Accordo di modifica delle condizioni di separazione personale (o di cessazione degli effetti civili/scioglimento del matrimonio) concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita

Andrea Conti

Inquadramento

Le parti, laddove raggiungano una soluzione in via bonaria della controversia che le vede contrapposte, potranno siglare un accordo idoneo a produrre ed a tenere luogo del provvedimento giudiziario che avrebbe definito la controversia.

Formula

Accordo di modifica delle condizioni di separazione personale (o di cessazione degli effetti civili/scioglimento del matrimonio) concluso a seguito di negoziazione assistita

ai sensi dell'art. 6, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014

A valere ad ogni effetto di legge,

tra

il Sig./la Sig.ra ...., C.F. ...., nato/a a ...., in data ...., residente in ...., via ...., n. ...., [1] assistito/a dall'Avv. ...., C.F. ...., con studio professionale in ...., via ...., n. ...., PEC .....

- da una parte -

e

il Sig./la Sig.ra ...., C.F. ...., nato/a a ...., in data ...., residente in ...., via ...., n. ...., assistito/a dall'Avv. ...., C.F. ...., con studio in ...., via ...., n. ...., PEC .....

- dall'altra parte -

***

Premesso

– che in data ...., nel Comune di ...., le parti ebbero a contrarre matrimonio trascritto nel registro dello Stato Civile di quel Comune in data ....;

– che dall'unione delle parti sono nati figli minorenni (o maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ai sensi dell'art 3, comma 3, l. n. 104/1992 o maggiorenni non economicamente autosufficienti) [2];

– che la Sig.ra .... e la Sig.ra .... si sono separati, in data ...., in forza della sentenza di separazione personale n. ...., rep. ...., pronunziata dal Tribunale Ordinario di ...., ad esito del procedimento rubricato R.G. n. ...., passata in giudicato in data .... [3] - [4];

OPPURE

– che la Sig.ra .... e la Sig.ra .... hanno divorziato, in data ...., in forza della sentenza di divorzio n. ...., rep. ...., pronunziata dal Tribunale Ordinario di ...., ad esito del procedimento rubricato R.G. n. ...., passata in giudicato in data .... [5] - [6];

– che, a tale scopo, per il tramite dell'Avv. ...., del foro di ...., il Sig./la Sig.ra ...., ha invitato il Sig./la Sig.ra .... a stipulare convenzione di negoziazione ai sensi degli artt. 2 e 6, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014;

– che, a mezzo dell'Avv. ...., del foro di ...., il Sig./la Sig.ra ...., ha comunicato di accettare la procedura di negoziazione assistita;

– che, onde dirimere la controversia, le parti si sono determinate, in data ...., a stipulare la presente convenzione di negoziazione assistita ai sensi degli artt. 2 e 6, d.l. n. 132/2014, conv. in l. n. 162/2014;

– che le parti attualmente si trovano ad affrontare le questioni inerenti alla modifica delle condizioni di separazione personale (o di cessazione degli effetti civili/scioglimento del matrimonio);

– che a nulla è valso il tentativo di conciliarle, esperito dai rispettivi Avvocati;

– che nell'ambito del procedimento sono state informate dai rispettivi Avvocati della possibilità di esperire la mediazione familiare e dell'importanza che la prole minore possa trascorrere tempi adeguati con ciascuno dei genitori [7];

– che la situazione personale e patrimoniale del nucleo familiare è la seguente:

a) ....;

b) ....;

c) ..... [8]

***

Tutto ciò premesso, le parti, ut supra, alla luce e sulla scorta delle predette emergenze hanno raggiunto accordo di modifica delle condizioni di separazione personale (o di cessazione degli effetti civili/scioglimento del matrimonio) nei seguenti

TERMINI

1. Le parti intendono modificare le seguenti condizioni contenuti nella sentenza di separazione personale (ovvero nella sentenza di divorzio/nel provvedimento giudiziale di modifica delle condizioni della separazione personale/ nel provvedimento giudiziale di modifica delle condizioni di divorzio/nell'accordo di separazione personale concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita/ nell'accordo di divorzio concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita/ nell'accordo di di modifica delle condizioni della separazione concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita/nell'accordo di accordo di modifica delle condizioni di divorzio concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita) [9]:

a) ....;

b) ....;

c) .... [10].

2. Per quanto non sopra espressamente modificato continueranno a valere le condizioni della separazione (o del divorzio) contenute nella sentenza di separazione personale (ovvero nella sentenza di divorzio/nel provvedimento giudiziale di modifica delle condizioni della separazione personale/ nel provvedimento giudiziale di modifica delle condizioni di divorzio/nell'accordo di separazione personale concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita/nell'accordo di divorzio concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita/nell'accordo di modifica delle condizioni della separazione concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita/nell'accordo di accordo di modifica delle condizioni di divorzio concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita).

