Domanda di prova testimoniale (art. 63)InquadramentoIl comma 3 dell'art. 63 c.p.a. prevede che, su istanza di parte (e non “su accordo delle parti”, come prevede l'art. 257-bis c.p.c.), il giudice possa ammettere la prova testimoniale; tale prova è sempre assunta in forma scritta ai sensi del codice di procedura civile. A sua volta il citato art. 257-bis c.p.c. dispone, tra l'altro, che il giudice, tenuto conto della natura della causa e di ogni altra circostanza, possa assumere la deposizione chiedendo al testimone di fornire, per iscritto e nel termine fissato, le risposte ai quesiti sui quali debba essere interrogato. Con il provvedimento con il quale abbia disposto la testimonianza per iscritto il giudice ordina altresì che la parte che abbia richiesto l'assunzione predisponga il modello di testimonianza in conformità agli articoli ammessi e lo faccia notificare al testimone. L'art. 103-bis disp. att. c.p.c. prevede che la testimonianza scritta sia resa su di un modulo conforme al modello approvato con decreto del Ministro della giustizia (d.m. 17 febbraio 2010), con il quale sono state individuate anche le istruzioni per la compilazione, da notificare unitamente al modello. Come stabilito dal sopra richiamato art. 257-bis c.p.c., modificato (al parti dell'art. 103-bis disp. att. c.p.c.), a decorrere dal 26 novembre 2024, dall'art. 3, comma 2, lett. v), n. 1, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164, il testimone rende la deposizione compilando il modello di testimonianza in ogni sua parte, con risposta separata a ciascuno dei quesiti, e precisa quali sono quelli cui non è in grado di rispondere, indicandone la ragione. Il testimone sottoscrive la deposizione apponendo la propria firma autenticata su ciascuna delle facciate del foglio di testimonianza o apponendo al documento informatico la propria firma digitale e la trasmette al difensore, il quale la deposita nel fascicolo d'ufficio. Quando il testimone si avvale della facoltà d'astensione di cui all'art. 249 c.p.c., ha l'obbligo di compilare il modello di testimonianza, indicando le complete generalità e i motivi di astensione. Quando il testimone non trasmette le risposte scritte nel termine stabilito, il giudice può condannarlo alla pena pecuniaria di cui all'art. 255, primo comma, c.p.c. (ossia a una pena pecuniaria non inferiore a 200 euro e non superiore a 1.000 euro). Quando la testimonianza abbia ad oggetto documenti di spesa già depositati dalle parti, può essere resa mediante dichiarazione sottoscritta dal testimone e trasmessa al difensore della parte nel cui interesse la prova è stata ammessa, senza il ricorso al modello sopra menzionato. Il giudice, esaminate le risposte o le dichiarazioni, può sempre disporre che il testimone sia chiamato a deporre davanti a lui o davanti al giudice delegato. Il modello, sottoscritto in ogni suo foglio o firmato digitalmente dalla parte che ne ha curato la compilazione, deve contenere, oltre all'indicazione del procedimento e dell'ordinanza di ammissione da parte del giudice procedente, idonei spazi per l'inserimento delle complete generalità del testimone, dell'indicazione della sua residenza, del suo domicilio e, ove possibile, di un suo recapito telefonico. Deve altresì contenere l'ammonimento del testimone ai sensi dell'art. 251 c.p.c. e la formula del giuramento di cui al medesimo articolo, oltre all'avviso in ordine alla facoltà di astenersi ai sensi degli artt. 200,201 e 202 c.p.c. (ossia per la sussistenza di ipotesi di segreto), con lo spazio per la sottoscrizione obbligatoria del testimone, nonché le richieste di cui all'art. 252, primo comma, c.p.c., ivi compresa l'indicazione di eventuali rapporti personali con le parti, e la trascrizione dei quesiti ammessi, con l'avvertenza che il testimone deve rendere risposte specifiche e pertinenti a ciascuna domanda e deve altresì precisare se ha avuto conoscenza dei fatti oggetto della testimonianza in modo diretto o indiretto. Quando il modulo è compilato su supporto