Memoria di replica al ricorso per revocazione (art. 106)

Roberto Chieppa

Inquadramento

La revocazione ordinaria riguarda le sentenze non ancora passate in giudicato, mentre quella straordinaria le sentenze formalmente passate in giudicato per le quali il vizio revocatorio si manifesta successivamente.

Nel processo amministrativo le norme applicabili sono quelle del c.p.c. (artt. 395 e 396 c.p.c.).

Le cause di revocazione sono, dunque: dolo di una parte; sentenza emessa sulla base di prove riconosciute o dichiarate false dopo la sentenza oppure che la parte soccombente ignorava essere state riconosciute o dichiarate tali prima della sentenza; ritrovamento di uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario; errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa (vi è questo errore quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure quando è supposta l'inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita, e tanto nell'uno quanto nell'altro caso se il fatto non costituì un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare); sentenza contraria ad altra precedente avente fra le parti autorità di cosa giudicata, purché non abbia pronunciato sulla relativa eccezione; sentenza effetto del dolo del giudice, accertato con sentenza passata in giudicato.

Possono essere oggetto di revocazione tutte le sentenze, comprese quelle della Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.

La revocazione ordinaria è ammessa nei casi di cui ai nn. 4 e 5 dell'art. 395 c.p.c. (errore di fatto e contraddittorietà con un precedente giudicato) ed inerisce ad aspetti immediatamente rilevabili da una lettura della sentenza (c.d. «motivi palesi»), con la conseguenza che non è giustificato ammettere che tale strumento impugnatorio prevalga sulla definitività del giudicato.

La revocazione straordinaria è ammessa nelle ipotesi di cui ai nn. 1, 2, 3, 6 dell'art. 395 c.p.c. quando è scaduto il termine per l'appello (termine che è prorogato se durante il suo corso sopravviene un motivo di revocazione straordinaria).

La revocazione straordinaria si incentra su motivi estrinseci alla sentenza (c.d. «motivi occulti»), non immediatamente rilevabili e ciò giustifica la possibilità di far rilevare tali vizi anche oltre la definitività della sentenza.

Formula

CONSIGLIO DI STATO

Sezione ...

ATTO DI COSTITUZIONE E MEMORIA [1]

Nell'interesse di:

- [PERSONA FISICA] [2], nato/a a ... il ... (C.F. ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [3] ..., C.F. ... [4], PEC: ... [5], fax ... [6], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [7].

- [PERSONA GIURIDICA] [8], con sede legale in ..., via/piazza ..., n. ..., iscritta nel registro delle imprese di ..., n. ..., P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [9] ..., C.F. ... [10], PEC: ... [11], fax ... [12], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [13] ;

- [Amministrazione/Ente/Autorità] [14], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [15] ;

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ... .] [16]

[indicare se in qualità di resistente o controinteressato]

nel ricorso R.G. n. ...

Proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentata e difesa da ..., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in ... ;

PER LA REVOCAZIONE

- della sentenza di codesto Consiglio di Stato, Sez. ..., del ..., n. ..., pubblicata in data ..., notificata in data ... [17].

FATTO

... proponeva al T.A.R. del ... il ricorso n. R.G. ..., per l'annullamento dei seguenti provvedimenti ... .

Il T.A.R., con la sentenza n. ..., pubblicata in data ..., accoglieva/respingeva il ricorso sulla base delle seguenti considerazioni (descrivere in modo sintetico il contenuto della sentenza di primo grado)

Avverso tale sentenza il ... proponeva appello al Consiglio di Stato, che – con decisione n. ... del ... accoglieva/respingeva l'appello, osservando che ...

Avverso tale sentenza ha proposto ricorso per revocazione ..., con atto notificato allo scrivente in data. ..., deducendo che ...

