Convocazione per la conciliazione monocratica preventiva dinanzi all'ITL ex art. 11, comma 1, d.lgs. n. 124/2004InquadramentoLa conciliazione presso l'Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) risulta introdotta, nel nostro ordinamento, dal d.lgs. n. 124/2004, come modificato dalla l. n. 183/2010 (c.d. Collegato Lavoro) e si articola nelle due fattispecie della conciliazione monocratica, disciplinata dall'art. 11, ed in quella a seguito di diffida accertativa, di cui al successivo art. 12. La conciliazione monocratica ex art. 11 si articola nella conciliazione preventiva e in quella contestuale. FormulaN. PROTOCOLLO .... DEL .... Spett.le ditta/società .... Via .... Spett.le sig./sig.a .... Via .... ITL .... Oggetto: art. 11, comma 1, d.lgs. 124/2004 Convocazione per il tentativo di conciliazione monocratica a seguito di richiesta di intervento ispettivo. Premesso che in caso di richiesta di intervento ispettivo dalla quale emergano elementi idonei a far ritenere possibile una soluzione conciliativa della controversia, ai sensi e per gli effetti dell'art. 11, comma 1, d.lgs. n. 124/2004, l'Ispettorato del Lavoro competente ha la facoltà di avviare un tentativo di conciliazione sulle questioni segnalate, da esperire in sede monocratica davanti ad un proprio funzionario. Ciò premesso, lo scrivente Ispettorato del Lavoro, vista la richiesta di intervento codice ...., numero protocollo .... del .... presentata dal/la sig./sig.a e, preso atto dell'acquisizione del consenso (ovvero ritenendo implicita l'acquisizione del consenso ai sensi del d.lgs. n. 196/2003), ha ritenuto sussistere le condizioni per procedere all'esperimento del tentativo di conciliazione monocratica con riferimento alle rivendicazioni di seguito indicate, relative all'intercorso/intercorrente rapporto di lavoro con il datore di lavoro sopra indicato: (esempio) pagamento delle retribuzioni dovute per effetto della messa a disposizione della prestazione lavorativa in favore del datore di lavoro, a decorrere dal .... e regolarizzazione contributiva. Le parti potranno farsi assistere da associazioni o organizzazioni sindacali ovvero da professionisti cui abbiano conferito specifico mandato. In caso di delega a terzi allo svolgimento della conciliazione monocratica, occorrerà presentare una delega a conciliare sottoscritta dalla parte, unitamente a copia del documento di identità, ovvero autentica della sottoscrizione stessa rilasciata dall'addetto del Comune o dall'avvocato che rappresenta ed assiste il proprio cliente. In caso di accordo, il versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi, da determinarsi secondo le norme in vigore ed il pagamento delle somme dovute al lavoratore estinguono il procedimento ispettivo. Ai sensi del comma 3-bis, dello stesso art. 11, in caso di accordo, il Verbale di Conciliazione, su istanza della parte interessata, viene dichiarato esecutivo con decreto dal giudice competente. In caso di mancato accordo ovvero di assenza di una o di entrambe le parti convocate, l'Ispettorato del Lavoro darà seguito agli accertamenti ispettivi di propria competenza. Tanto precisato, viene fissata la convocazione delle parti - cui la presente è indirizzata - per lo svolgimento del tentativo di conciliazione monocratica per il giorno .... alle ore .... davanti al funzionario .... designato da questo Ispettorato. La convocazione avrà luogo da remoto, attraverso la piattaforma Microsoft Teams. Al fine di poter precedere alla trattazione del tentativo di conciliazione da remoto, si invitano le parti a dar riscontro alla presente, a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo .... entro e non oltre .... allegando modulo di adesione, nonché la documentazione e le informazioni di seguito indicate: copia del documento di identità (lo stesso che verrà mostrato durante la seduta); copia del documento di identità del professionista che interviene per delega/procura: dichiarazione, ai sensi dell'art. 46 del d.P.R. n. 445/2000, del possesso dei poteri di rappresentanza di chi interviene per conto dell'Impresa o della procura per chi interviene in luogo del rappresentante dell'impresa; delega/procura del professionista