Costituzione del controinteressato con eventuale controricorso (art. 46)InquadramentoCome per l'amministrazione resistente (v. formula “Memoria di costituzione dell'amministrazione resistente”) anche il controinteressato al quale è notificato l'atto di ricorso può costituirsi in giudizio, nei modi e termini previsti dall'art. 46. Nello specifico, il controinteressato dovrà depositare una memoria di costituzione nei 60 giorni successivi al perfezionarsi nei suoi confronti della notifica (termine dimidiato nei casi previsti dalla legge). La costituzione tardiva – che può avvenire sino alla udienza di discussione – non comporta decadenza, salvo il rispetto dei termini perentori per la produzione di memorie e documenti. All'atto di costituzione, può accompagnarsi anche una memoria difensiva, in cui il controinteressato deduce argomenti volti al rigetto del ricorso, producendo anche i relativi supporti documentali (c.d. controricorso, contenuto eventuale della formula in commento). Oltre a tale possibilità, il controinteressato potrà anche formulare un ricorso incidentale, ovvero una domanda riconvenzionale nei confronti del ricorrente (v. le successive formule “Ricorso incidentale; Memoria di costituzione e domanda riconvenzionale”). FormulaTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [ ....] [1] Ricorso R.G. n. .... ATTO DI COSTITUZIONE IN GIUDIZIO E CONTRORICORSO Nell'interesse di - [PERSONA FISICA] [2], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avvocato [3] ...., C.F. .... [4], PEC .... [5], fax .... [6], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [7] . - [PERSONA GIURIDICA] [8], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [9] ...., C.F. .... [10], PEC .... [11], fax .... [12], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [13]; [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax .....] [14] - controinteressato - NEL RICORSO R.G. N. .... Proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentata e difesa da ...., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in ....; - ricorrente - CONTRO - [Amministrazione/Ente/Autorità] [15], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [16]; - resistente - PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data ...., avente ad oggetto ...., nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ..... FATTO Si premette in fatto che: .... [richiamare sinteticamente i fatti che hanno dato origine al provvedimento impugnato, nonché il contenuto del medesimo; descrivere quindi sinteticamente le doglianze mosse nel ricorso e eventuali sviluppi procedimentali rilevanti successivi al provvedimento/ricorso] Con il presente atto si costituisce in giudizio la ...., come sopra rappresentata e difesa, chiedendo che il ricorso avverso venga dichiarato irricevibile, inammissibile o comunque respinto perché infondato, per i seguenti motivi di: DIRITTO [richiamare sinteticamente i fatti e le tesi svolte nel ricorso a sostegno della domanda di annullamento e, quindi svolgere argomenti o eccezioni difensive atte a dimostrare la inammissibilità o infondatezza del ricorso] 1. Sulla inammissibilità del ricorso Il ricorso appare in primo luogo inammissibile per i seguenti motivi: .... [indicare eventuali motivi di inammissibilità o improcedibilità del ricorso, con riferimento in particolare, al rispetto dei termini decadenziali, nonché all'interesse ad agire] [eccepire l'eventuale difetto di giurisdizione o competenza del giudice adito [17] ] 2. Sulla infondatezza del ricorso Nel merito il ricorso appare inoltre infondato in quanto: .... [eventuale: -Sull'istanza cautelare] Si rinvia alla formula “Memoria di costituzione e replica in relazione alla domanda cautelare”] [indicare eventuali istanze di remissione in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione europea o di legittimità costituzionale] [indicare eventuali istanze istruttorie] P.Q.M. Si chiede che codesto ecc.mo Tribunale voglia dichiarare il ricorso irricevibile, inammissibile o comunque respingerlo perché infondato, con vittoria di spese, diritti e onorari. Con vittoria di spese, diritti e onorari e riserva di dedurre ulteriormente in corso di giudizio. [Eventuale: Si producono i seguenti documenti: 1) [ ....] [18] ] PROCURA [Rinvio a formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate] DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [19]. [1]L'atto è indirizzato al T.A.R. adito per il ricorso principale. [2]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011). [3]In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc.). [4]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico. [5]Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”. [6]L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'art. 136 [c.p.a.]». [7]La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c.. