Mutuo: l’usurarietà va sempre provata, no a quella sopravvenuta
09 Dicembre 2022
Ai fini del superamento dei tassi anti-usura, in un contratto di mutuo, viene in rilievo solo l'usura pattizia, relativa cioè al tasso pattuito all'origine, e non l'usura sopravvenuta. Conseguentemente, la verifica dell'usurarietà deve essere esperita solo per i tassi di interesse pattuiti in sede di stipula del mutuo, con la precisazione che il tasso corrispettivo e quello moratorio non possono essere sommati tra di loro.
Non basta contestare l'applicazione di tassi superiori a quelli previsti dalla L. n. 108 del 1996, ma chi ne eccepisce l'esistenza, deve provare l'avvenuto superamento dello specifico tasso soglia, producendo anche i decreti e delle rilevazioni della Banca d'Italia. La consulenza tecnica di ufficio non è un mezzo istruttorio e non può essere volta a sopperire l'onere probatorio a cui le parti sono tenute.
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