Motivi aggiunti per nuove ragioni su domande già proposte nel contenzioso appalti (art. 120)InquadramentoI motivi aggiunti sono disciplinati all'art. 43 c.p.a. e possono essere utilizzati sia per proporre censure nuove (motivi aggiunti c.d. propri) nei confronti dello stesso provvedimento già gravato con l'atto introduttivo del giudizio, al fine di dedurre vizi conosciuti successivamente, che per introdurre un nuovo ricorso (motivi aggiunti c.d. impropri) avverso un provvedimento diverso, ricorso che, per motivi di economia processuale, si incardina in quello già esistente. Anche nel rito appalti può trovare spazio applicativo l'istituto dei motivi aggiunti, sia in relazione a provvedimenti sopravvenuti, sia in relazione ad atti già impugnati o domande già proposte ma per motivi nuovi. FormulaTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [ ....] MOTIVI AGGIUNTI DI RICORSO In relazione al ricorso n. r.g. .... proposto da .... [PERSONA FISICA] [1], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/p.za .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/p.za ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [2]...., C.F. .... [3], PEC .... [4], fax .... [5], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [6]. - [PERSONA GIURIDICA] [7], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [8]...., C.F. .... [9], PEC: .... [10], fax .... [11], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [12]. [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax ....] [13] - ricorrente - CONTRO - [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [14], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [15], - resistente - E NEI CONFRONTI DI - .... residente in ...., via/piazza .... n. .... [16] - controinteressato - PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data .... [17], avente ad oggetto .... [18] e di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .... [19] e, in particolare, dei seguenti ulteriori atti: .... FATTO E DIRITTO - [Richiamato quanto già esposto nel ricorso introduttivo, il ricorrente rappresenta che in data ...., a seguito di .... (eventuale esercizio diritto di accesso) è venuto a conoscenza dei seguenti atti (es. motivazione ....) del procedimento già impugnato con il ricorso principale]; - [Da tali atti emergono ulteriori vizi del provvedimento impugnato in via principale e, in particolare .... esporre i motivi ulteriori per quali si ritiene illegittimo il provvedimento impugnato con il ricorso, indicando nella loro descrizione una o più delle seguenti tipologie di vizi: incompetenza dell'autorità o organo che ha emanato l'atto, violazione di legge (con indicazione degli articoli della Costituzione, di legge o di altra normativa che si assume violata), eccesso di potere (indicando ove ricorra una delle figure sintomatiche, quali ad esempio: irragionevolezza, illogicità o contraddittorietà dell'atto, travisamento o erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, difetto di istruttoria, difetto di motivazione)] - [indicare eventuali istanze di remissione in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione europea o di legittimità costituzionale] - [indicare eventuali istanze istruttorie] P.Q.M. Si chiede al Tribunale adito, respinta ogni contraria istanza, di annullare il provvedimento impugnato con il ricorso principale, come indicato in epigrafe, nonché di ogni altro atto antecedente, conseguente e comunque connesso, anche per i vizi descritti nel presente atto. Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa e di proporre eventualmente motivi aggiunti di impugnazione. Con vittoria di spese e onorari. Si producono i seguenti documenti: 1) [copia del provvedimento impugnato ove disponibile] 2) [copia di eventuali atti antecedenti, conseguenti e connessi] 3) [ ....] [20] Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che si tratta di controversia in materia di procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture e che non è dovuto il contributo unificato, trattandosi di motivi aggiunti che non introducono domande nuove, in quanto proposti avverso atti già impugnati con il ricorso originario ai sensi dell'art. 43, comma 1, c.p.a. Luogo e data .... Firma Avv. [21].... PROCURA [V. formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate] ISTANZA ABBREVIAZIONE DEI TERMINI (EVENTUALE) [V. formula “Istanza abbreviazione dei termini”] RELATA DI NOTIFICA [V. formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate] [22]. DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [23]. (EVENTUALE) ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A DEROGARE AL LIMITE DIMENSIONALE DEL RICORSO [Rinvio a formula “Istanza di autorizzazione al deposito di atti che superano i limiti del decreto sinteticità (art. 3 d.P.C.S. n. 167/2016)”] [1]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011). [2]In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc.). [3]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, 8 comma, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. [4]Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”. [5]L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'art. 136 [c.p.a.]». [6]La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c.. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'articolo 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all. 