Ricorso al Presidente del Tribunale per la sostituzione dell'arbitro

Rosaria Giordano

Inquadramento

Di regola sono le stesse parti, mediante la convenzione di arbitrato, ad individuare gli arbitri ovvero le modalità di nomina dei medesimi. Talvolta si rende peraltro necessario, in particolare nelle ipotesi indicate dall'art. 810 c.p.c., l'intervento “sostitutivo” del Presidente del Tribunale del luogo nel quale ha sede l'arbitrato, al fine di consentire la costituzione del collegio arbitrale, “sollecitato” dal ricorso della parte interessata a dare inizio al procedimento arbitrale.

Formula

TRIBUNALE DI .... [1]

RICORSO PER LA SOSTITUZIONE DELL'ARBITRO

nel procedimento arbitrale rituale promosso da:

....

CONTRO

....

avente ad oggetto: ....

Ill.mo Sig. Presidente

...., residente in ...., via ...., n. ...., domiciliato presso lo studio dell'Avv. ....;

PREMESSO

– che è sorta controversia nell'esecuzione del contratto di .... stipulato in data .... con il Sig. ....;

– che tale controversia in forza del compromesso concluso in data .... (oppure) della clausola compromissoria di cui al punto .... del predetto contratto (oppure) dell'atto stipulato in data ...., deve essere decisa da un collegio arbitrale composto da tre arbitri dei quali ciascuna parte ne deve nominare uno e il terzo deve essere scelto dal Presidente dell'Ordine degli Avvocati e Procuratori di .... nella cui circoscrizione è la sede dell'arbitrato;

– che in data .... l'arbitro nominato dal Sig. .... ha rifiutato l'incarico per incompatibilità [2];

– che l'esponente ha notificato diffida, già in data ...., affinché designasse in sostituzione un altro arbitro;

– che a tutt'oggi non ha ricevuto da questi alcuna designazione [3];

tutto ciò premesso

CHIEDE

che la S.V. Ill.ma voglia procedere alla nomina dell'indicato arbitro.

Luogo e data ....

Sottoscrizione ....

[1]La competenza per territorio spetta al Tribunale del luogo dove ha sede l'arbitrato.

[2] Come è stato chiarito nella giurisprudenza di legittimità l'art. 811 c.p.c. è chiamato ad operare ogni qual volta uno o più arbitri precedentemente nominati vengano a mancare «per qualsiasi motivo»: e così per morte o per altro impedimento ovvero per incompatibilità (v. Cass. n. 4893/1993, ove si chiarisce che l'ampia formulazione della norma non permette di distinguere né sul motivo per cui l'arbitro viene a mancare né sul numero degli arbitri da sostituire), per mancata accettazione, per rinuncia, per revoca, per perdita della capacità richiesta dall'art. 812, per accolta ricusazione.

[3]L'art. 810, comma 2, c.p.c. prevede, infatti, che, nell'ipotesi in cui la parte alla quale è rivolto l'invito non indichi l'arbitro o gli arbitri che intende nominare entro il termine indicato, la parte che ha fatto l'invito può chiedere, con ricorso, che la nomina sia fatta dal presidente del tribunale nella cui circoscrizione si trova la sede dell'arbitrato.

Commento

L'art. 811 c.p.c. stabilisce che, quando per qualsiasi motivo vengono a mancare tutti o alcuni degli arbitri nominati, si provvede alla loro sostituzione secondo quanto è stabilito per la loro nomina nella convenzione d'arbitrato.

Se la parte a cui spetta o il terzo non vi provvede, o se la convenzione d'arbitrato nulla dispone al riguardo, si applicano le disposizioni dell'articolo precedente, e quindi la nomina deve essere richiesta al Presidente del Tribunale del luogo dove ha sede l'arbitrato.

È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 cost. avverso il decreto di nomina o di sostituzione di un arbitro, essendo provvedimento privo di carattere decisorio e insuscettibile di produrre effetti sostanziali o processuali di cosa giudicata (Cass. n. 18004/2018).

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