Ricorso incidentale con azione di condanna al risarcimento dei danni/pagamento di somme (art. 42)InquadramentoIl ricorso incidentale può essere il veicolo con cui introdurre, nelle controversie in cui si fa questione di diritti soggettivi, domande riconvenzionali, che dipendono dal titolo dedotto in giudizio (v. formula “Memoria di costituzione e domanda riconvenzionale”). Tra queste figura la domanda risarcitoria, con cui parte resistente o il controinteressato all'annullamento di un atto amministrativo, avanzi una richiesta di condanna al risarcimento del danno, ovvero al pagamento di una determinata somma di denaro. Anche in tal caso si applicano i termini e le modalità validi per la proposizione del ricorso incidentale (v. formula “Ricorso incidentale”). FormulaTRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL [ ....] [1] Ricorso R.G. n. .... RICORSO INCIDENTALE CON DOMANDA RISARCIMENTO DEL DANNO Nell'interesse di - [PERSONA FISICA] [2], nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [3] ...., C.F. .... [4], PEC .... [5], fax .... [6], che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [7] . - [PERSONA GIURIDICA] [8], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. [9] ...., C.F. .... [10], PEC .... [11], fax .... [12], che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti .... [13]; [Per tutte le future comunicazioni e notifiche di cancelleria si indicano l'indirizzo di posta elettronica certificata .... ed il numero di fax .....] [14] - controinteressato e ricorrente incidentale - NEL RICORSO R.G. N. .... Proposto da [PERSONA FISICA/GIURIDICA], rappresentata e difesa da ...., presso il cui studio è elettivamente domiciliata in ....; - ricorrente - CONTRO - [Amministrazione/Ente/Autorità] [15], in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] [16]; - resistente - PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data ...., avente ad oggetto ...., nonché di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso ..... FATTO [indicare la situazione in fatto su cui si fonda l'interesse alla proposizione del ricorso incidentale e che determina, in caso di accoglimento del ricorso principale, una lesione alla situazione giuridica del ricorrente in via incidentale] 1. Lo scrivente, nella sua qualità di ...., esercita l'attività di .... [descrivere la posizione di interesse del ricorrente nell'ambito della vicenda dedotta nel ricorso] 2. Con ricorso ...., il ricorrente chiedeva l'annullamento del .... /la condanna al .... /l'accertamento della nullità del .... (indicare la domanda del ricorrente principale), per i seguenti motivi .... 3. Ciò premesso, con il presente atto lo scrivente, come sopra rappresentato e difeso, si costituisce in giudizio e chiede che il ricorso avverso venga dichiarato irricevibile, inammissibile o comunque respinto perché infondato per i motivi che si indicheranno (o che vengono di seguito indicati). 4. In via riconvenzionale, si chiede che la parte .... (specificare) sia condannata al risarcimento dei danni subiti e subendi da parte dello scrivente. In particolare, .... (descrivere gli elementi di fatto che concretano il danno di cui si chiede il risarcimento o da cui sorge la pretesa al pagamento di somme, precisando se la richiesta viene fatta in via subordinata in caso di accoglimento del ricorso principale o in via autonoma). DIRITTO 1. Sulla inammissibilità del ricorso Il ricorso appare in primo luogo inammissibile per i seguenti motivi: .... [indicare eventuali motivi di inammissibilità o improcedibilità del ricorso, con riferimento in particolare, al rispetto dei termini decadenziali, nonché all'interesse ad agire] 2. Sulla infondatezza del ricorso Nel merito il ricorso appare inoltre infondato in quanto: .... [eventuale: -Sull'istanza cautelare Si rinvia alla formula “Memoria di costituzione e replica in relazione alla domanda cautelare”] 3. Domanda risarcitoria Fermo restando quanto sopra dedotto in merito alla inammissibilità e/o infondatezza del ricorso principale, lo scrivente chiede che la parte .... (indicare) sia condannata al risarcimento dei danni subiti e subendi, derivanti da .... (indicare l'oggetto della domanda e gli elementi su cui si fonda, evidenziando il carattere connesso al titolo dedotto in giudizio). La domanda si fonda sulle seguenti ragioni: .... Sotto il profilo oggettivo è evidente l'ingiustizia del danno causato da .... e altrettanto evidente è il nesso di causalità tra danno e condotta di controparte, in quanto (spiegare). Sussiste anche l'elemento soggettivo dell'illecito in quanto (spiegare se si intendono utilizzare presunzioni derivanti da una illegittimità dell'azione amministrativa o se la prova della colpa si basa su altri elementi). La quantificazione del danno pari ad Euro .... già emerge in questa fase dai seguenti elementi (indicare) che ci si riserva di meglio specificare nel corso del giudizio e in relazione ai quali, solo ove si ritenga necessario un