Relata di notifica alle amministrazioni dello Stato (art. 41)InquadramentoLa notificazione da eseguirsi nei confronti delle amministrazioni dello stato è effettuata secondo le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse. Quindi, tutti gli atti costitutivi di una fase processuale, proposta nei confronti di Amministrazioni statali e di enti pubblici patrocinati dall'Avvocatura dello Stato, debbono essere notificati a pena di nullità presso l'Avvocatura stessa e, precisamente, presso l'ufficio dell'Avvocatura nel cui distretto abbia sede l'Autorità giudiziaria adita. Trova peraltro applicazione il principio di conservazione degli atti processuali, una volta che sia stato comunque conseguito lo scopo a cui gli stessi erano preordinati, ai sensi dell'art. 156 c.p.c., per cui l'Amministrazione evocata può sanare tale nullità con la propria costituzione in giudizio. Formula[DA APPORRE IN CALCE ALL'ORIGINALE E ALLA COPIA DEL RICORSO] RELAZIONE DI NOTIFICAZIONE Ad istanza dell'Avv. ...., che rappresenta e difende [NOME DELLA PARTE RICORRENTE] come specificato in atti, io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all'U.N.E.P. della Corte di Appello di ...., ho notificato il suesteso ricorso/atto al Ministero del .... [NOME DELLA AMMINISTRAZIONE], in persona del Ministro in carica, domiciliato ex lege presso l'Avvocatura Distrettuale / Generale [1] dello Stato, in ...., alla via ...., ivi trasmettendone copia conforme all'originale per mezzo del servizio postale con raccomandata a/r n. ...., spedita dall'ufficio postale di ...., in data corrispondente a quella del timbro postale [2]. Luogo e data .... Firma dell'Ufficiale giudiziario .... [3] [1]Ai sensi dell'art. 11 del r.d. n. 1611/1933 gli atti giudiziali giudizi che si svolgono innanzi alle giurisdizioni amministrative “devono essere notificati alle Amministrazioni dello Stato presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa, nella persona del Ministro competente” e ai sensi dell'art. 18 dello stesso r.d. n. 1611/1933, “[n]ella circoscrizione della corte di appello di Roma le attribuzioni dell'avvocatura distrettuale sono esercitate dall'Avvocatura generale dello Stato”. L'appello al Consiglio di Stato (e il ricorso per cassazione) devono essere notificati presso l'Avvocatura generale dello Stato, ufficio nel cui ambito funzionale hanno sede le suddette giurisdizioni superiori. [2]La presente formula si riferisce alla notifica effettuata a mezzo del servizio postale. Nel caso di notificazione a mani proprie, v. Formula “Relata di notifica a persona fisica”; nel caso di notifica ai sensi della l. n. 53/1994, v. la formula “Relata di autonotifica ex art. 3 l. n. 53/1994”. [3]Nei casi in cui l'ufficiale giudiziario si avvalga per la notificazione di sistemi telematici, la sottoscrizione è sostituita dall'indicazione a stampa sul documento prodotto dal sistema informatizzato del nominativo dell'ufficiale giudiziario stesso (art. 3, l. n. 890/1982). CommentoChi propone ricorso ha l'onere di notificare il ricorso «alla pubblica amministrazione che ha emesso l'atto impugnato» (art. 41, comma 2; che sostituisce la precedente norma che indicava invece «l'organo che ha emesso l'atto»). Inoltre, in base all'art. 41, comma 3, “[l] a notificazione dei ricorsi nei confronti delle amministrazioni dello Stato è effettuata secondo le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse.” Per l'effetto di tali disposizioni, la notificazione deve essere dunque rivolta all'organo che ha la rappresentanza legale dell'amministrazione e, per le amministrazioni che si avvalgono del patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, la notifica si effettua (non al domicilio dell'amministrazione, ma) al domicilio eletto presso l'Avvocatura (art. 11 r.d. n. 1611/1933, come modificato dall'art. 10, l. n. 260/1958). Lo stesso dicasi per gli enti pubblici statali e le amministrazioni regionali che, ai sensi dell'art. 10 della l. n. 103/1979, abbiano deciso di avvalersi del patrocinio dell'Avvocatura dello Stato con delibera pubblicata nel bollettino ufficiale (che quindi determina una presunzione juris et de jure di conoscenza). Pertanto, gli atti introduttivi dei giudizi proposti nei confronti delle Amministrazioni statali vanno notificati presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'Autorità giudiziaria adita. Ne consegue che è nulla la notificazione del ricorso giurisdizionale effettuata presso la sede dell'organo, anziché presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato competente (T.A.R. Abruzzo (Pescara) I, 24 aprile 2014, n. 189; T.A.R. Basilicata I, n. 313/2019). Ciò vale anche per i riti speciali, come nel caso del giudizio in materia di accesso ai documenti amministrativi (T.A.R. Torino (Piemonte) II, 4 agosto 2016, n. 1109) e nei giudizi di impugnazione davanti al Consiglio di Stato, ove la notifica dell'atto di appello effettuata nei confronti delle Amministrazioni pubbliche, che si avvalgono del patrocinio del foro erariale, deve avvenire unicamente presso l'Avvocatura generale dello Stato ai sensi dell'art. 11, r.d. 30 