Ricorso incidentale (art. 42)

Roberto Chieppa

Inquadramento

La funzione del ricorso incidentale è di offrire alle parti resistenti e ai controinteressati uno strumento per proporre domande il cui interesse sorge in dipendenza della domanda proposta in via principale. Il ricorso incidentale è proposto da un soggetto diverso dal ricorrente principale e si incardina in un giudizio già pendente. La sua funzione è quella di consentire alla parte la conservazione dell'assetto di interessi realizzato dall'atto impugnato in via principale.

Il ricorso incidentale può assumere vario contenuto, in base alle modalità con cui la parte intimata intende svolgere le proprie difese, in ogni caso tendenti a paralizzare la pretesa del ricorrente. Ciò potrà essere fatto mediante l'introduzione di ulteriori profili di illegittimità dell'atto impugnato, tali da privare il ricorrente dell'interesse al suo ricorso (per tale tipologia di difesa, si vedano, con riguardo alla materia degli appalti pubblici, le formule “Ricorso incidentale nel contenzioso appalti)” e “Ricorso incidentale nel rito ex art. 120, commi 2-bis e 6-bis”), ovvero mediante la proposizione di una domanda o eccezione riconvenzionale (v. “Memoria di costituzione e domanda riconvenzionale”), o ancora di una pretesa risarcitoria, sub specie di azione di condanna al pagamento di somme (v. formula “Ricorso incidentale con azione di condanna al risarcimento dei danni/pagamento di somme”).

Per la sua proposizione si è stabilito un termine di sessanta giorni decorrenti dalla notificazione del ricorso principale.

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [ ....] [20] Ricorso R.G. n. ....

RICORSO INCIDENTALE

Nell'interesse di

- [PERSONA FISICA] [21], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [22] ...., C.F. .... [23], PEC: .... [24], fax .... [25], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [26] .

- [PERSONA GIURIDICA] [27], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [28] ...., C.F. .... [29], PEC: .... [30], fax .... [31], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [32];

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax ....] [33]

- controinteressato e ricorrente incidentale -

NEL RICORSO R.G. N. ....

Proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentata e difesa da ...., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in ....;

- ricorrente -

CONTRO

- [AMMINISTRAZIONE/ENTE/AUTORITÀ] [34], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [35];

- resistente -

PER L'ANNULLAMENTO

- del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data ...., avente ad oggetto ...., nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .....

FATTO

[indicare la situazione in fatto su cui si fonda l'interesse alla proposizione del ricorso incidentale e che determina, in caso di accoglimento del ricorso principale, una lesione alla situazione giuridica del ricorrente in via incidentale]

1. Lo scrivente, nella sua qualità di ...., esercita l'attività di .... [descrivere la posizione di interesse del ricorrente nell'ambito della vicenda dedotta nel ricorso]

2. Con ricorso ...., l'odierno ricorrente chiedeva l'annullamento del ...., per i seguenti motivi ....

3. Ciò premesso, con il presente atto lo scrivente, come sopra rappresentato e difeso, in qualità di controinteressato, chiede che il ricorso avverso venga dichiarato irricevibile, inammissibile o comunque respinto perché infondato, per i motivi che si specificheranno nel seguito del giudizio [oppure: che vengono di seguito indicati] e, in subordine, ove il giudice dovesse ritenerlo meritevole di accoglimento, propone ricorso incidentale avverso i seguenti provvedimenti ...., viziati per i seguenti motivi di

DIRITTO

[Eventuale: indicare i motivi per i quali deve essere dichiarato inammissibile, improcedibile o rigettato il ricorso principale [36] ];

1. Sulla inammissibilità del ricorso

Il ricorso appare in primo luogo inammissibile per i seguenti motivi: .... [indicare eventuali motivi di inammissibilità o improcedibilità del ricorso, con riferimento in particolare, al rispetto dei termini decadenziali, nonché all'interesse ad agire]

2. Sulla infondatezza del ricorso

Nel merito il ricorso appare inoltre infondato in quanto: ....

[eventuale: - Sull'istanza cautelare, Si rinvia alla formula “Memoria di costituzione e replica in relazione alla domanda cautelare”]

3. Ricorso incidentale

Fermo restando quanto sopra dedotto in merito alla inammissibilità e/o infondatezza del ricorso principale, nell'eventualità che codesto Giudice dovesse ritenerlo meritevole di accoglimento, lo scrivente chiede in subordine l'annullamento dei seguenti atti ...., in quanto viziati per i motivi che si espongono.