DIRITTO

1. Il ricorso per revocazione è irricevibile perché tardivo, essendo stato notificato oltre il termine di 60 giorni decorrenti dalla conoscenza dell'evento asseritamente indicato come causa di revocazione straordinaria, in quanto il ricorrente non ha fornito prova della data di avvenuta conoscenza del dolo dell'altra parte / della falsità delle prove / dell'esistenza di documenti decisivi ai fini del decidere / del passaggio in giudicato della sentenza che ha accertato il dolo del giudice (eventuale nei soli casi di revocazione straordinaria in cui il ricorrente deve provare la data in cui l'evento che fonda la revocazione straordinaria si è verificato) e anzi dagli atti emerge come tale data sia anteriore ai sessanta giorni precedenti la notificazione del ricorso per revocazione.

2. Il ricorso per revocazione deve essere dichiarato inammissibile ed è comunque infondato.

L'inammissibilità del ricorso emerge con chiarezza dal fatto che: (indicare una delle seguenti ragioni di inammissibilità a seconda del motivo di revocazione proposto)

a) non sussiste il dolo dell'altra parte (art. 395, n. 1, c.p.c.), in quanto alcun elemento probatorio è stato fornito e le deduzioni svolte sembrano dirette a sostenere l'allegazione di fatti non veritieri favorevoli alla tesi difensiva; il che non corrisponde al vero e in ogni caso non integra una causa di revocazione (Cons. St. VI, n. 3228/2002).

b) non sussiste il requisito della falsità delle prove (art. 395, n. 2, c.p.c.), in quanto ... (spiegare) e comunque la asserita falsità delle prove non è stata determinante ai fini del decidere ed è stata inoltre già rilevata nel corso del giudizio concluso con la sentenza di cui si chiede la revocazione.

c) i documenti ritrovati non sono decisivi e comunque non è stata fornita la prova della data del ritrovamento e del fatto che la mancata produzione nel precedente giudizio sia dipesa da cause di forza maggiore o da fatto dell'avversario (art. 395, n. 3, c.p.c.), in quanto ... (spiegare);

d) non sussiste il dedotto errore di fatto (art. 395, n. 4, c.p.c.), essendosi parte ricorrente limitata a dedurre un errore di diritto, che attiene alla attività valutativa del giudice ed è inidoneo a fondare una ipotesi di revocazione, in quanto ... (spiegare); in ogni caso sulla questione la sentenza di cui si chiede la revocazione si è espressamente pronunciata al punto ... (indicare) e il presunto errore non è stato determinante ai fini del decidere perché ... (spiegare).

e) non sussiste il dedotto contrasto con un precedente giudicato (art. 395, n. 5, c.p.c.), in quanto la precedente sentenza non è stata emessa tra le stesse parti / la relativa eccezione è già stata proposta, e quindi esaminata, nel giudizio concluso con la sentenza di cui si chiede la revocazione / il giudicato si riferisce ad una sentenza pronunciata nell'ambito dello stesso giudizio e quindi inidonea a fondare un motivo di revocazione;

f) non sussiste il dedotto dolo del giudice (art. 395, n. 6, c.p.c.), in quanto. ... (spiegare).

3. Le precedenti considerazioni dimostrano come non si possa superare la fase rescindente del giudizio di revocazione; nella denegata ipotesi di passaggio alla fase rescissoria, anche tenendo conto dei nuovi elementi introdotti in giudizio, la soluzione dello stesso non potrebbe essere diversa da quella di cui alla sentenza impugnata, in quanto ... (spiegare).

4. Il ricorso per revocazione deve essere quindi dichiarato irricevibili, inammissibile o comunque infondato, con vittoria di spese, diritti e onorari di lite.

P.Q.M.

Si chiede che il Consiglio di Stato voglia dichiarare irricevibile o inammissibile il ricorso per revocazione o comunque respingerlo perché infondato.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [ ... ] [18].

Luogo e data ...

Firma Avv._ [19] ...

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [20].

