Istanza di nomina del commissario ad acta nel giudizio di ottemperanza (art. 112)InquadramentoL'art. 21 individua il commissario ad acta quale ausiliario del giudice amministrativo e la disposizione fa implicito riferimento al giudizio di ottemperanza laddove prevede che il giudice amministrativo, se deve sostituirsi all'amministrazione, può nominare come proprio ausiliario un commissario ad acta. Il classico esempio di sostituzione del giudice amministrativo all'amministrazione è proprio quello del giudizio di ottemperanza, che è una delle ipotesi di giurisdizione estesa al merito contemplate dall'art. 134, comma 1, lett. a), c.p.a. La nomina del commissario ad acta è facoltativa non solo perché in prima battuta il g.a. può limitarsi a dettare il contenuto degli obblighi conformativi che gravano sulla p.a. e dare ad essa un termine, riservandosi in un secondo momento la nomina di un commissario ad acta, ma anche perché il g.a. dispone sempre del potere di sostituirsi direttamente all'amministrazione, come del resto chiarisce l'art. 34 c.p.a. La nomina di un commissario è, quindi, oggetto di una scelta discrezionale del giudice amministrativo ed è giustificata dalla necessità, per il giudice, di avvalersi di specifiche competenze tecniche. Altra ipotesi in cui il giudice amministrativo può far ricorso alla nomina di un commissario ad acta per sostituirsi all'amministrazione è quella disciplinata nei ricorsi avverso il silenzio dall'art. 117 c.p.a. (v. formula “Istanza di nomina di un commissario ad acta nel giudizio avverso il silenzio”). Con riferimento alla natura giuridica del commissario ad acta sono state prospettate tre tesi: organo ausiliario del giudice; organo straordinario dell'amministrazione; organo misto, per alcuni aspetti ausiliario dell'amministrazione e per altri del giudice. Il Codice ha recepito la tesi prevalente del commissario quale organo ausiliario del giudice. FormulaTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE .... [1] ISTANZA NOMINA COMMISSARIO AD ACTA PROPOSTA DA .... IN RELAZIONE AL RICORSO DI OTTEMPERANZA R.G. N. [ ....] PROPOSTO DA - [PERSONA FISICA], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ..... - [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ..... [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax ....] [2] - ricorrente - CONTRO - [Amministrazione/Ente/Autorità], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato], - resistente - E NEI CONFRONTI DI - Sig./Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. .... - controinteressato - PER L'OTTEMPERANZA in relazione al giudicato formatosi sulla sentenza del .... n. .... del .... [3] FATTO E DIRITTO In data .... è passata in giudicato la sentenza del .... n. .... pubblicata in data ..... Con la predetta sentenza è stato definitivamente accolto il ricorso del sottoscritto avente ad oggetto ..... In particolare, dalla sentenza sorge l'obbligo per l'amministrazione qui intimata di conformarsi al giudicato. Essendo l'amministrazione qui intimata restata inerte o avendo adottato atti violativi o elusivi del giudicato (specificare se è stata proposta previa diffida, che non è comunque obbligatoria e se l'amministrazione ha adottato atti in violazione o elusione del giudicato), il sottoscritto ha proposto con atto notificato il ...., ricorso per l'ottemperanza. Con sentenza n. .... del .... codesto T.A.R. ha accolto il ricorso e ordinato all'amministrazione di dare esecuzione alla sentenza entro il termine di giorni ...., riservando in caso di perdurante inerzia la nomina di un commissario ad acta. Essendo scaduto anche tale termine senza che l'amministrazione abbia provveduto, si chiede che venga immediatamente nominato un commissario ad acta per dare attuazione alla sentenza da ottemperare. P.Q.M. Si chiede al Tribunale adito la nomina di un Commissario ad acta che, in sostituzione dell'amministrazione inadempiente, dia attuazione al giudicato / alla sentenza esecutiva. Con vittoria di spese e onorari. Si producono i seguenti documenti: 1) [eventuali elementi utili a dimostrare il permanere dell'inadempimento] Luogo e data .... Firma Avv. [4].... DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [5]. [1]Il ricorso si deve proporre dinnanzi al T.A.R. che ha emesso la sentenza da ottemperare. Per le sentenze di altre giurisdizioni e per i lodi arbitrali la competenza spetta al T.A.R. nella cui circoscrizione ha sede il giudice che ha emesso la sentenza di cui è chiesta l'ottemperanza. La competenza è del tribunale amministrativo regionale anche per i suoi provvedimenti confermati in appello con motivazione che abbia lo stesso contenuto dispositivo e conformativo dei provvedimenti di primo grado. La giurisprudenza riconosce, infatti, la competenza funzionale in unico grado del Consiglio di Stato, quale giudice dell'esecuzione del giudicato, ogniqualvolta l'amministrazione si deve adeguare a statuizioni rese per la prima volta in appello, anche se la sentenza di primo grado è stata confermata con integrazione e modifiche della motivazione, e cioè qualora dalla motivazione della decisione di secondo grado emergesse un autonomo contenuto precettivo, quanto al contenuto e alle modalità dell'ottemperanza. [2]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento. [3]In caso di azione di ottemperanza proposta in relazione ad una decisione resa su un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica vanno inseriti gli estremi di tale decisione. Per il lodo arbitrale vedi la formula “Ricorso per ottemperanza per lodo arbitrale ex art. 112 lett. e).”. [4] Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all.to 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Atto”). [5] Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi. CommentoLa formula in commento è relativa alla richiesta di nomina di un commissario ad acta ed è strutturata come istanza autonoma. Si ricorda che la istanza può essere formulata anche nel corso del giudizio di cognizione (v. formula “Richiesta misure esecutive in sede di cognizione”) oppure con il ricorso di ottemperanza (v. formula “Ricorso di ottemperanza”). Può, tuttavia, accadere che la necessità di presentare l'istanza sorga nel corso del giudizio di ottemperanza o perché non proposta con il ricorso, o perché non accolta subito dal giudice, che si è limitato ad emettere una sentenza con cui viene assegnato all'amministrazione un termine per provvedere. In quest'ultimo caso, che è quello oggetto della formula in commento, il perdurare dell'inadempimento dell'amministrazione alla scadenza del termine assegnato va segnalato al giudice con appunto l'istanza di nomina del commissario ad acta. L'istanza potrebbe essere accompagnata da una richiesta (e se già proposta può essere ribadita) di pagamento di una somma per violazione, inosservanza o ritardo nell'esecuzione del giudicato, le c.d. astreintes ex art. 114 comma 3, lett. e), la cui efficacia è evidente perché da un lato viene monetizzato il ritardo e dall'altro lato si ottiene un forte disincentivo per l'amministrazione nel proseguire l'inottemperanza (v. la formula “Istanza per fissazione della somma dovuta per violazione, inosservanza o ritardo nell'esecuzione del giudicato (astreintes)” anche per la questione della compatibilità di tale istituto con la nomina di un commissario ad acta). Per quanto riguarda la natura del giudizio di ottemperanza, misto di cognizione e di esecuzione, le questioni di competenza, le decisioni eseguibili in sede di ottemperanza, il concetto di giudicato, il rapporto tra giudicato e diritto dell'U.E. e tra giudicato e Cedu, l'inadempimento della p.a. quale presupposto per agire in ottemperanza, la richiesta di rivalutazione, interessi, il termine di prescrizione, la legittimazione, la notificazione, lo svolgimento del giudizio in camera di consiglio, la giurisdizione estesa al merito e le impugnazioni delle sentenze di ottemperanza, si rinvia al commento alla formula “ricorso di ottemperanza”. |