Nota di deposito dell'appello (o dell'appello incidentale) (artt. 94 e 101)InquadramentoL'art. 94 prevede che nei giudizi di appello, di revocazione e di opposizione di terzo il ricorso deve essere depositato nella segreteria del giudice adito, a pena di decadenza, entro trenta giorni dall'ultima notificazione ai sensi dell'articolo 45, unitamente ad una copia della sentenza impugnata e alla prova delle eseguite notificazioni. Il termine di decadenza di trenta giorni, previsto per il deposito delle impugnazioni (compreso il ricorso in appello incidentale), decorre dal perfezionamento dell'ultima notificazione. Con il secondo correttivo al Codice (d.lgs. n. 160/2012) è stato esteso a trenta giorni il termine per il deposito dell'impugnazione incidentale tardiva, al posto dei dieci giorni previsti dalla originaria versione dell'art. 96. Si ricorda che nel processo civile vige una regola diversa che fa decorrere il termine di costituzione dalla prima notificazione. In relazione al deposito delle impugnazioni, il Codice dispone innovativamente che all'impugnante è sufficiente produrre una copia anche non autentica della sentenza impugnata, in considerazione della estrema facilità di reperirne il testo sul sito ufficiale della giustizia amministrativa, il che fa presumere con ragionevole certezza che il testo prodotto sia conforme a quello reale. Il mancato rispetto del termine di deposito del ricorso comporta l'irricevibilità del relativo appello, che peraltro può ritualmente essere reiterato se ancora in termini. FormulaCONSIGLIO DI STATO Sezione ... NOTA DI DEPOSITO DEL RICORSO IN APPELLO Nell'interesse di ..., rappresentato da ... ; Si depositano: 1) originale del ricorso con la prova delle avvenute notificazioni; 2) copia della sentenza impugnata; 3) fascicolo del giudizio di primo grado; 4) procura speciale (se rilasciata con atto separato); 5) ... . Luogo e data ... Firma Avv. ... [1] DEPOSITO INFORMATICO E ATTESTAZIONE DI CONFORMITÀ Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto e i connessi documenti, conformi agli originali cartacei [2], sono depositati con modalità telematiche [3]. 1. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2). 2. I documenti dovranno essere depositati con modalità telematiche, previa attestazione di conformità all'originale V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”]. 3. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020). CommentoLa presente formula riguarda solo il deposito del ricorso in appello o del ricorso in appello incidentale. La formula in commento è relativa al deposito del ricorso in appello e può essere facilmente adattata al ricorso in appello incidentale. Sono indicati i documenti da allegare in sede di deposito e si segnala che l'art. 94, nel disporre che nel giudizio di appello unitamente all'atto di gravame, con la prova delle eseguite notificazioni, deve essere depositata anche una copia della sentenza impugnata, non richiede che si tratti necessariamente di copia autentica della stessa, come invece prevede espressamente l'art. 369 c.p.c.. È quindi possibile produrre copia anche non autentica della sentenza impugnata. Tuttavia, è opportuno ricordare che in caso di mancato deposito della sentenza appellata l'appello è inammissibile (Cons. giust. Amm. Reg. Sic., n. 165/2022) e che tale regola resta vigente anche nel regime del processo amministrativo telematico, trattandosi di previsione funzionale a garantire esigenze di ordine pubblico processuale, indisponibili per le parti private, strumentali al regolare svolgimento del giudizio (Cons. giust. Amm. Reg. Sic., n. 956/2022).
Tuttavia, è stato anche ritenuto che sono inammissibili i motivi aggiunti proposti, nel giudizio di appello avverso la sentenza di primo grado, dopo l'impugnazione del dispositivo, ove non sia stata depositata in giudizio copia, ancorché informale, della sentenza impugnata — anche separatamente rispetto al deposito del ricorso o dei motivi aggiunti, purché nel termine perentorio di trenta giorni dall'ultima notificazione del ricorso, dimezzato nel rito abbreviato — trattandosi di omissione che non consente al giudice di appello di conoscere il decisum del giudice di primo grado (Cons. St. III, n. 3619/2011). In caso di tardività del deposito del ricorso in appello e di conseguente declaratoria di irricevibilità, se ci si accorge tempestivamente dell'errore si può riproporre l'appello purché ovviamente nel termine di cui all'art. 92, tenendo presente che, ove la sentenza da impugnare non sia stata notificata, la notificazione della prima impugnazione fa decorrere il termine breve per proporre la seconda. Si ricorda anche che, ai sensi dell'art. 45, è possibile depositare il ricorso e costituirsi in giudizio anche prima che la notificazione si sia perfezionata per il destinatario, purché essa si sia perfezionata per il notificante. La mancanza della produzione della prova dell'avvenuta notificazione per il destinatario dell'atto non implica alcuna decadenza, ma, in assenza di tale prova, le domande introdotte con l'atto non possono essere esaminate. |