Rinnovazione della notificazione viziata da nullità, non eseguita presso la competente Avvocatura distrettuale, e incidenza sul corso della prescrizione

Redazione Scientifica
08 Novembre 2022

La rinnovazione della notificazione viziata da nullità, poiché eseguita presso la sede reale dell'amministrazione e non presso la competente avvocatura distrettuale, non impedisce il maturare della prescrizione.

Con la sentenza il Collegio affronta la questione relativa all'incidenza, sul corso della prescrizione, della notificazione, viziata da nullità, del ricorso introduttivo del giudizio.

Nel richiamare un consolidato orientamento della Corte di cassazione, si è ritenuto che la nullità della notificazione dell'atto introduttivo del giudizio impedisce l'interruzione della prescrizione e la conseguente sospensione del suo corso fino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio; In tal senso, la rinnovazione della notificazione nulla di una domanda giudiziale non può ritenersi idonea a determinare gli effetti interruttivi del corso della prescrizione con decorrenza retroattiva alla data della notificazione invalida.

Sarebbe in violazione delle regole processuali assumere che un effetto interruttivo della prescrizione sia ricollegabile anche alla notificazione nulla dell'atto introduttivo, tale da impedire l'instaurazione del contraddittorio, solo perché questa nullità possa essere successivamente sanata.

Per tale ragione, ad avviso del Collegio, l'effetto sospensivo della prescrizione non può operare in assenza di una regolare vocatio in ius, sia pur sanabile e, come nel caso di specie, sanata, mancando, sino alla corretta instaurazione del rapporto processuale, il contraddittorio e la conoscenza, prima ancora, della stessa esistenza del processo.

Nel caso di specie, disattesa l'eccezione del ricorrente di tardività dell'eccezione di prescrizione, perché l'atto introduttivo del giudizio è stato validamente notificato al debitore soltanto in seno alla riassunzione del ricorso introduttivo del giudizio, il credito vantato, maturato anteriormente, deve ritenersi prescritto e il ricorso respinto.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.