ottobre 1933, n. 1611, e non già presso l'Avvocatura distrettuale (Cons. St. III, n. 440/2017; Cons. St. III, n. 3119/2019). Al contrario, se il ricorso avverso una amministrazione centrale è proposto presso un T.A.R. che ha sede al di fuori del distretto di Roma, l'atto dovrà essere notificato all'avvocatura distrettuale e non a quella generale (pena la sua nullità e conseguente inammissibilità del ricorso; cfr. T.A.R. Perugia (Umbria) I, 24 aprile 2017, n. 329). Se la notifica dell'appello proposto avverso la sentenza di un T.A.R. ha avuto luogo presso l'Avvocatura dello Stato del distretto in cui il Tribunale ha sede, la notifica è nulla (con conseguente inammissibilità dell'appello ove l'evocata Amministrazione pubblica non abbia sanato tale nullità con la propria costituzione in giudizio, in base al principio di conservazione degli atti processuali ex art. 156 c.p.c.; Cons. St. III, n. 3605/2016, Cons. St. III, n. 3389/2014; Cons. St. III, n. 3119/2019). Così come avviene per il Consiglio di Stato, nel caso di ricorso per cassazione proposto nei confronti della P.A. è nulla la notifica effettuata presso l'Avvocatura distrettuale anziché presso l'Avvocatura generale dello Stato, sicché ne è ammissibile la rinnovazione presso l'Avvocatura generale ai sensi dell'art. 291, comma 1, c.p.c. – e la conseguente sanatoria –, dovendosi conformare anche tale istituto, in relazione alla previsione di cui all'art. 375, n. 2, c.p.c., al principio della ragionevole durata del processo (Cass. S.U., n. 608/2015; Cass. II, n. 22079/2014). Anche in sede di ottemperanza, il ricorso nei confronti delle Amministrazioni dello Stato deve essere notificato non presso la sede delle stesse ma presso l'Ufficio dell'Avvocatura dello Stato, secondo le regole generali, a pena di inammissibilità del ricorso stesso (T.A.R. Sicilia (Catania) I, 13 maggio 2015, n. 1278). Nel caso di notifica di un titolo giudiziale esecutivo, l'esigenza di assicurare la conoscenza della pretesa esecutiva da parte dell'Amministrazione richiede necessariamente che la notifica sia eseguita all'amministrazione presso la sua sede reale, oltre che all'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità intimata, pena l'inammissibilità del ricorso (T.A.R. Campania VII, n. 7299/2018). La notifica – telematica – all'Avvocatura dello Stato si effettua utilizzando l'indirizzo PEC del notificante risultante da pubblici elenchi, ex art. 3-bis, l. n. 53/1994 (Cons. St. VI, n. 17346/2019). Per costante giurisprudenza, tuttavia, la costituzione in giudizio dell'amministrazione sana ex tunc il vizio della notifica effettuata presso la sede anziché presso la difesa erariale (v. art. 44). In particolare, la intervenuta costituzione in giudizio dell'Avvocatura supera ogni possibile questione sulla legittimità della notifica effettuata da parte ricorrente al domicilio dell'amministrazione intimata anziché presso l'Avvocatura dello Stato, giacché tale costituzione sana il difetto di notifica, per intervenuto raggiungimento dello scopo; ciò anche qualora la parte si costituisca in giudizio al solo fine di eccepire la nullità della notifica essendo la costituzione la dimostrazione da parte dell'intimato di essere in grado, per fatto volontario, di esercitare il diritto di difesa (Cons. St. VI, n. 227/2014; T.A.R. Liguria II, 17 giugno 2014, n. 958; T.A.R. Sicilia (Catania) IV, 19 dicembre 2013, n. 3043; Cons. St. IV, n. 2591/2013). Al contrario, in caso di mancata costituzione, secondo l'impostazione anteriore alla sentenza della Corte cost., n. 148/2021, il ricorso era da considerarsi inammissibile (v., ex multis, T.A.R. Parma (Emilia-Romagna) I, 27 giugno 2017, n. 244), non trovando applicazione, nel processo amministrativo l'art. 291, comma 1, c.p.c. che consente di sanare ex tunc la notifica dell'atto introduttivo del giudizio mediante la fissazione di un termine da parte del giudice. Tale orientamento è ora mutato a seguito della sentenza della citata sentenza della Corte cost., n. 148/2021, per cui la rinnovazione è ammessa anche se l'esito negativo della notifica dipenda da causa imputabile al notificante (Cons. St. II, n. 2899/2022; cfr. il commento sub Art. 44, in Chieppa, Codice del processo amministrativo commentato, Milano, 2022). Inoltre, la costituzione in giudizio dell'amministrazione produce un effetto di sanatoria con effetti ex tunc (Corte cost., n. 132/2018). Ove l'amministrazione non sia difesa dall'Avvocatura dello Stato – è il caso, ad esempio, delle università – la notifica dovrà allora eseguirsi presso la sede dell'ente (T.A.R. Firenze (Toscana) I, 27 ottobre 2017, n. 1287). In tal caso, occorre individuare la sede centrale dell'ente presso la quale notificare il ricorso, potendo risultare gli uffici periferici privi di autonomia gestionale o di rappresentanza idonei ad assicurare la piena conoscenza dell'atto e la regolarità del contraddittorio (T.A.R. Sicilia I, n. 833/2019). Tali principi sono applicabili anche nel caso di notifica eseguita da ufficiale giudiziario incompetente (v. il commento alla formula “Relata di notifica a persona fisica”). |