Atto di intervento volontario del successore nel diritto controverso

Rosaria Giordano

Inquadramento

L'art. 816-quinquies, comma 3, c.p.c. stabilisce che nel procedimento arbitrale si applica l'art. 111 c.p.c. e pertanto la fondamentale regola della prosecuzione, in caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso, del giudizio tra le parti originarie con opponibilità del lodo nei confronti del terzo che, tuttavia, può intervenire in ogni momento.

Formula

ATTO DI INTERVENTO VOLONTARIO IN ARBITRATO

Nell'interesse di:

Sig. ...., nato a .... il ...., C.F. ...., residente in .... via ...., n. ...., rappresentato dall'avv. ...., con studio in .... via ...., n. ...., giusta procura speciale

IN CALCE AL PRESENTE ATTO;

Terzo nel procedimento arbitrale iscritto al n. .... / .... e pendente tra:

Sig. ...., nato a .... il ....,C.F. ...., residente in .... via ...., n. ...., rappresentato dall'Avv. ....,

E

Società ...., Partita IVA n. ...., in persona dell'amministratore unico Sig. ...., nato a .... il ...., C.F. ...., con sede in .... via ...., n. ...., rappresentata dall'Avv. ....;

PREMESSO CHE

– tra le parti in epigrafe è insorta una controversia avente ad oggetto ....;

– le parti hanno deferito la risoluzione della predetta controversia ad un collegio di tre arbitri, con

sede in .... via .... n. .... e il collegio arbitrale si è costituito in data ....;

– con contratto del ...., il Sig. .... ha ceduto il credito nei confronti della società ...., all'esponente che quindi è succeduto nel diritto controverso;

Quanto sopra premesso, il Sig. ...., rappresentato dall'Avv. ....

DICHIARA

di intervenire nel procedimento arbitrale in epigrafe, succedendo nella posizione processuale del Sig. .... [1] e facendo proprie le domande e conclusioni rassegnate dalle stesso.

Luogo e data ....

Firma ....

È autentica

Avv. ....

[1]Nel senso che qualora il cessionario di un credito intervenga nella controversia promossa dal cedente contro il debitore, anche in grado d'appello, come consentitogli dall'art. 111, comma 3, c.p.c. in qualità di successore a titolo particolare nel diritto controverso, può pronunciarsi la condanna del convenuto all'adempimento direttamente in favore di detto cessionario, indipendentemente dalla mancata estromissione dalla causa del cedente, ove il cessionario medesimo abbia formulato una domanda in tal senso con l'adesione del cedente e non vi siano contestazioni da parte del debitore ceduto neppure in ordine al verificarsi della cessione stessa v., di recente, Cass. n. 10442/2023.

Commento

L'art. 816-quinquies, comma 3, c.p.c. stabilisce che nel procedimento arbitrale si applica l'art. 111 c.p.c. e pertanto la fondamentale regola della prosecuzione, in caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso, del giudizio tra le parti originarie con opponibilità del lodo nei confronti del terzo che, tuttavia, può intervenire in ogni momento.

La facoltà di intervento del successore è necessaria poiché, a voler diversamente opinare, il soggetto che è realmente interessato, in ragione dell'acquisto del diritto sotteso alla controversia da una delle parti in causa, non potrebbe difendersi nel giudizio, pur subendo gli effetti del lodo pronunciato tra le parti originarie.

Talché la regola enunciata dall'art. 111 c.p.c. deve trovare applicazione nell'arbitrato in tutte le sue componenti.

Ciò comporta che l'intervento del successore a titolo particolare nel diritto controverso possa realizzarsi in ogni momento del giudizio arbitrale e senza il consenso né degli arbitri né delle altre parti, salva la possibilità di contestazione da parte di queste della qualità del terzo che dovrà essere dunque documentata.

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