Memoria di costituzione e domanda riconvenzionale (art. 42)

Roberto Chieppa

Inquadramento

Il codice ha espressamente previsto che le modalità e i termini del ricorso incidentale, si applicano anche al caso di controversie in cui si faccia questione di diritti soggettivi, qualora la parte intimata voglia proporre domanda riconvenzionale. In tal modo il ricorso incidentale rappresenta non solo il veicolo di eccezioni difensive o di domande di annullamento volte a conservare, almeno in parte, la situazione di vantaggio esistente (v. formula “Ricorso incidentale”), ma consente di introdurre nuove domande che, pur collegate a quello dedotte in giudizio, sono idonee ad attribuire alla controparte un vantaggio ulteriore e autonomo da quello interessato dall'azione principale. Il limite previsto – mutuato dal codice di rito – è quello per cui le domande devono essere pur sempre connesse al titolo dedotto in giudizio, in modo da garantire la concentrazione nello stesso giudizio di domande connesse. Un esempio specifico è, tra i molti, una richiesta risarcitoria, rivolta contro il ricorrente o l'amministrazione resistente all'annullamento (v. formula “Ricorso incidentale con azione di condanna al risarcimento dei danni/pagamento di somme”).

Formula

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [ ....] [1] Ricorso R.G. n. ....

MEMORIA DI COSTITUZIONE E DOMANDA RICONVENZIONALE

Nell'interesse di

- [PERSONA FISICA] [2], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [3] ...., C.F. .... [4], PEC .... [5], fax .... [6], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [7] .

- [PERSONA GIURIDICA] [8], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [9] ...., C.F. .... [10], PEC: .... [11], fax .... [12], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [13];

[Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax .....] [14]

- controinteressato e ricorrente incidentale -

NEL RICORSO R.G. N. ....

Proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentata e difesa da ...., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in ....;

- ricorrente -

CONTRO

- [Amministrazione/Ente/Autorità] [15], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [16];

- resistente -

PER L'ANNULLAMENTO

- del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data ...., avente ad oggetto ...., nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .....

FATTO

[indicare la situazione in fatto su cui si fonda l'interesse alla proposizione del ricorso incidentale e che determina, in caso di accoglimento del ricorso principale, una lesione alla situazione giuridica del ricorrente in via incidentale]

1. Lo scrivente, nella sua qualità di ...., esercita l'attività di .... [descrivere la posizione di interesse del ricorrente nell'ambito della vicenda dedotta nel ricorso]

2. Con ricorso ...., l'odierno ricorrente chiedeva l'annullamento del .... /la condanna al .... /l'accertamento della nullità del .... (indicare la domanda del ricorrente principale), per i seguenti motivi ....

3. Ciò premesso, con il presente atto lo scrivente, come sopra rappresentato e difeso, si costituisce in giudizio e chiede che il ricorso avverso venga dichiarato irricevibile, inammissibile o comunque respinto perché infondato per i motivi che si indicheranno. Lo scrivente propone altresì domanda riconvenzionale, ai sensi dell'art. 42, comma 5, con cui chiede .... (indicare l'oggetto della domanda riconvenzionale e i fatti dai quali deriva l'interesse alla sua proposizione);

DIRITTO

1. Sulla inammissibilità del ricorso

Il ricorso appare in primo luogo inammissibile per i seguenti motivi: .... [indicare eventuali motivi di inammissibilità o improcedibilità del ricorso, con riferimento in particolare, al rispetto dei termini decadenziali, nonché all'interesse ad agire]

2. Sulla infondatezza del ricorso

Nel merito il ricorso appare inoltre infondato in quanto:

....

[eventuale: -Sull'istanza cautelare

Si rinvia alla formula “Memoria di costituzione e replica in relazione alla domanda cautelare”]

3. Domanda riconvenzionale

Fermo restando quanto sopra dedotto in merito alla inammissibilità e/o infondatezza del ricorso principale, lo scrivente chiede in via riconvenzionale la .... (indicare l'oggetto della domanda e gli elementi su cui si fonda, evidenziando il carattere connesso al titolo dedotto in giudizio).

La domanda si fonda sulle seguenti ragioni: ....