cartaceo, al termine di ogni risposta è apposta, di seguito e senza lasciare spazi vuoti, la sottoscrizione da parte del testimone. Le sottoscrizioni apposte sul modulo redatto su supporto cartaceo devono essere autenticate da un segretario comunale o dal cancelliere di un ufficio giudiziario. L'autentica delle sottoscrizioni è in ogni caso gratuita nonché esente dall'imposta di bollo e da ogni diritto. La domanda di prova testimoniale può essere presentata con autonoma istanza oppure può essere inserita nel ricorso introduttivo (o incidentale) o nella memoria di costituzione; in questa seconda ipotesi, la presente formula dovrà essere inserita in quella del ricorso introduttivo (o incidentale) o in quella della memoria di costituzione. FormulaAL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL .... 1 SEZIONE .... 2 DOMANDA DI PROVA TESTIMONIALE 3 Nell'interesse di - [PERSONA FISICA ....] 4, nato/a a .... il .... (C.F. ....), residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC: ...., fax ...., che lo/la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ...., in relazione al ricorso n. r.g. .... 5 proposto - [PERSONA GIURIDICA], con sede legale in ...., via/piazza ...., n. ...., iscritta nel registro delle imprese di ...., n. ...., P.I. ...., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., C.F. ...., PEC ...., fax ...., che la rappresenta e difende in forza di procura speciale alle liti ...., in relazione al ricorso n. r.g. [ ....] proposto CONTRO [Amministrazione/Ente/Autorità] 6, in persona del legale rappresentante pro tempore, [per legge rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale/distrettuale dello Stato] 7, elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., E NEI CONFRONTI DI Sig./Sig.ra .... residente in ...., via/piazza .... n. ...., elettivamente domiciliato/a in ...., via/piazza ...., n. ...., presso lo studio dell'Avv. ...., PER L'ANNULLAMENTO - del provvedimento ...., prot. n. ...., notificato in data ...., avente ad oggetto .... 8; - di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .... 9 . PREMESSO IN FATTO che, al fine di dimostrare le circostanze poste a fondamento del ricorso sopra indicato [OPPURE: di contestare le allegazioni svolte dalla controparte con la memoria depositata il ....], è necessario, in mancanza di altri mezzi di prova 10, acquisire la testimonianza del Sig. .... 11 ] sui seguenti fatti: .... 12; - di ogni altro atto presupposto, connesso e consequenziale, ivi espressamente incluso .... 13 . PREMESSO IN FATTO che, al fine di dimostrare le circostanze poste a fondamento del ricorso sopra indicato [OPPURE: di contestare le allegazioni svolte dalla controparte con la memoria depositata il ....], è necessario, in mancanza di altri mezzi di prova, acquisire la testimonianza del Sig. .... 14 ] sui seguenti fatti: .... 15; CONSIDERATO IN DIRITTO che l'art. 63, comma 3, c.p.a. ammette la possibilità di richiedere una testimonianza scritta, assunta nelle forme stabilite dal c.p.c.; che con il decreto del Ministro della giustizia del 17 febbraio 2000 è stato approvato il modello di testimonianza scritta; che tale modello è utilizzabile anche nel giudizio amministrativo; che il modello in questione, con riferimento alla richiesta testimonianza scritta della quale si chiede l'ammissione, è stato predisposto e allegato alla presente istanza; che sussistono tutti i presupposti per l'ammissione della testimonianza scritta del Sig. .... sulle circostanze di fatto indicate nel modello allegato; P.Q.M. Voglia Codesto Ecc.mo Tribunale ammettere la testimonianza scritta del signor .... sugli articoli declinati nel modello accluso. Ai sensi dell'art. 13, comma 6-bis, del d.P.R. n. 115/2002 («Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia»), si dichiara che non è dovuto il contributo unificato, trattandosi di incidente processuale. DEPOSITO INFORMATICO Ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 2, c.p.a., il presente atto è depositato con modalità telematiche 