[indicare i provvedimenti avverso i quali si propone il ricorso incidentale, in caso di accoglimento del ricorso principale];

[indicare i fatti dai quali deriva l'interesse alla proposizione del ricorso incidentale];

[esporre i motivi per quali si ritiene illegittimo il provvedimento impugnato con il ricorso incidentale, indicando nella loro descrizione una o più delle seguenti tipologie di vizi: incompetenza dell'autorità o organo che ha emanato l'atto, violazione di legge (con indicazione degli articoli della Costituzione, di legge o di altra normativa che si assume violata), eccesso di potere (indicando ove ricorra una delle figure sintomatiche, quali ad esempio: irragionevolezza, illogicità o contraddittorietà dell'atto, travisamento o erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, difetto di istruttoria, difetto di motivazione)]

[indicare eventuali istanze di remissione in via pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell'Unione europea o di legittimità costituzionale]

- Istanza istruttoria

[indicare eventuali istanze istruttorie]

P.Q.M.

Si chiede che codesto ecc.mo Tribunale voglia dichiarare il ricorso irricevibile, inammissibile o comunque respingerlo perché infondato.

In subordine, si chiede l'accoglimento del ricorso incidentale e la dichiarazione di inammissibilità del ricorso principale.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa e di proporre eventualmente motivi aggiunti di impugnazione incidentale.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [copia del provvedimento impugnato ove disponibile]

2) [copia di eventuali atti antecedenti, conseguenti e connessi]

3) [ ....] [37]

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro ..... Il contributo unificato, già versato, dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro .... [rinvio a Formula “Dichiarazione ai fini del contributo unificato”] [38] .

PROCURA

[Rinvio a formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

RELATA DI NOTIFICA [39]

[Rinvio a formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [40] .

[EVENTUALE ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A DEROGARE AL LIMITE DI MENSIONALE DEL RICORSO]

[Rinvio a Formula “Istanza di autorizzazione al deposito di atti che superano i limiti del decreto sinteticità (art. 3 d.P.C.S. n. 167 del 22 dicembre 2016)”]

[20]L'atto è indirizzato al T.A.R. adito per il ricorso principale.

[21]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

[22]In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc.).

[23]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, 8° comma, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

[24]Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

[25]L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'art. 136 [c.p.a.]».

[26]La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

[27]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

[28]V. nt. 3.

[29]V. nt. 4.

[30]V. nt. 5.

[31]V. nt. 6.

[32]V. nt. 7.

[33]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

[34]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

[35]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

[36]In linea teorica, l'esame del ricorso principale precede l'esame del ricorso incidentale sotto un profilo processuale. Tuttavia, in caso di ricorso incidentale escludente, quest'ultimo può incidere sull'interesse ad agire del ricorrente e, quindi, richiedere di essere esaminato preliminarmente (v. infra nel commento).

[37]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

[38]Ai fini del contributo unificato, il ricorso incidentale è assimilato a quello principale (art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002).

[39]Alle parti costituite in giudizio, la notifica andrà eseguita al domicilio eletto per il ricorso.

[40]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi.

Commento

Il ricorso incidentale si innesta nell'ambito della impugnativa proposta dall'attore principale contro il provvedimento amministrativo lesivo. Nella dinamica processuale, quindi, l'atto costituisce una particolare modalità di esercizio del diritto di difesa spettante alle parti del giudizio diverse dal ricorrente e, segnatamente, al controinteressato. L'art. 42 reca una definizione generale del ricorso incidentale, in base alla quale tale è l'atto con cui «[l]e parti resistenti e i controinteressati possono proporre domande il cui interesse sorge in dipendenza della domanda proposta in via principale» (art. 42, comma 1).

Caratteristica tipica è l'introduzione di un ulteriore tema decisorio, che amplia quello ricavabile dal ricorso originario e dalle altre difese ed è collegato con la protezione delle posizioni delle parti intimate, nel senso che tendenzialmente mira a mantenere (in tutto od in parte), l'assetto di interessi definito dal provvedimento amministrativo impugnato.

L'interesse sotteso al ricorso incidentale è caratterizzato dalla assenza di una lesione attuale, che altrimenti si sarebbe dovuta far valere in via principale e l'altro positivo, e dalla allegazione di una lesione virtuale, correlata all'accoglimento del ricorso principale. In questo senso, rappresenta uno strumento di difesa attiva della parte, in funzione protettiva della posizione del controinteressato, attraverso un significativo ampliamento dell'oggetto della cognizione del giudice.

