Ricorso per motivi aggiunti avverso il sopravvenuto provvedimento espresso o un atto connesso con l'oggetto della controversia (art. 117, comma 5)

Maurizio Santise

Inquadramento

Il c.p.a., risolvendo alcuni dubbi che erano emersi in passato, consente la possibilità che la P.A. emani il provvedimento richiesto in corso di giudizio, dopo la scadenza del termine per provvedere. In tal caso, qualora sussista l'interesse a impugnare il provvedimento sopravvenuto, il ricorrente è tenuto a proporre motivi aggiunti, nei termini e con il rito previsto per il nuovo provvedimento, e l'intero giudizio prosegue con tale rito. Il giudice innanzi al quale è stato contestato il silenzio inadempimento, se è impugnato il provvedimento sopravvenuto, è tenuto a emanare un'ordinanza di conversione del rito (v. anche, più in generale, la formula “Motivi aggiunti al ricorso per l'introduzione di domande nuove”).

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [_]

Ricorso per motivi aggiunti (art. 117, comma 5)

Nell'interesse di [PERSONA FISICA] , nato/a a ... il ... (C.F. ...), residente in ..., via/piazza ... n. ..., elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC: ..., fax ..., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... [1].

- [PERSONA GIURIDICA] [2] con sede legale in ..., via/piazza ..., n. ..., iscritta nel registro delle imprese di ..., n. ..., P.I. ..., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ..., via/piazza ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC: ..., Fax ..., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ... .

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata ... ed il numero di fax ... ] [3]

- ricorrente -

CONTRO

- [Amministrazione/Ente/Autorità] [4], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [5],

- resistente -

E NEI CONFRONTI DI

- Sig./La Sig.ra ... residente in ..., via/piazza ... n. ... [6]

- controinteressato -

PER L'ANNULLAMENTO

- del provvedimento ..., prot. n. ..., notificato in data ... [7], avente ad oggetto ... [8]

- di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ... [9]

FATTO

In data ..., il ricorrente ... presentava istanza di ...

Il Comune trascorsi i termini previsti dalla legge non emanava alcun provvedimento.

Con atto del ... il ricorrente diffidava l'amministrazione ad emanare il provvedimento richiesto. Anche a fronte di tale diffida, il Comune restava silente.

A questo punto, il ricorrente proponeva ricorso, ai sensi dell'art. 117 c.p.a., per contestare il silenzio serbato dal Comune sull'istanza del ...

Successivamente alla notifica del predetto ricorso, il Comune, con provvedimento ... respingeva l'istanza sopra menzionata.

Tale provvedimento è illegittimo e deve essere annullato, previa conversione del rito.

DIRITTO

[indicare i motivi per quali si ritiene illegittimo l'impugnato provvedimento, indicando nella loro descrizione una o più delle seguenti tipologie di vizi: incompetenza dell'autorità o organo che ha emanato l'atto, violazione di legge (con indicazione degli articoli della Costituzione, di legge o di altra normativa che si assume violata), eccesso di potere (indicando ove ricorra una delle figure sintomatiche, quali ad esempio: irragionevolezza, illogicità o contraddittorietà dell'atto, travisamento o erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, difetto di istruttoria, difetto di motivazione)]

[indicare eventuali istanze di remissione in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione europea o di legittimità costituzionale]

[indicare eventuali istanze istruttorie]

P.Q.M.

Si chiede al Tribunale adito, respinta ogni contraria istanza, di disporre, previa conversione del rito, l'annullamento del provvedimento impugnato, come indicato in epigrafe, nonché di ogni altro atto antecedente, conseguente e comunque connesso.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa e di proporre eventualmente motivi aggiunti di impugnazione.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia del provvedimento impugnato ove disponibile]

2) [copia di eventuali atti antecedenti, conseguenti e connessi]

3) [ ... ] [10].

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro ... . Il contributo unificato, già versato, dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro ... [Rinvio a Formula “Dichiarazione ai fini del contributo unificato”].

