Procura speciale all'avvocato quale assistente tecnico per la negoziazione (art. 2, d.l. n. 132/2014)InquadramentoTre sono i canali di negoziazione assistita previsti dalle norme (e sostanzialmente speculari, i primi due, ai canali già noti di mediazione obbligatoria e facoltativa) e, precisamente: una negoziazione assistita facoltativa; una negoziazione assistita obbligatoria che, come la mediazione obbligatoria, si struttura come condizione di procedibilità della domanda giudiziale; infine, una negoziazione assistita facoltativa in materia di separazione e divorzio. L'invito – le cui modalità di comunicazione non sono indicate dalla legge – deve contenere l'oggetto della controversia nonché l'avvertimento che, qualora la parte non risponda entro 30 giorni dalla comunicazione, ovvero rifiuti di cooperare, il giudice potrà valutare questo comportamento ai fini della ripartizione delle spese di lite, eventualmente anche in sede di responsabilità per lite temeraria o di esecutività provvisoria del decreto ingiuntivo. Alla stipula della convenzione di negoziazione assistita può addivenirsi, pertanto, anche dietro invito di una delle due parti (v. art. 4, d.l. n. 132/2014), con la precisazione che la mancata risposta a tale invito potrà essere oggetto di valutazione del giudice ai fini delle spese, oltre che ai sensi degli artt. 96 e 642, comma 1, c.p.c. La convenzione, poi, deve avere forma scritta e riguardare diritti disponibili. Per fornire uno schema di riferimento sullo svolgimento della procedura di negoziazione assistita, si consideri che il procedimento di negoziazione assistita, sostanzialmente identico sia nel caso di negoziazione assistita facoltativa che obbligatoria, inizia con l'invito rivolto da una parte all'altra, per mezzo del proprio avvocato, alla stipula di una convenzione con cui le parti si impegnano a collaborare con buona fede e lealtà per risolvere amichevolmente una controversia tra esse esistente. Se le parti consentono e si raggiunge la risoluzione amichevole, essa viene formalizzata in un accordo. A partire dalla comunicazione del detto invito o dal momento della stipula della convenzione, al pari della domanda giudiziale, si producono effetti interruttivi istantanei e permanenti della prescrizione nonché un effetto impeditivo, per una sola volta, della decadenza. Se l'altra parte aderisce all'invito si stipula l'accordo di convenzione di negoziazione assistita con cui, appunto, le parti si impegnano a collaborare con buona fede e lealtà per la risoluzione amichevole di una controversia, tramite uno o più avvocati iscritti all'albo; questa convenzione deve essere stipulata per iscritto, pena la nullità e gli avvocati devono certificare l'autografia delle firme di parte. Per legge la convenzione in parola deve anche contenere l'indicazione precisa del termine che le parti decidono di fissare per lo svolgimento delle trattative (termine che non può essere inferiore a un mese né superiore a 3 ma che può essere prorogato di un ulteriore mese su accordo delle parti) nonché l'oggetto della controversia che non può essere in alcun caso relativo a diritti indisponibili o materia lavoristica. Formula
PROCURA SPECIALE Io sottoscritto/a sig./sig.ra ...., nato/a il .... a ...., C.F. ...., residente in .... DELEGO a rappresentarmi ed assistermi nella presente procedura di negoziazione assistita nei confronti di .... avente ad oggetto ...., l'Avv. ...., C.F. ...., conferendo allo stesso ogni più ampio potere e facoltà di legge, nessuna esclusa, compresa quella di assumere informazioni, raccogliere, produrre e firmare atti e documenti, riscuotere e quietanzare, chiedere e concedere proroghe o sospensioni dei termini relativi al presente procedimento, rinunziarvi, farsi sostituire negli incontri. Dichiaro di eleggere domicilio presso lo studio dell'Avv. ...., sito in .... via ..... Ricevuta informazione sull'utilizzazione dei miei dati personali ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 13-14 del Regolamento UE n. 679/2016, consento la loro utilizzazione e il loro trattamento