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'articolo 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”. [8]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio. [9]V. nt. 3. [10]V. nt. 4. [11]V. nt. 5. [12]V. nt. 6. [13]V. nt. 7. [14]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento. [15]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. [16]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979). [17]L'art. 15 c.p.a. prevede, allo stato, che il difetto di competenza è rilevato d'ufficio finché la causa non è decisa in primo grado, e che è altresì rilevabile anche dalla parte, ma se il ricorrente non ha proposto la domanda cautelare, il difetto di competenza può essere eccepito dalle parti intimate entro il termine previsto dall'art. 46 comma 1, c.p.a. per la costituzione in giudizio, e dunque entro i sessanta giorni dal perfezionamento nei rispettivi confronti della notificazione del ricorso, ridotti della metà per i riti abbreviati. [18]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni per cui ci si oppone all'accoglimento del ricorso. [19]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi. CommentoLa costituzione in giudizio, ai sensi dell'art. 46, riguarda le “parti intimate”, ossia coloro che hanno ricevuto la notificazione del ricorso. Come nel caso della amministrazione, anche il controinteressato ha interesse alla conservazione dell'atto impugnato, avendone tratto un vantaggio, e la loro posizione processuale è quella di resistenti al ricorso (in giudizi diversi da quello di annullamento i controinteressati sono più in generale i soggetti, titolari di un interesse di segno opposto a quello del ricorrente). La qualità di controinteressato va apprezzata in relazione all'atto impugnato. In senso processuale si richiede che il soggetto sia nominativamente individuato nell'atto o sia da esso agevolmente identificabile (Cons. St. IV, n. 1701/2017; Cons. St. VI, n. 3747/2013) e la qualità deve essere apprezzata con riferimento alla data di emanazione del provvedimento non potendosi riconoscere alcun rilievo a circostanze o fatti sopravvenuti. (Cons. St. V, n. 128/2006; Cons. St. IV, n. 3971/2005; Cons. St., Ad. plen., n. 15/1997; T.A.R. Lazio (Roma) II, 4 marzo 2016, n. 2865; T.A.R. Trentino-Alto Adige (Trento), 12 luglio 2007, n. 131). Nel caso di controinteressati pretermessi – o terzi – il loro ingresso nel giudizio avverrà tramite un atto di intervento (v. formula “Atto di intervento ad opponendum”). Si tratta di quei soggetti che, sotto un profilo sostanziale, hanno un interesse diretto alla conservazione dell'atto, in quanto titolari di una posizione di vantaggio antitetica a quella del ricorrente, che potrebbe esser travolta dall'accoglimento della domanda. Il controinteressato pretermesso è infatti un litisconsorte necessario che non è stato chiamato in giudizio e l'art. 29 prevede che può comunque intervenire in giudizio, senza pregiudizio per il suo diritto di difesa, anche in assenza di un valido atto di integrazione del contraddittorio nei suoi confronti (c.d. intervento «improprio» perché proposto da una parte necessaria, e non eventuale, del processo). L'omessa notifica ad almeno un controinteressato comporta la decadenza dall'azione di annullamento. La prova circa l'esistenza del controinteressato, conosciuto dalla parte ricorrente al momento del ricorso deve essere data dalla parte che eccepisce la mancata notifica (T.A.R. Campania (Napoli) IV, 1° settembre 2016, n. 4142). Da precisare che la sanzione estrema della decadenza è collegata unicamente alla situazione in cui il controinteressato sia agevolmente identificabile sulla base dell'atto impugnato, in caso contrario, si potrà procedere alla integrazione del contraddittorio, ai sensi dell'art. 27 (Cons. St. V, n. 2799/2017; T.A.R. Roma (Lazio) II, 17 ottobre 2016, n. 10346; T.A.R. Lazio (Roma), II 28 