16 . Luogo e data .... Firma Avv. 17 .... Modello Allegato [1] [1]Va indicato il tribunale amministrativo regionale avanti al quale pende la causa. L'istanza può essere indirizzata al Collegio o al presidente della sezione, qualora non sia ancora noto il Collegio investito della trattazione della causa. [2] [2]Nel caso di un tribunale amministrativo regionale articolato in più sezioni va indicata la sezione presso la quale è incardinato il giudizio. [3] [3]L'istanza è un atto di parte e, pertanto, debbono essere rispettati i limiti dimensionali e le specifiche tecniche stabiliti con il d.P.C.S. n. 167/2016, come modificato dal d.P.C.S. n. 127/2017. Va, tuttavia, segnalato che l'art. 1, comma 813, della l. 30 dicembre 2024, n. 207, ha sostituito, a decorrere dal 1° gennaio 2025, l'originario comma 5 dell'art. 13-ter dell'allegato 2 al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, con gli attuali commi 5, 5-bis e 5-ter, i quali ora dispongono quanto segue: "5. Indipendentemente dall'esito del giudizio, la parte che in qualsiasi atto del processo superi, senza avere ottenuto una preventiva autorizzazione, i limiti dimensionali stabiliti ai sensi del presente articolo può essere tenuta al pagamento di una somma complessiva per l'intero grado del giudizio fino al doppio del contributo unificato previsto in relazione all'oggetto del giudizio medesimo e, ove occorra, in aggiunta al contributo già versato. 5-bis. Il giudice, con la decisione che definisce il giudizio, determina l'importo di cui al comma 5 tenendo conto dell'entità del superamento dei limiti dimensionali stabiliti ai sensi del presente articolo nonché della complessità ovvero della dimensione degli atti impugnati o della sentenza impugnata. 5-ter. Si applica l'articolo 15.". Al riguardo, l'Adunanza plenaria (Cons. St. ad. plen., n. 2/2025) ha chiarito che il comma 5 dell'art. 13-ter dell'allegato 2 al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, nel testo risultante dalle modifiche introdotte dall'art. 1, c. 813, della l. n. 207/2024, trova applicazione, in quanto norma processuale, anche in relazione ai ricorsi depositati antecedentemente al 1° gennaio 2025.
[4] [4]Vanno indicate le generalità della parte nel cui interesse si presenta l'istanza. [5] [5]Inserire il numero di registro generale del ricorso. [6] [6]A titolo esemplificativo, nel caso di Ministero, il ricorso sarà proposto contro l'Amministrazione “in persona del Ministro in carica”; in caso di Comune, “in persona del Sindaco in carica” o della diversa Autorità indicata nello statuto comunale; in caso di un'autorità indipendente o altro ente pubblico o concessionario di pubblici servizi, “in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore”. [7] [7]In caso di amministrazioni statali, si applicano le norme vigenti per la difesa in giudizio delle stesse, che prevedono il patrocinio da parte dell'Avvocatura dello Stato territorialmente competente (quella nel cui distretto ha sede il tribunale amministrativo regionale; v. artt. 1, l. n. 260/1958 e 10, comma 3, l. n. 103/1979). Le funzioni dell'Avvocatura dello Stato nei riguardi dell'amministrazione statale sono estese alle regioni a statuto ordinario che decidano di avvalersene con deliberazione del consiglio regionale da pubblicarsi per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nel Bollettino ufficiale della regione (art. 10, comma 1, l. n. 103/1979). [8] [8]Appare utile indicare altresì una breve descrizione dell'oggetto e del contenuto del provvedimento. [9] [9]Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento. [10] [10]L a mancanza di altri mezzi di prova non è una condizione di ammissibilità della prova testimoniale; questa infatti può essere richiesta anche per integrare le produzioni documentali. Difatti la testimonianza, nel giudizio amministrativo, occupa un ruolo marginale rispetto alle prove precostituite, posto che, pure negli ambiti di giurisdizione esclusiva, il processo rimane ancora in prevalenza incentrato sull'esame