e conclusioni formulate dall'imprenditore edile in bonis e ne chiede l'integrale accoglimento«, »previa nuova fissazione dell'udienza di discussione»).

Per gli aspetti generali relativi alle cause di interruzione ei loro effetti, si rinvia al commento alla formula “Atto di notificazione di causa interruttiva del processo”.

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