Per tali motivi si chiede che sia accertata la nullità/il diritto del .... e per l'effetto che parte ricorrente sia condannata al pagamento di .... (specificare in funzione della domanda, la richiesta al giudice)

- Istanza istruttoria

[indicare eventuali istanze istruttorie]

P.Q.M.

Si chiede che codesto ecc.mo Tribunale voglia dichiarare il ricorso irricevibile, inammissibile o comunque respingerlo perché infondato per i motivi che si sono indicati.

Si chiede inoltre, in accoglimento della domanda riconvenzionale sopra proposta, che codesto Giudice voglia accertare il diritto .... /condannare parte ricorrente al ...., con ogni conseguente statuizione di legge.

Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa.

Con vittoria di spese e onorari.

Si producono i seguenti documenti:

1) [ ....] [17]

Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2022 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro ..... Il contributo unificato, già versato, dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro .... [rinvio a Formula “Dichiarazione ai fini del contributo unificato”] [18] .

PROCURA

[Rinvio a formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate]

RELATA DI NOTIFICA [19]

[Rinvio a formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate]

DEPOSITO INFORMATICO

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [20] .

[EVENTUALE ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A DEROGARE AL LIMITE DIMENSIONALE DEL RICORSO]

[Rinvio a formula “Istanza di autorizzazione al deposito di atti che superano i limiti del decreto sinteticità (art. 3 d.P.C.S. del 22 dicembre 2016)”]

[1]L'atto è indirizzato al T.A.R. adito per il ricorso principale.

[2]In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011).

[3]In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc. ....).

[4]L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico.

[5]Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”.

[6]L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'articolo 136 [c.p.a.]».

[7]La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c.. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'art. 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”.

[8]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio.

[9]V. nt. 3.

[10]V. nt. 4.

[11]V. nt. 5.

[12]V. nt. 6.

[13]V. nt. 7.

[14]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento.

[15]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”.

[16]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979).

[17]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”].

[18]Ai fini del contributo unificato, il ricorso incidentale è assimilato a quello principale (art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002).

[19]Alle parte costituite in giudizio, la notifica andrà eseguita al domicilio eletto per il ricorso.

[20] Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi.

Commento

La domanda riconvenzionale si inquadra, nel processo amministrativo, all'interno della disciplina del ricorso incidentale, che assume un valore generale, come indica la stessa definizione di cui all'art. 42 (che consente ai resistenti di “proporre domande il cui interesse sorge in dipendenza della domanda proposta in via principale”).

La possibilità di proporre domanda riconvenzionale è prevista in relazione ai giudizi in cui si fa questione di diritti soggettivi. La domanda proposta deve in ogni caso essere afferente alla medesima vicenda oggetto del ricorso principale, più nello specifico si richiede che sia dipendente da titoli già dedotti in giudizio (Cons. St. V, n. 755/2014; T.A.R. Marche I, 12 dicembre 2013, n. 905). In altre parole, i fatti su cui si fonda la domanda riconvenzionale dovranno essere collegati con i fatti costitutivi della domanda principale o con i fatti estintivi, modificativi o impeditivi introdotti in via di eccezione.

In base all'analoga formula contenuta nell'art. 36 c.p.c. la giurisprudenza civile considera ammissibile la riconvenzionale in presenza di un «collegamento obiettivo» tale da giustificare il simultaneus processus in base al principio di economia dei giudizi e secondo il prudente nonché insindacabile apprezzamento del giudice (Cass. II, n. 13410/2014). Tale relazione – tra domanda principale e domanda riconvenzionale – non va intesa in senso restrittivo, nel senso della necessità che entrambe debbano dipendere da un unico ed identico titolo (Trib. Roma IX, n. 22794/2016).