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”. [7]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio. [8]V. nt. 2. [9]V. nt. 3. [10]V. nt. 4. [11]V. nt. 5. [12]V. nt. 6. [13]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento. [14]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. [15]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979). [16]Ai sensi dell'art. 41, comma 2, c.p.a., il ricorso va notificato ad almeno uno dei controinteressati individuati nell'atto stesso. In caso di impugnazione del provvedimento di aggiudicazione, il controinteressato è identificabile nell'aggiudicatario. [17]Indicare numeri e date. In caso di mancata notifica o comunicazione, indicare il momento in cui lo stesso è stato conosciuto. [18]Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento. [19]Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento. [20]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”]. [21]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dall'art. 6 delle Specifiche tecniche del PAT di cui all'all. 2 del d.P.C.S. 28 luglio 2021 (attraverso il modulo denominato “Modulo Deposito Ricorso”). [22]V. anche Formule “Attestazione di conformità al fine del deposito di copia informatica della documentazione relativa alla notifica (art. 14, comma 5, all. 1, d.P.C.S. 28 luglio 2021)” e “Attestazione di conformità al fine del deposito della prova della notifica a mezzo PEC che non possa essere fornita con modalità telematiche”. [23]Gli allegati al ricorso sono depositati insieme a quest'ultimo utilizzando il “ModuloDepositoRicorso” (v. nt. 22), reperibile sul sito istituzionale (www.giustizia-amministrativa.it) seguendo le istruzioni ivi rese disponibili (art. 6, comma 1, delle Specifiche tecniche del PAT – all. 2 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). Tale modalità si applica, ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a. (introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016) ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. È stato definitivamente abrogato l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020). CommentoMotivi aggiunti La disciplina dei motivi aggiunti è contenuta nell'art. 43 c.p.a. L'istituto dei motivi aggiunti comprende sia le censure nuove proposte nei confronti dello stesso provvedimento già gravato con l'atto introduttivo del giudizio, al fine di dedurre vizi conosciuti successivamente, che come nuovo ricorso proposto avverso un provvedimento diverso, ricorso che, per ragioni di economia processuale, si propone nel corso di quello pendente. I motivi aggiunti c.d. propri non costituiscono un nuovo ricorso e non estendono il petitum del giudizio, ma integrano l'atto introduttivo e la causa petendi del giudizio già pendente, con la conseguenza che sono strettamente indipendenti da quest'ultimo; ne discende che, qualora il ricorso principale sia dichiarato inammissibile, ad esempio, per mancata notifica ad almeno uno dei controinteressati, la declaratoria di inammissibilità coinvolge anche i motivi aggiunti. La proposizione di un ricorso per motivi aggiunti per nuove ragioni su domande già proposte è necessario nelle ipotesi in cui alcuni profili di illegittimità del provvedimento siano conosciuti in un momento successivo rispetto a quello in cui è conosciuto il provvedimento. Secondo la giurisprudenza (Cons. St. IV, n. 3881/2013), infatti, ai fini del decorso del termine per l'impugnazione di un provvedimento amministrativo non è necessaria la conoscenza di tutti i suoi elementi costitutivi, essendo sufficiente la cognizione di quelli essenziali, salva la possibilità di proporre motivi aggiunti ove dalla conoscenza integrale del provvedimento e degli atti presupposti emergano ulteriori profili di illegittimità. Per ulteriori indicazioni, v. la formula “Motivi aggiunti per nuove ragioni su domande già poste”. Termini I motivi aggiunti devono essere proposti entro trenta giorni, tanto nei casi in cui siano con essi impugnati provvedimenti ulteriori e diversi rispetto a quelli oggetto dell'atto introduttivo del giudizio, tanto nelle ipotesi di nuovi motivi di censura proposti avverso atti già impugnati. Tale previsione si differenzia da quanto prevedeva l'art. 245 del d.lgs. n. 163/2006, anteriormente alla modifica operata con il d.lgs. n. 53/2010, che fissava in trenta giorni il termine per proporre motivi aggiunti verso nuovi atti e in quindici giorni il termine per proporre motivi aggiunti avverso provvedimenti già impugnati con l'atto introduttivo del giudizio. Con il d.lgs. n. 195/2011, anche il termine per proporre ricorso incidentale è diventato di trenta giorni. Prima di tale intervento legislativo, in mancanza di diverse previsioni, doveva farsi riferimento al termine di sessanta giorni previsto dall'art. 119, comma 2, c.p.a., decorrente dalla notificazione del ricorso principale. Il termine per il deposito dell'atto introduttivo del giudizio, dei motivi aggiunti e del ricorso incidentale è di quindici giorni dal perfezionamento dell'ultima notifica anche per il suo destinatario (art. 45, comma 1, c.p.a.). A tale conclusione deve pervenirsi dall'esame del terzo comma dell'art. 120 c.p.a., il quale prevede, salvo quanto previsto dalla medesima disposizione, l'applicabilità dell'art. 119 c.p.a., che stabilisce che tutti i termini processuali sono dimezzati. Contributo unificato Il d.lgs. n. 36/2023 ha espressamente previsto con il nuovo comma 7 dell'art. 120 che i nuovi atti attinenti alla medesima procedura di gara sono impugnati con ricorso per motivi aggiunti, senza pagamento del contributo unificato. |