Istanza di nomina del commissario ad acta nel giudizio avverso il silenzio

Maurizio Santise

Inquadramento

L'art. 117, comma 3, c.p.a. consente, ove occorra, la nomina del commissario ad acta anche su successiva istanza della parte interessata. Può, quindi, accadere che il giudice amministrativo abbia emanato la sentenza accogliendo il ricorso proposto ai sensi dell'art. 117 c.p.a., ma senza nominare il commissario ad acta. In caso di perdurante inadempimento dell'amministrazione, la parte interessata (il ricorrente nel giudizio sul silenzio inadempimento) può chiedere al giudice amministrativo, con una semplice istanza, di nominare il commissario ad acta al fine di adottare il provvedimento richiesto in sostituzione dell'amministrazione inadempiente.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE, SEDE ...

ISTANZA NOMINA COMMISSARIO AD ACTA EX ART. 117, COMMA 3, C.P.A.

Nell'interesse di:

- [PERSONA FISICA] , nato/a a ... il ... (C.F. ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC: ..., fax ..., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... .

- [PERSONA GIURIDICA] , con sede legale in ..., via/piazza ..., n. ..., iscritta nel registro delle imprese di ..., n. ..., P. I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC: ..., fax ..., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... .

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ... ]

- ricorrente -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato],

- resistente -

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./ Sig.ra ... residente in ..., via/piazza ... n. ...

-controinteressato -

PER LA NOMINA DEL COMMISSARIO AD ACTA

in relazione alla sentenza n ... emessa dal T.A.R. ... con cui è stato accertato l'obbligo a provvedere del Comune di ... sull'istanza presentata dal ricorrente in data ... ed è stata emessa la conseguente condanna ad emettere il provvedimento di conclusione del procedimento entro trenta giorni dalla notificazione/comunicazione della citata sentenza.

FATTO

Con sentenza n. ... il T.A.R. ... accertava l'obbligo a provvedere del Comune di ... sull'istanza presentata dal ricorrente in data ... e, conseguentemente, condannava l'amministrazione resistente ad emettere il provvedimento di conclusione del procedimento entro trenta giorni dalla notificazione/comunicazione della citata sentenza.

La società ricorrente notificava al Comune di ... la citata sentenza, in data ... .

Decorsi i termini di giorni trenta dalla notifica della sentenza il Comune non ha ancora provveduto ad emanare il provvedimento di conclusione del procedimento.

Considerato che l'art. 117, comma 3, c.p.a. prevede che “Il giudice nomina, ove occorra, un commissario ad acta con la sentenza con cui definisce il giudizio o successivamente su istanza della parte interessata”, la società ricorrente

CHIEDE

a codesto Ecc.mo Giudice di nominare di un Commissario ad acta che, in sostituzione dell'amministrazione inadempiente, adotti il provvedimento richiesto.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia della sentenza del T.A.R. n. ... ]

2) [ ... ]

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [1]

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

RELATA DI NOTIFICA

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [2].

1. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo deposito Atto).

2. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa.

È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

La figura del commissario ad acta nel giudizio sul silenzio inadempimento non è del tutto sovrapponibile a quello nominato in sede di giudizio di ottemperanza.

Sul punto la giurisprudenza ha precisato che la figura del commissario ad acta nominato per porre rimedio alla persistente inerzia dell'amministrazione (in tema di cd. silenzio-inadempimento) non dà vita ad un vero e proprio giudizio di ottemperanza rientrante nella giurisdizione di merito ex art. 134 comma 1 lett. a) c.p.a., ma, piuttosto, ad una cd. « ottemperanza anomala », cosicché i provvedimenti commissariali sono impugnabili con l'ordinario ricorso impugnatorio e non già con lo strumento del reclamo dinanzi al giudice dell'ottemperanza (T.A.R. Calabria (Catanzaro) I, 26 gennaio 2017, n. 82).

Nello stesso senso si è precisato che l'art. 117, c.p.a. prevede l'intervento del commissario ad acta nell'ambito del processo avverso il silenzio-inadempimento senza necessità di un ricorso ad hoc, essendo sufficiente una semplice istanza al giudice che ha dichiarato l'illegittimità del silenzio, sicché, sotto un profilo procedurale, alla fase di cognizione sull'inadempimento dell'amministrazione si lega, senza soluzione di continuità, la successiva fase esecutiva. L'attività del commissario ad acta, posta in essere in esecuzione della sentenza che rimuova la situazione di inerzia imputabile alla pubblica amministrazione, non si limita, come nel vero e proprio giudizio di ottemperanza, al completamento e all'attuazione del dictum giudiziale recante direttive conformative dell'attività amministrativa, ma si atteggia come attività di pura sostituzione nell'esercizio del potere proprio dell'amministrazione soccombente ed è collegata alla pronuncia giudiziale solo per quanto attiene al presupposto della prolungata inerzia dell'amministrazione medesima (Cons. St. VI, n. 557/2016).

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