Riassunzione della causa pendente a seguito di sentenza dichiarativa della nullità del lodo arbitraleInquadramentoL'art. 1 del d.l. n. 132/2014, conv., con modif., in l. n. 162/2014, ha introdotto un peculiare arbitrato deflattivo, volto alla riduzione dell'arretrato pendente, nei giudizi di primo grado come quelli di appello, mediante il trasferimento della controversia pendente dinanzi agli arbitri. La norma chiarisce che, quando, a norma dell'art. 830 c.p.c., è stata dichiarata la nullità del lodo pronunciato entro il termine di centoventi giorni di cui al primo periodo o, in ogni caso, entro la scadenza di quello per la riassunzione, il processo deve essere riassunto entro sessanta giorni dal passaggio in giudicato della sentenza di nullità. FormulaCORTE D'APPELLO DI ... [1] ATTO DI RIASSUNZIONE Procedimento R.G. n. ... Per il Sig. ... NEI CONFRONTI DELLA Società ... PREMESSO CHE - Mediante istanza congiunta le parti hanno chiesto e ottenuto il trasferimento in arbitrato della controversia tra loro pendente dinanzi a codesto Ufficio giudiziario; - L'arbitro nominato dal Presidente del Consiglio ha pronunciato lodo in data ...; - L'istante ha tuttavia impugnato per nullità dinanzi a questa stessa Corte d'appello il predetto lodo, in quanto ...; - Con sentenza del ..., comunicata all'esponente in data ..., è stata dichiarata la nullità del lodo arbitrale; - È interesse dell'istante ottenere una decisione sul merito della controversia in riforma della decisione pronunciata dal Tribunale in primo grado; Per tali ragioni RIASSUME l'indicata controversia [2] dinanzi a codesta Ecc.ma Corte d'Appello. Luogo e data ... Firma Avv. ... 1. La riassunzione deve avvenire dinanzi alla Corte d'appello dove era già incardinata la controversia. 2. Non sembrano necessarie indicazioni ulteriori tranne il numero di ruolo della causa che è stata cancellata dal ruolo a seguito del trasferimento in arbitro perché essa già pendeva dinanzi allo stesso ufficio giudiziario. CommentoL'art. 1 del d.l. n. 132/2014, conv., con modif., in l. n. 162/2014, ha previsto che nelle cause civili dinanzi al tribunale o in grado d'appello pendenti alla data di entrata in vigore del decreto, che non hanno ad oggetto diritti indisponibili e che non vertono in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale, nelle quali la causa non è stata assunta in decisione, le parti, con istanza congiunta, possono richiedere di promuovere un procedimento arbitrale a norma delle disposizioni contenute nel titolo VIII del libro IV del codice di procedura civile. Il giudice, rilevata la sussistenza delle predette condizioni, ferme restando le preclusioni e le decadenze intervenute, dispone la trasmissione del fascicolo al presidente del Consiglio dell'ordine del circondario in cui ha sede il tribunale ovvero la Corte di appello per la nomina del collegio arbitrale per le controversie di valore superiore ad Euro 100.000 e, ove le parti lo decidano concordemente, di un arbitro per le controversie di valore inferiore ad Euro 100.000. Pertanto il Presidente del Consiglio dell'ordine competente procede alla nomina dell'arbitro unico o del collegio arbitrale, seguendo, ove vi sia, la concorde volontà espressa dalle parti purché si tratti di avvocati iscritti da almeno cinque anni nell'albo dell'ordine circondariale che non hanno subito negli ultimi cinque anni condanne definitive comportanti la sospensione dall'albo e che, prima della trasmissione del fascicolo, hanno reso una dichiarazione di disponibilità al Consiglio stesso. Quando, a norma dell'art. 830 c.p.c., è stata dichiarata la nullità del lodo pronunciato entro il termine di centoventi giorni di cui al primo periodo o, in ogni caso, entro la scadenza di quello per la riassunzione, il processo deve essere riassunto entro sessanta giorni dal passaggio in giudicato della sentenza di nullità. |