di documenti. [11] [11]Indicare le generalità della persona chiamata a rendere la testimonianza scritta. [12] [12]Occorre descrivere, onde consentire al giudice di valutare la rilevanza della prova richiesta, le circostanze di fatto oggetto della testimonianza scritta. [13] [13]Indicare eventuali atti prodromici, preparatori o consequenziali di cui si chiede l'annullamento. [14] [14]Indicare le generalità della persona chiamata a rendere la testimonianza scritta. [15] [15]Occorre descrivere, onde consentire al giudice di valutare la rilevanza della prova richiesta, le circostanze di fatto oggetto della testimonianza scritta [16] [16]Ai sensi dell'art. 13, comma 1-ter, dell'allegato 2 al c.p.a., introdotto dall'art. 7, d.l. n. 168/2016, tutti gli adempimenti previsti dal Codice e dalle norme di attuazione inerenti ai giudizi introdotti con ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017, sono eseguiti con modalità telematiche, nel rispetto del decreto del Presidente del Consiglio di Stato, previsto dal comma 1 del predetto art. 13 e recante le regole tecnico-operative del processo amministrativo telematico (attualmente si tratta del d.P.C.S. 28 luglio 2021, pubblicato nella G.U.R.I. 2 agosto 2021, n. 183). Ai fini del deposito telematico, si dovranno utilizzare gli appositi moduli rinvenibili sul sito: www.giustizia-amministrativa.it e direttamente sul S.i.G.A. (Sistema informativo della Giustizia Amministrativa) Si segnala che l'obbligo, di cui all'art. 7, comma 4, d.l. n. 168/2016, di depositare una copia cartacea conforme all'originale telematico del ricorso e degli scritti difensivi, è venuto meno per effetto della sopravvenuta abrogazione del predetto comma 4 ad opera dell'art. 4, comma 1, d.l. n. 28/2020, convertito, con modificazioni, dalla l. n. 70/2020. [17] [17]Per i ricorsi depositati in giudizio dopo la data del 1° gennaio 2017 e, quindi, soggetti alla normativa sul processo amministrativo telematico (PAT), l'atto di parte sottoscritto dal difensore, deve essere redatto in forma di PDF nativo digitale sottoscritto con firma PAdES e depositata in giudizio con le modalità telematiche previste dalle regole tecnico-operative del PAT (attraverso il Modulo Deposito Atto/Documenti, atti, Tipologia: Altro). CommentoDopo l'entrata in vigore del Codice, che ha tipizzato la testimonianza scritta, la giurisprudenza amministrativa si è interrogata sulla perdurante possibilità di acquisire, quali mezzi di prova atipici, le dichiarazioni – rese da terzi – sostitutive di atto di notorietà, alle quali spesso le parti ricorrono nei giudizi elettorali. Al riguardo, la risposta della giurisprudenza è stata, all'inizio, negativa (Trib. reg. giust. amm. Trento, n. 20/2013; Cons. giust. amm. Sicilia, sez. giur., n. 581/2013) e, però, intervenuta successivamente, l'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato n. 32/2014, con la quale si è affermato che, nel giudizio elettorale, le dichiarazioni di terzi possono trovare ingresso nel processo come principio di prova, anche dopo l'avvenuta introduzione in via generale della testimonianza scritta. Va, tuttavia, segnalato che, successivamente alla decisione della Plenaria, il Consiglio di Stato non ha assunto ancora un orientamento univoco. Per un verso, infatti, si è tornato a dubitare dell'ammissibilità delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio, posto che, secondo Cons. St. IV, n. 5030/2018, dette dichiarazioni si configurano come una forma surrettizia di prova testimoniale, che però è prevista e ammessa ai sensi dell'art. 63, comma 3, c.p.a., con la conseguenza che la dichiarazione sostitutiva può assumere, al più, il valore di un indizio (in termini, Cons. St. II, n. 3747/2020); per altro verso, invece, si è affermato che la testimonianza e la dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio, entrambe garantite dalla eventuale responsabilità per reati di falso, avrebbero una rilevanza probatoria sostanzialmente equivalente (Cons. St. II, n. 5751/2022). |