A titolo esemplificativo in dottrina si è ipotizzato il caso in cui, nell'ambito della giurisdizione esclusiva in tema di pubblico impiego, a fronte di una richiesta di pagamento degli arretrati, l'amministrazione possa formulare in via riconvenzionale un'azione di ripetizione di indebito. Ancora, in tema di procedure di affidamento (e culpa in contrahendo), potranno ammettersi le domande riconvenzionali con cui la convenuta, a fronte della dichiarata nullità del contratto per aver l'amministrazione proceduto illegittimamente ad affidare in maniera diretta il contratto di fornitura (in luogo di svolgere una gara), chieda la condanna dell'amministrazione al risarcimento delle spese contratte durante e per causa delle trattative, del danno connesso alla perdita di altre occasioni di contratto, ed infine anche dei costi incontrati per avviare l'esecuzione del contratto, questi tuttavia limitatamente al periodo di esecuzione (T.A.R. Piemonte II, n. 1906/2014).

Sempre in materia di appalti, per un eventuale ricorso incidentale con domanda riconvenzionale da parte della p.a. vedi la formula “Ricorso incidentale con azione di regresso da parte della p.a. nei cui confronti è stato chiesto il risarcimento del danno”.

Nelle controversie in tema di acquisizione illegittima, ove il ricorrente lamenti la mancata emissione di un decreto di espropriazione e chieda la restituzione delle aree, l'amministrazione resistente potrà introdurre in via riconvenzionale domande tese all'accertamento della intervenuta usucapione (Cons. St. IV, n. 5665/2014; Cons. St. IV, n. 3988/2015). La domanda riconvenzionale può essere attratta alla cognizione del giudice amministrativo anche quando riguarda la domanda di trasferimento della proprietà, ai sensi dell'art. 2932 c.c. in esecuzione di un accordo tra p.a. e privato rientrante tra le forme disciplinate dall'art. 11 l. n. 241/1990 (T.A.R. Umbria I, n. 238/2014).

Si distingue dalla domanda riconvenzionale, l'eccezione riconvenzionale che parte resistente o i contro interessati possono proporre. La stessa, pur fondandosi sul medesimo titolo posto a base della difesa del convenuto, e cioè il fatto o dal rapporto giuridico invocato a suo fondamento, ha un oggetto – inteso quale risultato processuale che si vuole ottenere – più ristretto, limitandosi al rigetto della domanda proposta dall'attore e non anche ad ottenere una pronuncia di accoglimento di ulteriori e diverse domande. La conseguenza è la non assoggettabilità al termine decadenziale proprio del ricorso incidentale, ossia 60 giorni dalla notifica del ricorso principale. Un esempio è l'eccezione di compensazione legale opposta dall'amministrazione resistente relativamente al mancato pagamento dei tributi comunali (in chiave di semplice eccezione, è ben possibile che l'Amministrazione possa opporre un credito cristallizzatosi nei rapporti con la ricorrente all'esclusivo fine di efficacemente eccepire alle deduzioni di quest'ultima (cfr. T.A.R. Lombardia (Milano) II, 27 febbraio 2017, n. 469).

L'autonomia della domanda riconvenzionale rispetto al ricorso principale produce due ordini di conseguenze rilevanti. Una prima riguarda i termini decadenziali: il termine di sessanta giorni per proporre ricorso incidentale ovviamente non preclude che successivamente possano essere esperite azioni connesse, che potevano anche essere oggetto di una domanda riconvenzionale (in questo caso potrà essere chiesta la riunione dei giudizi). Una seconda concerne la sua esaminabilità, pur in presenza di un ricorso principale inammissibile: atteso il suo carattere autonomo (a differenza della mera eccezione riconvenzionale), deve essere esaminata e decisa anche se sia dichiarata inammissibile e infondata la domanda principale (T.A.R. Campania (Napoli) I, 10 aprile 2013, n. 1902).

Nel caso le azioni che si vogliono introdurre siano soggette a riti diversi, occorrerà eventualmente procedere alla modifica del rito camerale in ordinario (il rito speciale camerale si giustifica solo e unicamente per il giudizio di ottemperanza in senso stretto, ossia di verifica di attuazione del giudicato, e non tollererebbe cognizione in via principale su domande diverse e ulteriori (T.A.R. Abruzzo (L'Aquila) I, 30 aprile 2015, n. 324).

Per gli aspetti relativi ai soggetti legittimati, alla notifica, al mandato e agli effetti sulla competenza, si rinvia al commento alla formula “Ricorso incidentale”.

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