L'impossibilità di procedere al rinnovo dei contratti pubblici scaduti ha valenza generale

07 Novembre 2022

L'impossibilità di procedere al rinnovo dei contratti scaduti ha valenza generale, con la conseguenza che ogni disposizione dell'ordinamento che dovesse consentire, in deroga alle procedure ordinarie di affidamento degli appalti pubblici, l'affidamento senza gara degli stessi servizi per ulteriori periodi, deve essere considerato alla stregua del vincolante criterio che vieta, in modo imperativo ed inderogabile, il rinnovo del contratto.

Il caso. Il ricorrente era titolare di un contratto di locazione con cui ha gestito un bar sito all'interno dell'ospedale civile di Viterbo dal 1984 al 2014.

Tale contratto (della durata di 9 anni) prevedeva espressamente che la proroga fosse subordinata all'adozione da parte dell'USL di un formale atto reso esecutivo nelle forme di legge e che, nel caso di mancato rinnovo, il conduttore-concessionario avrebbe avuto il diritto di percepire dal subentrante il valore dell'avviamento commerciale e di ottenere il rimborso di tutte le spese documentate sostenute per la esecuzione delle migliorie.

Avvalendosi di tale previsione, lo stesso ricorrente adiva quindi il Tar Lazio per chiedere la condanna dell'ASL di Viterbo al risarcimento del danno.

Sulla mancata proroga dei contratti pubblici. Innanzitutto, il Giudice amministrativo ritiene che successivamente alla prima scadenza del contratto e in mancanza di formale proroga, il ricorrente avesse gestito senza titolo il bene in questione. Sul punto, l'adito Tar aderisce infatti al costante orientamento della giurisprudenza che sancisce il divieto di rinnovo e proroga dei contratti pubblici.

Nello specifico, ad avviso del Tar Lazio, l'eliminazione della possibilità di procedere al rinnovo dei contratti scaduti ha valenza generale e portata preclusiva di opzioni ermeneutiche ed applicative di altre disposizioni dell'ordinamento, che si risolvono di fatto nell'elusione del divieto della rinnovazione dei contratti pubblici.

Sempre ad avviso dell'adito Tar, la conseguenza di ciò è che ogni disposizione dell'ordinamento che dovesse consentire, in deroga alle procedure ordinarie di affidamento degli appalti pubblici, l'affidamento senza gara degli stessi servizi per ulteriori periodi, deve essere considerata alla stregua del vincolante criterio che vieta, in modo imperativo ed inderogabile, il rinnovo del contratto.

Sulla scorta di tali considerazioni, il Giudice amministrativo, nel ritenere che la mancata formale proroga del contratto in questione e il decorso del tempo intercorso tra la estinzione del contratto e la data di aggiudicazione del contratto al terzo (oltre diciotto anni) hanno determinato l'estinzione degli obblighi contrattuali a carico di entrambe le parti, ha respinto il ricorso proposto.

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