che interviene in luogo della parte; contatto telefonico (delle parti e del professionista che eventualmente interviene per delega/procura); indirizzo e-mail al quale si desidera ricevere il link di collegamento alla piattaforma Microsoft Teams al quale accedere nel giorno e ora fissati per il tentativo di conciliazione. Una volta ricevuta risposta nel termine indicato, il funzionario incaricato provvederà ad inviare alle parti convocate per la trattazione da remoto il link di collegamento a Microsoft Teams al quale accedere - preferibilmente mediante Google Chrome - alla data ed all'orario fissati per lo svolgimento del tentativo di conciliazione monocratica già indicati nella presente. La verbalizzazione sarà effettuata esclusivamente dal sottoscritto funzionario, previa condivisione del testo sulla piattaforma Microsoft Teams. In caso di difficoltà di condivisione del testo, per motivi tecnici o meramente temporali, l'eventuale bozza del verbale di accordo, sottoscritto dal solo funzionario conciliatore, sarà inviato quanto prima alle parti e da queste ritrasmesso nel termine indicato, in uno con le eventuali osservazioni. Il verbale definitivo sarà, poi, trasmesso alle parti secondo le modalità di legge. Non si potrà procedere alla registrazione della riunione, effettuare scambio di files o attivare la funzione di messaggistica. Le comunicazioni e lo scambio di files dovranno avvenire esclusivamente a mezzo posta elettronica. Si precisa che in mancanza di riscontro alla presente e/o dei documenti e delle informazioni sopra elencati, non sarà possibile procedere alla trattazione da remoto del tentativo di conciliazione monocratica. In caso di mancata attivazione del link, previo tentativo di contatto telefonico da parte dell'Ufficio, la conciliazione si chiuderà con esito negativo per assenza della/e parte/i. Il funzionario procedente dara atto a verbale dell'assenza della/e parte/i ed archivierà la richiesta di conciliazione monocratica. Analogamente si procederà nel caso in cui l'istante non abbia dato risposta alla e-mail di invito, fatta comunque salva la facoltà per la parte di riscontrare l'invito chiedendo che la riunione abbia luogo “in presenza”, esplicitandone le motivazioni. In tal caso, qualora l'Ufficio ritenga fondate le motivazioni esposte, valuterà la possibilità di riprogrammare l'audizione variando la modalità di svolgimento. Si invita, infine, a prendere visione dell'informativa privacy allegata. Ulteriori indicazioni: si fa presente, infine, che in caso di richiesta di trattazione in presenza proveniente da una sola parte, a fronte della mancata adesione alla procedura da remoto, nei termini stabiliti, da parte dell'altra, oppure di mancata richiesta di trattazione in presenza, non si darà luogo alla riunione conciliativa, che si concluderà con verbale di mancata comparizione delle parti, nel quale verrà dato conto della circostanza. Luogo .... e .... data .... Il direttore dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di .... Il Responsabile Team Conflitti e Autorizzazioni .... CommentoLa conciliazione dinanzi all'Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) La conciliazione presso l'Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) risulta introdotta, nel nostro ordinamento, dal d.lgs. n. 124/2004, come modificato dalla l. n. 183/2010 (c.d. Collegato Lavoro) e si articola nelle due fattispecie della conciliazione monocratica, disciplinata dall'art. 11, ed in quella a seguito di diffida accertativa, di cui al successivo art. 12. La conciliazione monocratica ex art. 11 si articola, a sua volta, nella conciliazione preventiva e in quella contestuale. Quella preventiva, che ha luogo in sede preispettiva, consegue alla richiesta di intervento ispettivo, da parte del lavoratore, alla Direzione Provinciale del Lavoro (DPL), che abbia ad oggetto la rivendicazione di diritti disponibili potenzialmente forieri di attività ispettiva e sanzionatoria a carico del datore di lavoro, come nel classico esempio di svolgimento di rapporto di lavoro in nero. L'eventuale accordo previene l'accertamento ispettivo e la conseguente diffida accertativa, cui accede l'applicazione