gennaio 2015, n. 1491; T.A.R. Lazio (Roma) II, 9 dicembre 2013, n. 10596). Al contrario, in caso di omessa notifica al controinteressato, il giudice amministrativo non può supplire ad errori o carenze della parte e, pertanto, non è legittimato a disporre l'integrazione del contraddittorio nel caso in cui il ricorso non sia stato ritualmente e tempestivamente notificato al controinteressato, né gli è consentito utilizzare i poteri previsti dall'art. 51 c.p.a. (Cons. St. V, n. 4530/2013; T.A.R. Sicilia (Catania) I, 18 novembre 2014, n. 2978). La costituzione del controinteressato sana, entro taluni limiti, la mancata notifica al medesimo del ricorso introduttivo. Rileva, in particolare, la tempestività di tale costituzione rispetto al termine per impugnare, così che l'effetto sanante si verifica nel caso in cui questo non sia spirato (e quindi il controinteressato conservi intatte le proprie facoltà processuali in relazione all'azione proposta), dovendo invece escludere tale effetto in caso di costituzione tardiva. L'effetto sanante della costituzione spontanea in giudizio del controinteressato non si verifica nel caso in cui la notificazione sia stata totalmente omessa o sia inesistente – non potendo l'intervento in giudizio porre nel nulla gli effetti della decadenza dall'impugnazione -,ovvero sia inesistente della notificazione, allorché l'intervento spontaneo avvenga oltre il termine utile per la proposizione dell'impugnazione. Al contrario, ove l'intervento ad opponendum si sia verificato nel segmento temporale fra la conoscenza del provvedimento impugnato ed i termini per la proposizione del ricorso, la spontaneità della costituzione, per di più intesa a tutelare, nel merito, gli interessi dell'opponente, rende superflua la notificazione, essendosi il contraddittorio comunque costituito ed essendo quindi stato raggiunto lo scopo della prescrizione tassativa (Cons. St. VI, n. 5852/2013; Cons. St. IV, n. 2923/2009; T.A.R. Catanzaro (Calabria) I, 27 luglio 2017, n. 1225). In caso di azione di accertamento di un diritto soggettivo proposta innanzi al T.A.R. (adito in sede esclusiva), non si applica il principio di cui all'art. 41, comma 2, che dispone la previa notifica, a pena di inammissibilità, ad almeno un controinteressato del ricorso introduttivo, quanto piuttosto il solo principio processuale di integrazione del contraddittorio. Conseguentemente, ai sensi dell'art. 102, se il giudizio è stato promosso contro una sola o alcune sole delle parti che devono essere ritenute litisconsorti necessari, il giudice ordinerà l'integrazione del contraddittorio (T.A.R. Toscana I, 28 gennaio 2013 n. 134). In assenza di domanda cautelare, mancando una camera di consiglio che garantisca la sollecita definizione del giudizio, il legislatore ha cercato di contingentare i tempi, imponendo alla parte interessata (di regola l'amministrazione resistente o il controinteressato) di eccepire il difetto di competenza entro il termine previsto per la costituzione in giudizio e, quindi, ai sensi dell'art. 60, comma 1, entro il termine sessanta giorni dal perfezionamento nei propri confronti della notificazione del ricorso. Il controricorso Nell'atto di controricorso il controinteressato porrà in evidenza le difese e le eccezioni che conducono ad un rigetto del ricorso. Le stesse potranno essere introdotte anche successivamente, con le memorie per l'udienza di discussione. Entro il termine di costituzione, il controinteressato dovrà altresì proporre eccezione di competenza, pena la sua successiva inammissibilità. Le difese dovranno essere dirette a mostrare la infondatezza della pretesa del ricorrente, ovvero la sua inammissibilità in ragione di eventuali decadenze maturate nella fase di proposizione e deposito del ricorso, nonché del difetto della situazione che legittimi il ricorrente all'azione. In caso di domanda cautelare, le difese dovranno anche motivare sul punto dei presupposti per la concessione delle misure interinali. Fermo restando il termine ultimo di cui all'art. 73 per il deposito dei documenti, può essere utile già nel controricorso allegare la documentazione che si ritiene rilevante al fine di dimostrare le proprie tesi. Per ciò che riguarda la costituzione nel giudizio di appello, si rinvia al commento alla formula “Memoria di costituzione con riproposizione dei motivi assorbiti”. |