Atto di riserva facoltativa di appello (art. 103)

Roberto Chieppa

Inquadramento

Avverso le sentenze non definitive l'appello può essere proposto immediatamente o – previa riserva – unitamente alla successiva impugnazione della sentenza che chiude il giudizio.

La riserva di appello avverso le sentenze non definitive è ammissibile con atto notificato entro il termine per l'appello e depositato nei successivi trenta giorni presso la segreteria del T.A.R. e, quindi non con semplice dichiarazione resa all'udienza successiva (art. 103 c.p.a.).

Si ricorda che l'art. 340 c.p.c. dà al soccombente la facoltà di scelta (in precedenza la riserva era necessaria) tra l'impugnazione immediata (entro il consueto termine breve o lungo ex artt. 325 e 327 c.p.c.) e l'impugnazione differita, in questo secondo caso previa riserva, delle sentenze non definitive.

Formula

AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL ....

RISERVA FACOLTATIVA DI APPELLO AVVERSO SENTENZA NON DEFINITIVA

In relazione al ricorso n. R.G. ...., nel corso del quale è stata emessa la sentenza non definitiva n. ....

Nell'interesse di

- [PERSONA FISICA], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .....

- [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ..... [1]

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [2], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [3],

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. ....;

FATTO E DIRITTO

In data .... è stata pubblicata la sentenza non definitiva n. .... in relazione al ricorso n. R.G. .... pendente presso codesto T.A.R.

L'istante con il presente atto fa riserva di appello ai sensi dell'art. 103 c.p.a.

Si depositano:

1) prova delle avvenute notificazioni dell'atto di riserva facoltativa di appello;

2) ....

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che non è dovuto il contributo unificato, trattandosi riserva facoltativa di appello ai sensi dell'art. 103, c.p.a., che non integra un ricorso di impugnazione.

Luogo e data ....

Firma Avv. [4] ....

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

RELATA DI NOTIFICA

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto e i connessi documenti, conformi agli originali cartacei, sono depositati con modalità telematiche [5] .

[1]Con riguardo agli elementi identificativi della parte appellante, cfr. le note alla formula “Ricorso in appello al Consiglio di Stato”.

[2]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

[3]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

[4]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di pdf nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Atto”).

[5] Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito: www.giustizia-amministrativa.it. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi.

Commento

Prima dell'entrata in vigore del Codice era prevalso l'orientamento giurisprudenziale, secondo cui in mancanza di specifica normativa espressa, la disciplina dell'appello contro le sentenze parziali del tribunale amministrativo regionale doveva essere desunta, per analogia ed in applicazione del principio generale di concentrazione processuale, dagli art. 340 c.p.c., che prevede la riserva facoltativa di appello differito e 129 disp. att. c.p.c., che prescrive la formulazione della riserva, a pena di decadenza entro il termine per appellare, con atto notificato al procuratore delle parti costituite o, personalmente, alle parti non costituite e, nel caso di sentenza parziale non notificata, entro la prima udienza successiva alla comunicazione della sentenza stessa, con atto notificato o con dichiarazione orale da inserirsi nel verbale dell'udienza ovvero, con dichiarazione scritta su foglio a parte da allegare a verbale.

L'ammissibilità della riserva di appello contro le sentenze non definitive, quale alternativa all'immediata proposizione dell'appello, è stata confermata dal Codice, che però ha stabilito che la riserva sia proposta con atto notificato entro il termine per l'appello e depositato nei successivi trenta giorni presso la segreteria del tribunale amministrativo regionale.

La decisione tra l'impugnazione immediata della sentenza non definitiva e la riserva di appello attiene alla strategia processuale della parte e, in linea generale, può essere affermato che in presenza di una sentenza non definitiva che respinge o accoglie le principali censure può convenire alla parte soccombente proporre immediatamente appello.

Si pensi, ad esempio, all'amministrazione o ai controinteressati in caso di una sentenza parziale che annulli l'aggiudicazione con prosecuzione del giudizio di primo grado per la domanda di risarcimento; o all'ipotesi in cui la domanda principale del ricorrente sia respinta con sentenza parziale con prosecuzione del giudizio per l'esame di domande subordinate.

In questi casi può essere preferibile proporre subito il ricorso in appello.

Può anche accadere che in presenza di pluralità di parti soccombenti le strategie processuali siano diverse.

La giurisprudenza ha ritenuto che in questi casi la proposizione ad opera di una di esse dell'appello immediato preclude alle altre di fare riserva o se la riserva è già stata fatta la priva di effetto ai sensi dell'art. 340, comma 3, c.p.c., che prevede appunto che la riserva non può più farsi, e se già fatta rimane priva di effetto, quando contro la stessa sentenza da alcuna delle altre parti sia proposto immediatamente appello (Cons. giust. amm. Sicilia, sez. giurisd. n. 460/2015).

In caso di appello immediato, se, all'esito dell'impugnazione della sentenza non definitiva, il giudice d'appello conferma la sentenza non definitiva impugnata, nulla quaestio; se invece il giudice d'appello riforma la sentenza non definitiva, la sentenza d'appello non travolge soltanto la sentenza non definitiva ma può riverberarsi sull'ulteriore corso del giudizio e, infine, sulla decisione definitiva del medesimo. In tale situazione l'art. 279, comma 2, n. 4, c.p.c. stabilisce che il giudice, su istanza concorde delle parti, qualora ritenga che i provvedimenti sull'ulteriore corso del giudizio siano dipendenti da quelli contenuti nella sentenza impugnata, può disporre con ordinanza non impugnabile che l'esecuzione o la prosecuzione dell'ulteriore istruttoria sia sospesa sino alla definizione del giudizio di appello.

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