Luogo e data ...

Firma Avv. ... [11]

PROCURA

[V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

ISTANZA ABBREVIAZIONE DEI TERMINI (EVENTUALE)

[V. formula “Istanza abbreviazione dei termini”]

RELATA DI NOTIFICA

[V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [12].

1. La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. art. 83 c.p.c.

2. In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

3. In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

4. A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

5. In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il TAR adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

6. Si rammenta che ai sensi dell'art. 41, comma 2, c.p.a., il ricorso va notificato ad almeno uno dei controinteressati individuati nell'atto stesso.

7. Occorre, ovviamente, provvedere ad indicare numeri e date. In caso di mancata notifica o comunicazione, indicare il momento in cui lo stesso è stato conosciuto.

8. Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento.

9. Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento.

10. Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso.

11. Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo deposito Atto).

12. Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa.

È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020).

Commento

L'art. 117, comma 5, c.p.a., seguendo l'orientamento della giurisprudenza maggioritaria, conferma che la p.a., scaduto il termine legale per provvedere, non perde il potere di provvedere, potendo emanare il provvedimento sopravvenuto che deve essere tempestivamente stigmatizzato con autonomo ricorso o, come suggerisce l'art. 117, comma 5, con ricorso per motivi aggiunti. La necessità di impugnare il provvedimento sopravvenuto si ha qualora questi sia sfavorevole. Se, infatti, il provvedimento è favorevole, il giudizio sul silenzio inadempimento è destinato a concludersi con una sentenza di cessazione della materia del contendere. Ciò non impedisce all'interessato di proporre autonomo ricorso per il risarcimento del danno da ritardo, ai sensi dell'art. 30, comma 4, che non richiede l'impugnazione del provvedimento favorevole.

Il legislatore ha, quindi, dimostrato che la p.a. non smarrisce il potere di intervenire alla luce dell'inesauribilità del potere amministrativo. Del resto, la scadenza del termine per provvedere non è causa di illegittimità del provvedimento, ma una mera irregolarità. Diverso approccio segue la giurisprudenza in relazione alle ipotesi di silenzio significativo, come il silenzio assenso, che si forma alla scadenza del termine per provvedere. In tali casi la p.a. perde il potere di provvedere perché si è formato tacitamente, per legge, il provvedimento richiesto. Scaduto il termine per provvedere alla p.a. residua solo il potere di ritirare il provvedimento.

La giurisprudenza ha chiarito che l'adozione di un provvedimento esplicito, ancorché non satisfattivo dell'interesse fatto valere, in risposta all'istanza dell'interessato, rende il ricorso avverso il silenzio inammissibile per carenza originaria dell'interesse ad agire, se il provvedimento interviene prima della proposizione del ricorso, atteso che il privato ha ottenuto il risultato al quale mira il giudizio, ossia il superamento della situazione di inerzia procedimentale e di violazione/elusione dell'obbligo di concludere il procedimento con un provvedimento espresso entro i termini all'uopo previsti; viceversa, nel caso in cui il provvedimento sia sopravvenuto alla proposizione del ricorso avverso il silenzio, questo diviene improcedibile, ma il soggetto interessato può proporre contro di esso una nuova impugnazione (cfr., T.A.R. Sardegna (Cagliari) II, 8 novembre 2016, n. 845).

Diversamente l'avvenuta formazione, in materia di tutela ambientale e paesaggistica, del silenzio assenso comporta che l'Amministrazione, ai sensi del comma 3 dell'art. 20, l. n. 241/1990, ove intenda adottare un nuovo provvedimento, dovrà adottarlo in via di autotutela ai sensi dei successivi artt. 21-quinquies e 21-nonies, dopo aver effettuato le valutazioni di legittimità omesse o non correttamente esercitate; è pertanto illegittimo un diniego di nulla osta sopravvenuto tardivamente dopo che si era già formato il titolo abilitativo tacito (cfr., Cons. St., Ad. plen., n. 17/2016).

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