di sanzioni in capo al datore di lavoro inadempiente ed ha, pertanto, effetti vincolanti per le parti e per l'Ispettorato, che non potrà attivare o proseguire l'attività. Quella contestuale può avere luogo in sede di vigilanza ispettiva. L'ispettore, al termine dell'attività ricognitiva, sarà tenuto a redigere una relazione al Dirigente e rimettere la pratica all'ufficio, onde permettere di valutare gli elementi raccolti e decidere l'attivazione della conciliazione monocratica. Laddove l'ufficio si determini per l'attivazione del procedimento, provvederà a convocare le parti presso l'Ispettorato per tentare l'accordo (ex art. 11, comma 6). La conciliazione monocratica preventiva Presupposto per l'attivazione della procedura preventiva è l'accertamento, a seguito della richiesta di intervento ispettivo alla Direzione provinciale del lavoro, territorialmente competente (ovvero del luogo in cui il rapporto di lavoro risulta essersi svolto), di elementi per una soluzione conciliativa della controversia. Ciò va primariamente interpretato, come detto, nel senso della necessità di operare una valutazione circa la natura disponibile o meno del diritto rivendicato dal lavoratore, non potendosi tuttavia escludere la possibilità di indagare l'astratta volontà conciliativa del richiedente, soprassedendo dalla convocazione laddove lo stesso manifesti un'insuperabile chiusura rispetto a tale prospettiva. Ravvisandone i presupposti, la Direzione potrà attivare il procedimento attraverso l'Organo monocratico, delegando un proprio funzionario, anche con qualifica ispettiva, che provvederà alla convocazione delle parti. Le parti convocate possono farsi assistere anche da associazioni o organizzazioni sindacali ovvero da professionisti cui abbiano conferito specifico mandato (art. 11, comma 2). In caso di raggiungimento di un accordo conciliativo dinanzi all'Organo monocratico, verrà redatto il verbale di conciliazione, che dovrà contenere l'esatta indicazione del periodo di lavoro riconosciuto, non necessariamente coincidente con quello oggetto di denuncia e gli obblighi reciprocamente assunti, tra i quali l'importo dei crediti riconosciuti al lavoratore ed il titolo di erogazione. Al verbale sottoscritto dalle parti non trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 2113, commi 1, 2 e 3, c.c., che stabiliscono l'invalidità delle rinunce e transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro, derivanti da disposizioni inderogabili di legge e contratti collettivi. L'acquisizione di efficacia esecutiva del verbale è, invece, subordinata all'emissione del decreto di esecutività del giudice competente, su istanza della parte interessata. Il verbale di conciliazione e la documentazione allegata saranno trasmessi, a cura del funzionario dell'Ispettorato, agli Enti previdenziale e assicurativo, i quali dovranno verificare l'intervenuto versamento dei contributi previdenziali e assicurativi che, secondo quanto disposto dal comma 4, condizionano sospensivamente l'estinzione del procedimento ispettivo. Questione dibattuta è quella relativa al vincolo derivante dall'accordo conciliativo nei confronti degli Enti previdenziale e assicurativo, e all'esistenza di una facoltà di autonomo accertamento, in capo a tali Enti, che conduca alla determinazione di crediti contributivi ed assicurativi in misura più ampia rispetto a quanto riconosciuto nell'accordo. La posizione unanime di dottrina e giurisprudenza è nel senso di riconoscere che la conciliazione monocratica operi sull'esclusivo piano dei rapporti tra le parti stipulanti e l'organo ispettivo, non vincolando parti terze, private o istituzionali, che non hanno partecipato all'accordo. Conseguentemente, gli Enti previdenziale e assicurativo conserveranno piena autonomia di accertamento di eventuali maggiori crediti, eventualmente fondati su presupposti di fatto divergenti rispetto a quanto dichiarato dalle parti in seno al verbale. Nel diverso caso in cui le parti non addivengano ad un accordo, ovvero in caso di assenza di una o entrambe le parti convocate, attestata da apposito verbale, la Direzione provinciale del lavoro potrà dare corso agli accertamenti ispettivi. |