approfondimento al fine di verificare la quantificazione della somma richiesta, si chiede in via subordinata di disporre una Consulenza tecnica di ufficio. Per tali motivi si chiede che sia accertato il diritto al .... e per l'effetto che parte .... sia condannata al pagamento di .... (specificare in funzione della domanda, la richiesta al giudice). - Istanza istruttoria [indicare eventuali istanze istruttorie] P.Q.M. Si chiede che codesto ecc.mo Tribunale voglia dichiarare il ricorso irricevibile, inammissibile o comunque respingerlo perché infondato per i motivi che si sono indicati. Si chiede inoltre, in accoglimento della domanda risarcitoria sopra proposta, che codesto Giudice voglia condannare la parte .... al risarcimento dei danni nella misura di Euro .... o nella misura maggiore che sarà dimostrata in corso di causa, oltre interessi e rivalutazione monetaria. Con riserva di dedurre ulteriormente nel corso di causa. Con vittoria di spese e onorari. Si producono i seguenti documenti: 1) [ ....] [17] Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che il valore del presente procedimento è pari a Euro ..... Il contributo unificato, già versato, dovrà, pertanto, applicarsi nella misura determinata in relazione allo scaglione di appartenenza, per un importo pari a Euro .... [rinvio a Formula “Dichiarazione ai fini del contributo unificato”] [18] . PROCURA [Rinvio a formula “Procura speciale alle liti rilasciata a singolo avvocato” e formule correlate] RELATA DI NOTIFICA [19] [Rinvio a formula “Relata di notifica a persona fisica” e formule correlate] DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche [20] . [EVENTUALE ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE A DEROGARE AL LIMITE DIMENSIONALE DEL RICORSO] [Rinvio a Formula “Istanza di autorizzazione al deposito di atti che superano i limiti del decreto sinteticità (art. 3 d.P.C.S. n. 167/2016)”] [1] L'atto è indirizzato al T.A.R. adito per il ricorso principale. [2] In tutti gli atti introduttivi di un giudizio e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio (art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011, conv., con mod., in l. n. 111/2011). [3] In caso di procura rilasciata a più difensori, si dovrà indicare per ciascuno di essi i dati indicati (C.F., fax, etc ....). [4] L'indicazione del codice fiscale dell'avvocato è prevista, oltre che dall'art. 23, comma 50, d.l. n. 98/2011 conv. con modif. nella l. n. 111/2011, dall'art. 125, comma 1, c.p.c., come modificato dall'art. 4, comma 8, d.l. n. 193/2009 conv. con modif. nella l. n. 24/2010. Con riferimento specifico al processo amministrativo, sebbene l'art. 40 c.p.a., lett. a), faccia riferimento generico agli “elementi identificativi” del ricorrente, del suo difensore e delle parti, tale indicazione è imposta dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002. Per i ricorsi incardinati dopo l'avvio del PAT, l'indicazione del codice fiscale del difensore e della parte, oltre che dell'indirizzo PEC e Fax, è comunque richiesta anche nella compilazione dei campi del modulo per il deposito telematico. [5] Ai sensi dell'art. 136 c.p.a. “I difensori indicano nel ricorso o nel primo atto difensivo un recapito di fax, che può essere anche diverso da quello del domiciliatario. La comunicazione a mezzo fax è eseguita esclusivamente qualora sia impossibile effettuare la comunicazione all'indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi, per mancato funzionamento del sistema informatico della giustizia amministrativa. È onere dei difensori comunicare alla segreteria e alle parti costituite ogni variazione del recapito di fax o di indirizzo di posta elettronica certificata. Ai fini dell'efficacia delle comunicazioni di segreteria è sufficiente che vada a buon fine una sola delle comunicazioni effettuate a ciascun avvocato componente il collegio difensivo”. [6] L'indicazione del numero di fax dell'avvocato è prevista dall'art. 136, comma 1, c.p.a., e dall'art. 13, comma 6-bis, d.P.R. 115/2002. Ai sensi di quest'ultima norma, gli importi dovuti a titolo di contributo unificato “sono aumentati della metà ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio recapito fax, ai sensi dell'art. 136 [c.p.a.]». [7] La procura, ove necessaria, può essere apposta in calce o a margine dell'atto di appello o, comunque, nelle forme stabilite dall'art. 83 c.p.c.. Per i ricorsi depositati successivamente al 1° gennaio 2017, ai quali si applica il Processo Amministrativo Telematico (‘PAT'), il difensore procede al deposito della copia per immagine della procura conferita su supporto cartaceo e ne attesta la conformità all'originale, ai sensi dell'articolo 22 del d.lgs. n. 82/2005 (“Codice dell'Amministrazione Digitale”; CAD), mediante sottoscrizione con firma digitale (cfr. art. 8, comma 2, delle Regole tecnico-operative del PAT, all.to 1 al d.P.C.S. 28 luglio 2021). V. Formula “Attestazione di conformità ai fini del deposito della