Comparsa di costituzione dell'opposto con richiesta di rigetto di istanza di sospensione della provvisoria esecuzione (art. 118 c.p.a.; artt. 645,649 c.p.c.)

Raffaele Tuccillo

Inquadramento

L'istituto del decreto ingiuntivo trova applicazione dinanzi al giudice amministrativo solo per le materie devolute alla sua giurisdizione esclusiva ed aventi ad oggetto diritti soggettivi di natura patrimoniale. La rilevanza del procedimento monitorio risiede nel fatto che esso consente di ottenere, in presenza dei presupposti di legge, inaudita altera parte, un provvedimento di condanna denominato ingiunzione costituente titolo esecutivo. Tale funzione si realizza consentendo al giudice di emanare un provvedimento di condanna in assenza di contraddittorio e spostando sul debitore ingiunto (destinatario del provvedimento di condanna) l'onere di instaurare un processo a cognizione piena. La fase monitoria è sempre necessaria e si sviluppa dal momento del deposito del ricorso fino alla notifica del decreto ingiuntivo o al rigetto del ricorso, dando vita ad un procedimento sommario tipico, caratterizzato dall'assenza di contraddittorio. La fase successiva è solamente eventuale e viene introdotta su iniziativa dell'ingiunto, il quale propone opposizione al decreto ingiuntivo notificatogli, determinando l'introduzione di un processo a cognizione piena destinato a concludersi con una sentenza. La provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo può essere concessa fin dalla relativa emissione nel caso in cui ricorrano le condizioni di cui all'art. 642 c.p.c. Ai sensi dell'art. 649 c.p.c. il collegio, su istanza dell'opponente, quando ricorrono gravi motivi può, con ordinanza non impugnabile, sospendere l'esecuzione del decreto concessa a norma dell'art. 642 c.p.c. A fronte della richiesta dell'opponente, l'opposto può chiedere il rigetto della sospensione, evidenziando l'insussistenza dei presupposti di cui all'art. 649 c.p.c.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [ ....]

COMPARSA DI COSTITUZIONE DELL'OPPOSTO

Nell'interesse di

[PERSONA FISICA] [1], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/p.za .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/p.za ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato [2]...., C.F. ...., PEC .... [3].... [4], fax .... [5], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [6].

- [PERSONA GIURIDICA] [7], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [8]...., C.F. .... [9], PEC: .... [10], fax .... [11], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [12].

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax ....] [13]

- opposto -

In relazione al giudizio, inscritto con n. r.g. .... proposto da

- ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato ...., C.F. ...., PEC ...., fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ....

- opponente -

CONTRO

- .... residente in ...., via/p.za .... n. ....

- opposto -

FATTO E DIRITTO

- Su ricorso dell'istante, iscritto al n. r.g. .... è stato emesso decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo n. ...., pubblicato in data ...., notificato in data .... a ....;

- [descrivere anche il contenuto dell'atto di opposizione, indicando le motivazioni per le quali l'opponente chiede la revoca del decreto ingiuntivo e la sospensione della provvisoria esecutività del decreto; precisare quindi i motivi per i quali l'opposizione non è fondata];

- [indicare i motivi per i quali si ritengono non sussistenti i gravi motivi e, in generale, le condizioni previste per la sospensione ai sensi dell'art. 649 c.p.c.]

- [formulare le richieste istruttorie]

P.Q.M.

Voglia il Tribunale adito, previo rigetto dell'istanza di sospensione dell'esecuzione del decreto ingiuntivo, rigettare l'opposizione proposta.

Si producono i seguenti documenti:

1) [eventuali documenti ulteriori probatori del credito]

2) [ ....] [14]

Luogo e data ....

Firma Avv. [15]....

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [16].

[1]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

[2]In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc.).

[3]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, 8 comma, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

[4]Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

[5]L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'art. 136 [c.p.a.]».

[6]La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all. 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

[7]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

[8]V. nt. 2.

[9]V. nt. 3.

[10]V. nt. 4.

[11]V. nt. 5.

[12]V. nt. 6.

[13]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

[14]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

[15]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dal d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il Modulo deposito Atto).

[16]Gli allegati al ricorso sono depositati insieme a quest'ultimo utilizzando il “ModuloDepositoRicorso” (v. nt. 22), reperibile sul sito istituzionale (www.giustizia-amministrativa.it) seguendo le istruzioni ivi rese disponibili (art. 6, comma 1, delle Specifiche tecniche del PAT – all. 2 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). Tale modalità si applica, ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a. (introdotto dall'art. 7, del d.l. 168/2016) ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020); v. la formula “Attestazione di conformità della copia autentica del ricorso e degli scritti difensivi depositati con modalità telematiche”.

Commento

Sospensione dell'esecuzione

La sospensione dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 649 c.p.c., può essere richiesta nelle ipotesi in cui il giudice abbia concesso la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo ai sensi dell'art. 642 c.p.c. La sospensiva si distingue dalla revoca, in quanto la prima non incide sugli atti esecutivi eventualmente già posti in essere.

La sospensiva richiede la sussistenza di gravi motivi, espressione ampia che ricomprende in sé varie possibili ed eterogenee situazioni. La valutazione dei gravi motivi è rimessa alla discrezionalità del giudice il quale potrà attribuire rilevanza alla probabile fondatezza dell'opposizione e alla sussistenza del pericolo di danno che può derivare all'opponente dell'esecuzione del decreto.

La sospensione dell'esecutorietà del decreto ingiuntivo comporta anche la sospensione dell'esecuzione forzata promossa in base a quel titolo ed impedisce quindi che il processo esecutivo instaurato contro il debitore ingiunto possa proseguire.

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