Memoria di replica all'opposizione di terzo (art. 108)

Roberto Chieppa

Inquadramento

L'opposizione di terzo è prevista dall'art. 404 c.p.c., secondo cui un terzo può fare opposizione contro la sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva pronunciata tra altre persone quando pregiudica i suoi diritti (comma 1: opposizione di terzo ordinaria); gli aventi causa e i creditori di una delle parti possono fare opposizione alla sentenza, quando è l'effetto di dolo o collusione a loro danno (comma 2: opposizione di terzo revocatoria).

L'opposizione di terzo è un mezzo di impugnazione straordinaria, essendo proponibile avverso sentenze passate in giudicato.

Tale rimedio non era previsto nel processo amministrativo fino a quando la Corte Costituzionale non lo ha introdotto, ritenendo costituzionalmente illegittimi, per violazione degli art. 3 e 24 Cost., gli artt. 28 e 36 l. T.A.R. nella parte in cui non prevedono l'opposizione di terzo ordinaria fra i mezzi di impugnazione delle sentenze del Consiglio di Stato e delle sentenze del T.A.R. passate in giudicato (Corte cost., n. 177/1995).

Ovviamente, l'introduzione nel processo amministrativo dell'opposizione di terzo non elide l'onere di notificare il ricorso giurisdizionale ai diretti controinteressati, né modifica le sanzioni dell'inosservanza di quest'ultimo, servendo solo ai soggetti che non abbiano ricevuto la notificazione, dovuta o non che fosse, per far valere le proprie ragioni in quella sede. Di conseguenza, alcuna attenuazione dei suddetti oneri deriva dalla successiva proponibilità dell'opposizione di terzo.

La mancata formale previsione dell'opposizione di terzo nel processo amministrativo aveva indotto la giurisprudenza ad ammettere in diverse occasioni l'appello da parte del terzo; tale tendenza deve ritenersi esaurita con l'entrata in vigore del codice del processo amministrativo.

Infatti, l'art. 102 sancisce, con previsione tassativa, che «possono proporre appello le parti fra le quali è stata pronunciata la sentenza di primo grado», con ciò escludendo la possibilità per il controinteressato sostanziale pretermesso in primo grado di proporre autonomamente appello. Conseguentemente deve ritenersi che, nella vigenza del codice del 2010, il controinteressato non evocato in giudizio possa impugnare la sentenza di primo grado soltanto — laddove ne sussistano le condizioni — nelle forme dell'opposizione di terzo di cui agli articoli 108 e 109 del medesimo codice.

Con gli artt. 108 e 109 è stata codificata l'introduzione del processo amministrativo dell'opposizione di terzo ordinaria ed introdotta anche l'opposizione di terzo revocatoria.

L'opposizione di terzo ordinaria può essere proposta non già da tutti coloro che rivestono la qualità di terzi rispetto al giudizio nel quale fu emessa la sentenza ed abbiano comunque un interesse, sia pure di fatto, ad insorgere contro la pronuncia, ma soltanto dai soggetti legittimati, che sono:

— il litisconsorte necessario pretermesso (controinteressati in senso sostanziale, che non hanno potuto prendere parte al giudizio, pur avendone titolo);

— il titolare di una situazione soggettiva autonoma ed incompatibile con quella accertata dalla sentenza (ad es., i beneficiari di un provvedimento conseguente all'atto annullato, come i vincitori di un concorso che verrebbero pregiudicati dall'annullamento del bando, impugnato quando non erano ancora controinteressati).

L'opposizione di terzo può essere proposta avverso sentenze del T.A.R. ancora suscettibili di appello.

Il termine di sessanta giorni per l'opposizione di terzo decorre dalla legale o comunque piena conoscenza della sentenza lesiva da parte dell'opponente.

Nello stabilire la competenza per l'opposizione di terzo del giudice che ha pronunciato la sentenza impugnata, l'art. 109 ha anche disciplinato il concorso tra opposizione di terzo e appello, stabilendo la prevalenza dell'appello e, di conseguenza, il terzo deve introdurre la domanda intervenendo nel giudizio di appello.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [_] [1]

MEMORIA DI REPLICA ALLA OPPOSIZIONE DI TERZO [2]

Nell'interesse di:

- [PERSONA FISICA] [3], nato/a a ... il ... (C.F. ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [4] ..., C.F. ... [5], PEC: ... [6], fax ... [7], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [8].

- [PERSONA GIURIDICA] [9], con sede legale in ..., via/piazza ..., n. ..., iscritta nel registro delle imprese di ..., n. ..., P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. [10] ..., C.F. ... [11], PEC: ... [12], fax ... [13], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [14] ;

- [Amministrazione/Ente/Autorità] [15], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [16] ;

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ... .] [17]

[indicare se in qualità di resistente o controinteressato] nel ricorso per opposizione di terzo R.G. n. ...

Proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentata e difesa da ..., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in ... ;

PER L'OPPOSIZIONE

alla sentenza di codesto T.A.R. - sez. ..., n. ..., pubblicata in data ..., conosciuta in data. ...

FATTO

... proponeva a codesto T.A.R. il ricorso n. R.G. ..., per l'annullamento del/dei provvedimento/i ..., notificando il ricorso a ... .

Il T.A.R., con la sentenza opposta in questo giudizio, accoglieva il ricorso, rilevando che. ...

Avverso la suddetta sentenza ... ha proposto opposizione di terzo con atto notificato allo scrivente in data ..., con cui è stato dedotto che ...

DIRITTO

1. Con il presente atto lo scrivente si costituisce in giudizio e resiste al ricorso indicato in epigrafe per le seguenti considerazioni.

