La risoluzione anticipata del contratto disposta dall’amministrazione rientra nella giurisdizione del giudice ordinario

04 Ottobre 2023

Ricade nella giurisdizione del giudice ordinario la controversia avente ad oggetto la risoluzione anticipata del contratto solo se incide su un rapporto di natura privatistica in cui le parti sono in condizione di parità.

La fattispecie

A seguito di una serie di inadempimenti contrattuali compiuti dall'appaltatore, l'amministrazione decideva di risolvere anticipatamente il contratto d'appalto.

L'appaltatore, allora, ricorreva dinanzi al TAR Lazio impugnando detta risoluzione.

La decisione del giudice amministrativo

La questione principale affrontata dal TAR Lazio riguarda l'esatta individuazione del giudice munito di giurisdizione.

In primo luogo in sentenza si evidenzia che le vicende che hanno condotto alla pronunzia di risoluzione si sono svolte tutte dopo la stipulazione del contratto e riguardano inadempimenti contrattuali compiuti dall'appaltatore.

Ciò posto, viene richiamato il costante orientamento giurisprudenziale per cui in tema di appalti pubblici, da un lato, «sono devolute alla cognizione del giudice amministrativo le controversie relative alla procedura di affidamento dell'appalto»; dall'altro le controversie «aventi a oggetto la fase di esecuzione del contratto spettano alla giurisdizione del giudice ordinario, in quanto riguardanti un rapporto di natura privatistica caratterizzato dalla posizione di parità delle parti, titolari di situazioni giuridiche qualificabili come diritti e obblighi».

È noto, conclude il TAR Lazio, che le controversie riguardanti la risoluzione anticipata del contratto di appalto disposta dall'amministrazione rientrano nella fase di esecuzione del contratto e pertanto sono devolute alla cognizione del giudice ordinario.

Anche sulla base di queste motivazioni il TAR Lazio dichiarava inammissibile il ricorso per difetto di giurisdizione.

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