Notifiche di sentenze nel processo amministrativo telematico: sono valide presso la segreteria del TAR per i ricorsi depositati prima del 1° gennaio 2017

Nel giudizio di impugnazione avverso la sentenza di primo grado, la ricorrente eccepiva la nullità della notificazione della sentenza di primo grado in quanto eseguita presso la segreteria del TAR competente, con riferimento ad un ricorso depositato anteriormente al 1° gennaio 2017, e non già presso il domicilio digitale dell'avvocato della medesima ricorrente, come disposto dalla disciplina sopravvenuta in materia di processo amministrativo telematico.

Il collegio ha dichiarato l'appello irricevibile per tardività, ritenendo che la notificazione non fosse affetta da nullità e si fosse invece perfezionata correttamente ai fini del decorso del termine breve di impugnazione di 60 giorni, ben prima di quello in cui l'appello è poi stato notificato.

A tal fine, è specificato che la previsione normativa sul domicilio digitale non trova applicazione nella fattispecie in esame in quanto l'art. 25, comma 1, lett a), c.p.a. (secondo cui nei giudizi davanti ai tribunali amministrativi regionali, la parte, se non elegge domicilio nel comune sede del tribunale o della sezione distaccata dove pende il ricorso, si intende domiciliata, ad ogni effetto, presso la segreteria del T.a.r. o della sezione distaccata) si applica, in virtù dell'art. 7, comma 3, d.l. 31 agosto 2016, n. 168, ai giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 1° gennaio 2017.

Detto altrimenti, per i ricorsi depositati anteriormente al 1° gennaio 2017, continuano ad applicarsi, fino all'esaurimento del grado di giudizio nel quale sono pendenti alla data stessa e comunque non oltre il 1° gennaio 2018, le norme vigenti alla data di entrata in vigore del d.l. 31 agosto 2016, n. 168.