Si rileva che contro la sentenza opposta è stato proposto appello e, di conseguenza, l'opposizione di terzo va dichiarata improcedibile ai sensi dell'art. 109, comma 2, c.p.a. (tale eccezione è preliminare ed assorbente rispetto a tutte le altre, che potranno essere formulate dopo l'intervento nel giudizio di appello).

2. In via preliminare si rileva l'irricevibilità dell'opposizione di terzo per tardività, essendo la stessa stata notificata oltre il termine di sessanta giorni decorrente dalla legale o comunque piena conoscenza della sentenza lesiva.

Infatti, l'opponente non ha fornito alcuna prova della data di conoscenza della sentenza e anzi dagli emerge che la stessa va individuata in una data antecedente il sessantesimo giorno precedente la notificazione, in quanto ... .

3. L'opposizione è anche inammissibile, non essendo la parte legittimata a proporre il rimedio straordinario, in quanto (indicare una delle due seguenti ragioni):

a) l'opponente non riveste la posizione di litisconsorte necessario pretermesso perché (spiegare le ragioni)

Il ricorso deciso con la sentenza qui opposta non doveva quindi essere notificato all'odierno ricorrente.

b) l'opponente non riveste la posizione di terzo titolare di una situazione soggettiva autonoma ed incompatibile con quella accertata dalla sentenza, trattandosi di una posizione derivata da quella delle parti, che al più può legittimare la proposizione del ricorso per opposizione revocatoria, che presuppone il dolo o la collusione delle parti, che in questo caso non è stata neanche ipotizzata.

Infatti l'opponente è ... .

c) l'odierno opponente non è un avente causa/creditore di una delle parti e non ha in alcun modo dimostrato tale sua posizione.

In ogni caso, una assoluta assenza di elementi probatori vi è sul fatto asserito secondo cui la sentenza opposta sarebbe l'effetto di dolo o collusione a danni del ricorrente.

Al riguardo, va evidenziato che ... .

4. Le precedenti considerazioni dimostrano come non si possa superare la fase rescindente del giudizio di opposizione; nella denegata ipotesi di passaggio alla fase rescissoria, anche tenendo conto della partecipazione al giudizio del terzo qui opponente, la soluzione dello stesso non potrebbe essere diversa da quella di cui alla sentenza impugnata, in quanto ... (spiegare).

Nel merito, il ricorso è infondato: anche a voler ritenere ammissibile l'opposizione di terzo, non può che essere confermata la soluzione accolta dalla sentenza opposta, i cui argomenti non vengono scalfiti dalla proposta impugnazione, in quanto ... .

P.Q.M.

Si chiede che codesto ecc.mo Tribunale voglia dichiarare improcedibile / irricevibile o inammissibile il ricorso in epigrafe o che comunque voglia respingerlo nel merito.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia del provvedimento impugnato [18]]

2) [copia di eventuali atti antecedenti, conseguenti e connessi]

3) [ ... ] [19].

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [20]

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [21].

1. L'atto è indirizzato al T.A.R. adito per il ricorso principale.

2. Ai sensi dell'artt. 46 c.p.a., le parti intimate possono costituirsi in giudizio entro 60 giorni dalla notificazione del ricorso. In caso di costituzione tardiva, la parte incorre nelle decadenze di cui all'art. 73 c.p.a. in relazione alla facoltà di produrre scritti e memorie difensive, le quali possono essere depositate entro 30 giorni liberi prima della udienza di discussione (40 per i documenti e 20 per eventuali memorie di replica). Si tratta di termini, questi ultimi, perentori, e soggetti a dimidiazione nei casi previsti dalla legge.

3. In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

4. In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc...).

5. L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

6. Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

7. L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'articolo 136 [c.p.a.]».

8. La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico, il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

9. In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

10. V. nt. 4.

11. V. nt. 5.

12. V. nt. 6.

13. V. nt. 7.

14. V. nt. 8.

15. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

16. In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il Tar adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

17. In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

18. Ai sensi dell'art. 46, comma 2, l'amministrazione resistente ha l'obbligo di produrre tutti gli atti del procedimento; in difetto, potrà darsi adito alle attività istruttorie di cui agli artt. 63 e ss.

19. Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni avanzate dalla parte in relazione al ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

20. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo Deposito Atto; v. art. 6, all.to 2).

21. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della giustizia amministrativa. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

La formula in commento riguarda una memoria di costituzione e replica ad un ricorso in opposizione di terzo proposta davanti al T.A.R.

In questo caso, l'eventuale pendenza dell'appello consente di limitare la difesa a tale rilievo, essendo poi il giudice obbligato a dichiarare improcedibile l'opposizione e, se l'opponente non vi ha ancora provveduto, a fissare un termine per il suo intervento nel giudizio di appello.

Se non si verte in tale ipotesi, la parte resistente in un giudizio di opposizione deve in primo luogo puntare ad evidenziare l'inammissibilità dello stesso (o la tardività).

A seconda del tipo di opposizione proposta e delle ragioni poste a fondamento del ricorso, si dovrà cercare di porre in discussione o la qualifica di controinteressato (parte necessaria pretermessa) del terzo, o la titolarità di una situazione soggettiva autonoma ed incompatibile con quella accertata dalla sentenza o, in caso di opposizione revocatoria, la idoneità degli elementi forniti per dimostrare il dolo o la collusione delle parti.

Per quanto riguarda la nozione di controinteressato sopravvenuto, competenza e rapporto con il giudizio di appello, l'obbligo di astensione del giudice e le misure cautelari si rinvia al commento alla formula “Ricorso per opposizione di terzo ordinaria”.

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