copia per immagine della procura rilasciata su supporto analogico”. [8]In caso di proposizione del ricorso nell'interesse di una persona giuridica, si dovrà indicare la denominazione della società, la sede legale, l'eventuale iscrizione al registro delle imprese, la partita IVA, il codice fiscale, con l'indicazione del rappresentante legale per mezzo del quale la società sta in giudizio. [9]V. nt. 3. [10]V. nt. 4. [11]V. nt. 5. [12]V. nt. 6. [13]V. nt. 7. [14]In caso di pluralità di difensori, può essere utile indicare l'indirizzo (di fax e/o PEC) al quale si desidera ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento. [15]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro il Ministero “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica”, in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. [16]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il T.A.R. adito; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979) [17]Copia di eventuale altra documentazione utile alla comprensione del contesto fattuale e/o alle ragioni del ricorso. V. anche Formula [“Attestazione di conformità ai fini del deposito di copia informatica di atto, provvedimento o documento originale analogico”]. [18]Ai fini del contributo unificato, il ricorso incidentale è assimilato a quello principale (art. 13, comma 6-bis, d.P.R. n. 115/2002). [19]Alle parti costituite in giudizio, la notifica andrà eseguita al domicilio eletto per il ricorso. [20]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, del d.l. n. 168/2016, il Processo amministrativo telematico si applica ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017. Ai ricorsi depositati anteriormente a tale data, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme previgenti. Ai fini del deposito telematico, il ricorrente dovrà utilizzare gli appositi moduli presenti sul sito istituzionale della Giustizia Amministrativa. È stato definitivamente abrogato (cfr. art. 4 d.l. n. 28/2020) l'obbligo di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi. CommentoNel caso in cui con ricorso incidentale si voglia introdurre una domanda risarcitoria, è necessario porre attenzione ad alcune circostanze che ne determinano l'ammissibilità o la fondatezza. In primo luogo, occorre che la parte individui i presupposti per il risarcimento, evidenziando la dipendenza dei fatti costitutivi dalla pretesa dedotta in giudizio. Si ricorda che le domande riconvenzionali sono ammissibili nella misura in cui sono «dipendenti da titoli già dedotti in giudizio» e, pertanto, devono fondarsi su fatti che siano collegati con i fatti costitutivi della domanda principale o con i fatti estintivi, modificativi o impeditivi introdotti in via di eccezione. La domanda di risarcimento può essere proposta in via subordinata in caso di accoglimento del ricorso principale; ad esempio, in tema di procedure di affidamento (e culpa in contrahendo), si possono ipotizzare le domande riconvenzionali con cui il controinteressato, a fronte della dedotta nullità del contratto per aver l'amministrazione proceduto illegittimamente ad affidare in maniera diretta il contratto di fornitura (in luogo di svolgere una gara), chieda la condanna dell'amministrazione al risarcimento delle spese contratte durante e per causa delle trattative, del danno connesso alla perdita di altre occasioni di contratto, ed infine anche dei costi incontrati per avviare l'esecuzione del contratto, questi tuttavia limitatamente al periodo di esecuzione. In questo caso, il controinteressato può insistere in via principale per la reiezione del ricorso, cercando di dimostrare la legittimità dell'affidamento ricevuto e proporre in via subordinata e riconvenzionale una domanda di risarcimento nei confronti non del ricorrente, ma della p.a. per i danni sopra menzionati. Va chiarito che su tale domanda potrebbe essere opposto un difetto di giurisdizione qualora la domanda sia fondata sulla lesione dell'affidamento in atti della p.a. risultati poi illegittimi. Infatti, è stato affermato che la attrazione della tutela risarcitoria nell'ambito della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo può verificarsi esclusivamente qualora il danno, patito dal soggetto che ha proceduto alla impugnazione dell'atto, sia conseguenza immediata e diretta (art. 1223 c.c.) della illegittimità dell'atto impugnato. Il proprietario del suolo o il titolare di altro diritto reale, che legittimi a costruire, hanno, quindi, un interesse pretensivo al rilascio della concessione edilizia; se il richiedente che si trova nelle condizioni previste dalla legge per il rilascio di detta concessione, se la veda ingiustamente negare, può insorgere contro l'illegittimo provvedimento di diniego chiedendo al giudice amministrativo sia il controllo della legittimità dell'atto sia il conseguente risarcimento del danno. In questo caso è ammissibile la concentrazione di entrambe le tutele dinanzi allo stesso giudice, potendo