Istanza di sospensione dell'efficacia della delibera assembleare

Mauro Di Marzio

Inquadramento

Salvo quanto previsto dall'art. 818, in caso di devoluzione in arbitrato di controversie aventi ad oggetto la validità di delibere assembleari, agli arbitri compete il potere di disporre, con ordinanza reclamabile ai sensi dell'art. 818-bis, la sospensione dell'efficacia della delibera.

La formula che segue è prevista al fine della proposizione dell'istanza di sospensione dell'efficacia della delibera assembleare oggetto di impugnazione a mezzo dell'arbitrato.

Formula

AL COLLEGIO ARBITRALE [1]

così composto:

1) .... presidente

2) .... arbitro

3) .... arbitro

RICORSO EX ART. 838-TER, COMMA 4

nell'interesse di:

...., nato/a a .... il ...., C.F. n. ...., elettivamente domiciliato/a per i fini di questo procedimento arbitrale in ...., via ...., presso lo studio dell'Avv. che lo/a rappresenta e difende per procura ....;

CONTRO

...., nato/a a ...., il ...., C.F. n. ...., elettivamente domiciliato/a per i fini di questo procedimento arbitrale in ...., via ...., presso lo studio dell'Avv. .... che lo/a rappresenta e difende per procura ....;

PREMESSO

– è pendente tra le parti procedimento arbitrale rituale introdotto dall'odierna parte ricorrente [2] .... con domanda di arbitrato notificata il ....;

– il procedimento arbitrale ha ad oggetto la validità della seguente delibera assembleare: ....;

– sussistono i presupposti del fumus e del periculum perché venga disposta la sospensione dell'efficacia della delibera;

– quanto al requisito del fumus boni iuris si osserva ....;

– quanto al requisito del periculum in mora si osserva ....;

Si chiede che il provvedimento di sospensiva venga adottato inaudita altera parte, poiché la convocazione della controparte finirebbe per pregiudicare l'attuazione del procedimento, considerato che ....;

Tanto premesso e considerato, .... come sopra rappresentato/a, difeso/a e domiciliato/a,

CHIEDE

che l'Ill.mo Collegio arbitrale voglia disporre inaudita altera parte, ovvero previa fissazione della comparizione delle parti in contraddittorio, con onere a carico dell'istante di provvedere entro il termine stabilito alla notificazione del presente ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza, la sospensione dell'efficacia della delibera indicata in espositiva.

Si depositano, altresì, i seguenti documenti:

1 ....;

2 ....;

3 .....

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

[1]In caso di arbitro unico il ricorso cautelare sarà ovviamente rivolto a lui.

[2]Si suppone che il ricorso cautelare sia stato proposto dall'attore in arbitrato: in linea generale, difatti, il cautelare in corso di causa si giustifica quale strumento di tutela caratterizzato da nesso di strumentalità, sia pure attenuata, col diritto oggetto della domanda.

Commento

L'art. 838-ter c.p.c. è stato introdotto nel codice di rito dalla c.d. riforma Cartabia. Esso riprende il disposto del previgente art. 35, d.lgs. n. 5/2003, e risponde all'esigenza, ormai riconosciuta anche al di fuori dell'arbitrato societario, di munire gli arbitri di specifici poteri cautelari, tanto più che un arbitrato societario avente ad oggetto di impugnazione di una delibera, nel quale non fosse prevista la possibilità della sospensiva sarebbe perciò stesso uno strumento spuntato ed inefficiente.

Tuttavia l'inciso con cui si apre il comma 4 dell'art. 838-ter c.p.c., che fa salve le previsioni di cui all'art. 818 c.p.c. si presta a critiche, essendo dubbio se l'inciso abbia inteso soltanto affermare che agli arbitri spetta comunque il potere di sospendere la validità delle assemblee delle società oppure se, al contrario, tale potere sia subordinato, al pari di quanto previsto dall'art. 818, ad un espresso conferimento ad opera delle parti. Ma, come si è detto, la prima interpretazione sembra senz'altro preferibile, al fine di consentire alla norma di operare per il meglio.

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