1. Ai sensi dell'artt. 46 c.p.a., le parti intimate possono costituirsi in giudizio entro 60 giorni dalla notificazione del ricorso. In caso di costituzione tardiva, la parte incorre nelle decadenze di cui all'art 73 c.p.a. in relazione alla facoltà di produrre scritti e memorie difensive, le quali possono essere depositate entro 30 giorni liberi prima della udienza di discussione (40 per i documenti e 20 per eventuali memorie di replica). Si tratta di termini, questi ultimi, perentori, e soggetti a dimidiazione nei casi previsti dalla legge.

2. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

3. In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc...).

4. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art.40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

5. Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

6. L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'art. 136 [c.p.a.]”.

7. La procura, conferita a procuratore abilitato al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico, .il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'articolo 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

8. In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

9. V. nt. 3.

10. V. nt. 4.

11. V. nt. 5.

12. V. nt. 6.

13. V. nt. 7.

14. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

15. In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

16. In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

17. Indicare il numero e la data del provvedimento. In caso di mancata notifica o comunicazione, indicare il momento in cui lo stesso è stato conosciuto.

18. Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni avanzate dalla parte in relazione al ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

19. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2).

20. Ai sensi dell'art. 13, comma 1- ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

La parte resistente in un giudizio per revocazione deve in primo luogo puntare ad evidenziare l'inammissibilità dello stesso (o la tardività nei casi di revocazione straordinaria).

Soprattutto l'errore revocatorio è la fattispecie che viene maggiormente forzata per introdurre una causa di revocazione e tentare di ottenere una nuova valutazione, che nella sostanza rappresenterebbe un non consentito terzo grado di giudizio.

La principale strategia difensiva deve quindi puntare a dimostrare come non si rientri in una delle cause di revocazione.

Sempre con riferimento all'errore di fatto, pur nella consapevolezza che la giurisprudenza ha in alcuni casi allargato le maglie dell'ammissibilità del ricorso per revocazione per errore di fatto, probabilmente allo scopo di porre rimedio a sentenze palesemente erronee, tale tendenza non corrisponde tuttavia alla tassatività ed eccezionalità dei motivi di revocazione.

È stato, infatti, ritenuto che l'omesso esame di un motivo di ricorso può dar ingresso al giudizio di revocazione della sentenza, in quanto costituisce errore di fatto di tipo revocatorio e non già errore di diritto attinente al difetto di corrispondenza tra chiesto e pronunciato (Cons. giust. amm. Sicilia, 25 febbraio 1994, n. 54); l'omessa pronuncia deve risultare evidente dalla lettura della sentenza e deve essere chiaro che in nessun modo il giudice ha preso in esame la censura medesima (Cons. St. IV, n. 5292/2004). L'errore di fatto revocatorio è stato anche configurato quando riguarda la violazione del principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato e ciò risulti dalla motivazione della sentenza (Cons. St. VI, n. 5813/2001).

Tuttavia, un orientamento maggiormente restrittivo sulla qualificazione dell'omessa pronuncia come errore di fatto è stato fornito dalla Cons. St., Ad. plen., n. 21/2016, secondo cui non costituisce errore revocatorio il fatto che il giudice, nell'esaminare la domanda di parte, non si sia espressamente pronunciato su tutte le argomentazioni poste dalla parte medesima a sostegno delle proprie conclusioni.

Con riferimento alle ipotesi di revocazione straordinaria, va ricordato che grava sul ricorrente l'onere di dimostrare la data in cui l'evento che fonda la revocazione straordinaria si è verificato, come prevede l'art. 398 c.p.c.

Di conseguenza, la prima difesa deve puntare a sostenere come tale onere non sia stato assolto, specie con riferimento al rinvenimento di nuovi documenti.

In ogni caso, è bene raccomandare di non trascurare la difesa sulla fase rescissoria, potendo il giudice decidere unitamente la due fasi, cercando di evidenziare - come indicato nella formula in commento - che i nuovi elementi non sono idonei a determinare un diverso esito del giudizio.

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