Il ricorso incidentale è atto necessario nel caso in cui il controinteressato (o il resistente) voglia avanzare determinate difese, che non si limitino a contestare – controargomentare – le tesi del ricorrente, ma introducono motivi nuovi e autonomi rispetto a quelli del ricorso principale (Cons. St. V, n. 1253/1991). Ciò può avere la funzione di far dichiarare inammissibile il ricorso originario, ovvero di chiedere l'annullamento del provvedimento, salva la valutazione delle ulteriori conseguenze sulle sorti del ricorso principale (di inammissibilità o di infondatezza, secondo la concreta fisionomia dell'oggetto del giudizio e delle censure proposte). Così ad esempio, nel caso in cui si voglia eccepire che la ricorrente avrebbe dovuto essere esclusa da una gara, è necessario proporre un ricorso incidentale (la memoria difensiva della controinteressata, recante le dette eccezioni, non può essere riqualificata come ricorso incidentale, se non ne ha i requisiti minimi, in quanto non notificata nei termini alla ricorrente), dovendo a tal fine impugnare espressamente, in via incidentale, il provvedimento di ammissione alla gara della ricorrente medesima, ovvero l'atto di attribuzione di punteggio alla sua offerta (T.A.R. Campobasso (Molise) I, 26 giugno 2017, n. 241).

Soggetti legittimati

Secondo le indicazioni interpretative della giurisprudenza, legittimati alla proposizione del ricorso incidentale sono, oltre ai controinteressati ritualmente evocati in giudizio, anche i controinteressati non intimati (che dovranno articolare il ricorso incidentale nell'atto di intervento, v. formula “Atto di intervento ad opponendum”), nonché l'amministrazione resistente, quanto meno in riferimento agli atti presupposti adottati da altre autorità. Si esclude invece che possa essere proposto dai cointeressati e dagli interventori volontari, che hanno una posizione dipendente da quella delle parti principali (Cons. St. V, n. 2468/2002).

Con riguardo all'amministrazione, si ritiene che la stessa non può eccepire l'illegittimità di atti presupposti, anche se tendente a paralizzare l'impugnazione effettuata col ricorso principale, potendo soltanto eventualmente annullarli con il proprio potere di autotutela, ricorrendone i presupposti (T.A.R. Liguria II, 10 febbraio 2017, n. 97). Così ad esempio, ove l'amministrazione resistente introduca con ricorso incidentale una domanda per l'accertamento della illegittimità della costruzione alla base delle pretese del ricorrente (T.A.R. Milano (Lombardia) III, n. 1768/2017).

Può, invece, accadere che una amministrazione impugni in via incidentale atti di altre amministrazioni, rispetto ai quali non può evidentemente esercitare alcun potere di autotutela.

Contenuto

L'indicata natura difensiva e conservativa del ricorso incidentale (anche in relazione ai soggetti attivamente legittimati) assume un rilievo essenziale per delinearne la portata oggettiva e le conseguenze sul contenuto della decisione del giudice, e sullo stesso ordine di esame delle questioni. Con il ricorso incidentale non si mira affatto ad ottenere l'annullamento del provvedimento di cui si assume l'illegittimità (come avviene per il ricorso principale), ma si può introdurre una ragione di inammissibilità per difetto di interesse del ricorso principale, la cui sussistenza il giudice deve valutare sulla base della fondatezza delle censure mosse dal ricorrente incidentale.

Ad esempio, con il ricorso incidentale la parte può: – rivolgersi contro lo stesso provvedimento impugnato con il ricorso principale, ma deducendo diversi (ed opposti) motivi di illegittimità (ad esempio, se si censura una valutazione o accertamento complesso che considera diversi elementi oggettivi, come nel caso della comparazione soggettiva tra più aspiranti ad un determinato provvedimento ampliativo, si possono contestare la illegittima valutazione di altri titoli, con l'effetto di mantenere inalterata la situazione finale originata dal provvedimento gravato); – dedurre i vizi riferiti ad una fase procedimentale precedente a quella in cui si è verificata l'illegittimità denunciata dal ricorrente principale (così, ad esempio, nelle procedure selettive, a fronte della contestazione della fase di valutazione delle offerte, il ricorrente incidentale, deduce vizi della precedente fase di ammissibilità, argomentando che il ricorrente non avrebbe dovuto essere ammesso); – censurare un provvedimento presupposto a quello principale, ad esempio, ritenendo illegittimi atti normativi o generali posti a base del provvedimento impugnato in via principale (Cons. St. V, n. 1556/2015).