l'avente diritto al rilascio della licenza invocare entrambe le tutele. Quando, invece, il proprietario o altro titolare dello ius aedificandi, ottenuta la concessione edilizia ed iniziata l'attività di edificazione sul fondo facendo affidamento (incolpevole) sulla (apparente) legittimità dell'atto, venga successivamente (e legittimamente) privato del diritto ad edificare a seguito di annullamento di ufficio della concessione o di annullamento giurisdizionale della stessa su ricorso di un soggetto, la tutela – risarcitoria per l'affidamento ingenerato dal provvedimento (illegittimo) favorevole spetta al giudice ordinario, perché non richiede che per ottenere il risarcimento la parte domandi al giudice amministrativo un accertamento a proposito della illegittimità del comportamento tenuto dall'amministrazione (Cass. S.U., n. 6594/2011; principio ribadito da Cass. S.U., n. 6450/2016, che ha affermato la sussistenza della giurisdizione del g.o. per l'azione di risarcimento dei danni derivanti dall'affidamento incolpevole su di un provvedimento amministrativo, nella specie, licenza di esercizio di un albergo, successivamente oggetto di provvedimento di chiusura per l'assenza di certificati che costituivano il presupposto per l'iniziale rilascio della licenza, sulla quale aveva fatto affidamento una impresa al momento dell'acquisto del complesso alberghiero; Cass. I, n. 24438/2011; Cass. S.U., n. 17586/2015; Cass. S.U., n. 15640/2017, che ha ribadito che sussiste la giurisdizione del giudice ordinario in presenza di una azione di risarcimento del danno proposta dal privato che abbia fatto incolpevole affidamento su di un provvedimento ampliativo successivamente dichiarato illegittimo in una fattispecie in cui una società aveva chiesto il risarcimento dei danni asseritamente patiti in conseguenza della mancata esecuzione di un contratto di appalto in seguito all'annullamento in sede giurisdizionale del procedimento di selezione del contraente; Cass. S.U., n. 19170/2017). La domanda di risarcimento può anche essere proposta in via riconvenzionale ma autonoma o essere legata al danno derivante da atti illegittimi impugnati sempre in via incidentale nel medesimo giudizio. Qualora la pretesa risarcitoria della parte sia collegata alla attività provvedimentale della parte pubblica, occorre che la parte proceda, anche in via incidentale, alla tempestiva impugnativa dei relativi atti, a meno che non si intenda proporre istanza autonoma di risarcimento (v. formula “Ricorso autonomo per il risarcimento del danno (senza aver impugnato l'atto)”). Chi propone la domanda di risarcimento deve avere cura di allegare adeguate evidenze probatorie con riferimento all'an e al quantum del risarcimento. Non è sufficiente una mera enunciazione della richiesta risarcitoria nel ricorso incidentale, se la stessa non è poi ulteriormente sviluppata quanto ai suoi elementi essenziali (T.A.R. Milano, (Lombardia) III, 24 agosto 2017, n. 1768). Sugli altri elementi costitutivi della domanda risarcitoria, si rinvia alla formula “Ricorso di annullamento con contestuale domanda risarcitoria”. Per il diverso caso dei danni derivanti dall'esecuzione di provvedimenti giurisdizionali non confermati vedi le formule: Ricorso nei confronti della p.a. per il risarcimento del danno derivante da atti amministrativi posti in essere in esecuzione di pronunce del giudice, poi riformate; Ricorso incidentale con azione di regresso da parte della p.a. nei cui confronti è stato chiesto il risarcimento del danno; Azione civile nei confronti dell'impresa che ha beneficiato dell'atto posto in essere in esecuzione di una pronuncia giurisdizionale poi riformata. Spesso la domanda risarcitoria può trovare ingresso in sede di ottemperanza, allorché il ricorrente vittorioso chieda l'esecuzione della sentenza in suo favore e, per esempio, al fine di subentrare alla impresa controinteressata che nelle more ha eseguito l'appalto. È infatti pacifica la possibilità di introdurre nuove domande, ampliative della cognizione del giudice nella fase di ottemperanza, mediante il ricorso incidentale/domanda riconvenzionale. Ciò anche per ragioni di economia processuale, posto che la cognizione di questioni sopravvenute al giudicato nell'ambito proprio del giudizio di ottemperanza, evitano la interposizione di nuovo contenzioso in altra sede. Nel caso le azioni che si vogliono introdurre siano soggette a riti diversi, occorrerà eventualmente procedere alla modifica del rito camerale in ordinario (il rito speciale camerale si giustifica solo e unicamente per il giudizio di ottemperanza in senso stretto, ossia di verifica di attuazione del giudicato, e non tollererebbe cognizione in via principale su domande diverse e ulteriori (T.A.R. Abruzzo (L'Aquila) I, 30 aprile 2015, n. 324). Per gli aspetti relativi ai soggetti legittimati, alla notifica, al mandato e agli effetti sulla competenza, si rinvia al commento alla formula “Ricorso incidentale”. |