nella misura necessaria all'espletamento del presente mandato nonchè per le finalità previste dalla normativa in materia di antiriciclaggio (d.lgs. n. 56/2004). Dichiaro, altresì, di aver ricevuto informazione dei casi in cui la procedura di negoziazione assistita è condizione di procedibilità del giudizio. Dichiaro infine di essere stato edotto circa il grado di complessità dell'incarico e degli oneri ipotizzabili dal momento del suo conferimento sino alla conclusione. Luogo e data .... Sig./Sig.ra .... È autentica Avv. .... CommentoTale procedura ha carattere obbligatorio, a partire dal 9 febbraio 2015, integrando una condizione di procedibilità della domanda giudiziale per tutte le controversie in materia di risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti nonché per ogni domanda di pagamento di somme non eccedenti Euro 50.000,00: con esclusione dei casi in cui vi sia già l'obbligo di esperire preventivamente il tentativo di mediazione (art. 5, comma 1, d.lgs. n. 28/2010). La condizione di procedibilità non trova applicazione nelle controversie elencate dall'art. 3, comma 3, ossia nei procedimenti per ingiunzione, inclusa l'opposizione; nei procedimenti di consulenza tecnica preventiva in funzione di composizione della lite ex art. 696-bis c.p.c.; nei procedimenti di opposizione o incidentali di cognizione relativi all'esecuzione forzata; nei procedimenti in camera di consiglio; nell'azione civile esercitata nel processo penale e, infine, secondo quanto previsto sempre dall'art. 3, però dal comma 1, ultimo periodo, nelle controversie concernenti obbligazioni contrattuali derivanti da contratti conclusi tra professionisti e consumatori. Vanno altresì escluse le controversie in cui la parte è abilitata a stare in giudizio personalmente. L'obbligo è assistito dalla introduzione di una eccezione in senso lato, rilevabile sino alla prima udienza, cui segue l'assegnazione di un termine alle parti affinché procedano al tentativo. La convenzione di negoziazione può precisare entro i limiti previsti dalla normativa: la possibilità di acquisire dichiarazione di terzi su fatti rilevanti in relazione all'oggetto della controversia; la possibilità di acquisire dichiarazioni della controparte sulla verità di fatti ad essa sfavorevoli e favorevoli alla parte nel cui interesse sono richieste; la possibilità di svolgere la negoziazione per via telematica; la possibilità di svolgere gli incontri con collegamenti audiovisivi a distanza. Va precisato che non può essere svolta con modalità telematiche né con collegamenti audiovisivi da remoto l'acquisizione delle dichiarazioni del terzo di cui all'art. 4-bis. Tale norma stabilisce che, quando la convenzione di negoziazione assistita lo prevede, ciascun avvocato può invitare un terzo a rendere dichiarazioni su fatti specificamente individuati e rilevanti in relazione all'oggetto della controversia, presso il suo studio professionale o presso il Consiglio dell'ordine degli avvocati, in presenza degli avvocati che assistono le altre parti. Peraltro, ai sensi dell'art. 4-ter del decreto quando la convenzione di negoziazione assistita lo prevede ciascun avvocato può invitare la controparte a rendere per iscritto dichiarazioni su fatti specificamente individuati e rilevanti in relazione all'oggetto della controversia, ad esse sfavorevoli e favorevoli alla parte nel cui interesse sono richieste. Salvo diverso accordo tra le parti la convenzione di negoziazione assistita è conclusa mediante uso del modello elaborato dal Consiglio Nazionale Forense in conformità alle disposizioni di legge. Ove la negoziazione vada a buon fine, le parti provvederanno a sottoscrivere assieme ai rispettivi avvocati un accordo di componimento della lite, in cui saranno questi ultimi a certificare l'autografia delle firme e la conformità a ordine pubblico e norme imperative: a tale condizione, l'accordo costituisce titolo esecutivo (per l'espropriazione forzata) e per l'iscrizione di ipoteca. L'accordo che compone la controversia deve contenere anche l'indicazione del relativo valore. |