Resta in ogni caso precluso, al ricorrente incidentale, data la natura accessoria dello strumento processuale, la proposizione di censure che si sarebbero dovute inserire in un contesto autonomo, in quanto riguardanti pregressi provvedimenti direttamente lesivi e suscettibili d'impugnazione. Si è quindi ritenuto inammissibile il ricorso incidentale qualora con il medesimo si miri ad ottenere l'annullamento di atti diversi da quello oggetto del ricorso principale, che non attribuiscono alla parte alcun vantaggio giuridico, né in linea generale né in relazione alla controversia instaurata (T.A.R. Lazio (Latina), 14 febbraio 2017, n. 99).

Mandato

La proposizione di un ricorso incidentale – secondo la regola della generale omnicomprensività della procura – non richiede uno specifico mandato al difensore, in quanto l'art. 24 ha previsto che la procura rilasciata per agire e contraddire davanti al giudice si intende conferita anche per proporre motivi aggiunti e ricorso incidentale, salvo che in essa sia diversamente disposto.

Termini

Per il ricorso incidentale non è stato previsto un rinvio ai termini previsti per il ricorso principale o per le azioni introdotte, ma è stato opportunamente stabilito un termine di sessanta giorni decorrenti dalla notificazione del ricorso principale, in modo da evitare di lasciare aperto il termine per il ricorso incidentale in ipotesi di introduzione – con tale mezzo – di domande soggette a termini di prescrizione o, comunque, a termini più lunghi.

Competenza

Il ricorso incidentale non sposta la competenza, salvo che la domanda introdotta con il ricorso incidentale sia devoluta alla competenza del tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma, ovvero alla competenza inderogabile di un tribunale amministrativo regionale (art. 42, comma 4). In tal caso la competenza a conoscere dell'intero giudizio spetta al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma, ovvero al tribunale amministrativo regionale avente competenza inderogabile.

In linea generale, il ricorso incidentale, stante il suo carattere di accessorietà, va esaminato dopo quello principale e solo in caso di riconosciuta (astratta) fondatezza di quest'ultimo, poiché esso, di regola, opera come una eccezione processuale in senso tecnico.

Tuttavia, anche mettendo da parte il rilievo delle esigenze di economia processuale (peraltro da coordinare con il principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato), si sono individuate fattispecie in cui l'esame del ricorso incidentale può (o deve) precedere la valutazione del ricorso principale.

In particolare, si è affermato che, nel caso in cui sia proposto un ricorso incidentale tendente a paralizzare l'azione principale per ragioni di ordine processuale, il giudice è tenuto a dare la precedenza alle questioni sollevate dal ricorrente incidentale che abbiano priorità logica su quelle sollevate dal ricorrente principale, e tali sono le questioni che si riverberano sull'esistenza dell'interesse a ricorrere del ricorrente principale, perché, pur profilandosi come questioni di merito, producono effetti sull'esistenza di una condizione dell'azione, e quindi su una questione di rito.

Un'ipotesi di questo genere si verifica quando il ricorso incidentale concerne un aspetto del procedimento in contestazione che incide sulla stessa legittimazione del ricorrente principale (c.d. ricorso escludente). Si pensi al caso del ricorso principale proposto dal concorrente non vincitore di una gara o di un concorso contro la graduatoria della selezione. In tale eventualità, quando il ricorso incidentale si rivolge contro l'ammissione del ricorrente principale, si prospetta una questione riguardante la stessa legittimazione dell'attore, che può (ed anzi, di regola, deve) essere esaminata con priorità rispetto alle altre.

Si tratta di un indirizzo della giurisprudenza del Consiglio di Stato, il quale in diverse occasioni ha ribadito che, in tali ipotesi, la proposizione del ricorso incidentale costituisce il veicolo necessario ed insostituibile per contestare la legittimazione del ricorrente principale.

Problemi particolari si pongono, tuttavia, specie nel contenzioso relativo alle gare di appalto, laddove tanto il ricorrente principale quanto il ricorrente incidentale reciprocamente contestano la legittimità delle rispettive ammissioni alla gara. L'interrogativo che si pone in questo caso è se la regola della valutazione preliminare del ricorso incidentale diretto a contestare la legittimazione attiva del ricorrente principale resti ferma anche quando la domanda originaria miri, a sua volta, ad affermare l'illegittimità della ammissione alla gara dell'aggiudicatario.

Sul punto si rinvia al commento alla formula “Ricorso incidentale nel contenzioso appalti”.

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