3. Con riguardo alle spese legali, le parti dichiarano che .....

***

Le parti dichiarano che il valore del presente accordo è pari ad Euro .... [11].

Luogo e data ....

Firma delle parti .... [12]

Per rinuncia alla solidarietà ex art. 13, comma 8, L.P.F., autentica delle firme e certificazione della conformità dell'accordo alle norme imperative ed all'ordine pubblico [13].

Luogo e data ....

Firma Avvocati .... [14]

***

Ai sensi dell'art. 6, comma 2, d.l. n. 132/2014 si conviene che sia onere dell'Avv. .... trasmettere il presente accordo al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di .... per il rilascio del nulla osta (o dell'autorizzazione).

Ricevuto il nulla osta (o l'autorizzazione) l'Avv. .... provvederà a trasmettere copia dallo stesso autenticata del presente accordo e del/della relativo/a nullaosta/ autorizzazione:

– all'Ufficiale dello Stato Civile del Comune di ...., ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 6, comma 3, d.l. n. 132/2014;

– al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati presso il Tribunale di ...., in conformità a quanto previsto dall'art. 6, comma 3-ter, d.l. n. 132/2014.

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

[1]La giurisprudenza ha escluso che qualora la parte possieda la qualifica professionale di Avvocato possa rappresentare se stesso (cfr. Proc. Rep. Trib. Palermo 25 marzo 2016).

[2]Occorre indicare le generalità dei figli, ovvero precisare che dall'unione delle parti non sono nati figli o, al momento della proposizione della domanda, i figli sono divenuti maggiorenni e si trovano in uno stato di autosufficienza economica.

[3]Laddove le parti si siano separate personalmente all'esito di un procedimento di negoziazione assistita allora si dovrà indicare: “- che la Sig.ra .... e la Sig.ra .... si sono separati, in data ...., in forza dell'accordo di separazione consensuale concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di ...., in data .... ”.

[4]Risulta possibile che le condizioni di separazione personale possano essere già state modificate in altra sede. In tal caso, la convenzione di negoziazione assistita dovrà indicare: “- che le condizioni della separazione personale sono state modificate mediante provvedimento n. ...., rep. ...., emesso dal Tribunale Ordinario di ...., in data ...., all'esito del procedimento R.G. .... ” oppure “- che le condizioni della separazione personale sono state modificate mediante accordo di modifica delle condizioni concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ...., in data .... ”.

[5]Laddove le parti abbiano divorziato all'esito di un procedimento di negoziazione assistita allora si dovrà indicare: “- che la Sig.ra .... e la Sig.ra .... si sono separati, in data ...., in forza dell'accordo di cessazione degli effetti civili (o di scioglimento) del matrimonio concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di ...., in data .... ”.

[6]Risulta possibile che le condizioni di divorzio possano essere già state modificate in altra sede. In tal caso, la convenzione di negoziazione assistita dovrà indicare: “- che le condizioni di divorzio sono state modificate mediante provvedimento n. ...., rep. ...., emesso dal Tribunale Ordinario di ...., in data ...., all'esito del procedimento R.G. .... ” oppure “- che le condizioni di divorzio sono state modificate mediante accordo di modifica delle condizioni concluso a seguito di convenzione di negoziazione assistita, autorizzato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di ...., in data .... ”.

[7]Il riferimento ai tempi di permanenza dei genitori con la prole minorenne deve essere omesso, sia nel caso in cui la coppia non abbia figli minorenni sia nell'ipotesi in cui la modifica su cui le parti hanno trovato l'accordo non ha riguardato le condizioni di separazione o di divorzio relative ai figli minorenni.

[8]Occorre indicare i fatti e le circostanze rilevanti ai fini dell'accordo.

[9]Occorre indicare gli estremi del provvedimento o dell'accordo che si intende modificare.

[10]Si dovrà riportare la condizioni originaria e, successivamente, la condizione così come modificata dall'accordo tra le parti.

[11]L'art. 5, comma 1-bis, d.l. n. 132/2014 prevede che l'accordo debba contenere l'indicazione del valore.

[12]Le parti potranno firmare l'accordo sia digitalmente sia ricorrendo alla modalità analogica. In quest'ultimo caso l'avvocato dovrà autenticare la sottoscrizione analogica della parte mediante l'apposizione della propria firma digitale.

[13]La giurisprudenza (Trib. Roma IV, 17 giugno 2019, n. 12727) ha chiarito che l'accertamento inerente alla conformità dell'accordo alle norme imperative ed all'ordine pubblico non può risolversi nella mera sottoscrizione dell'accordo da parte degli avvocati, ma necessita di apposita attestazione-certificazione degli avvocati partecipanti, i quali devono dimostrare di aver compiuto un positivo vaglio di legalità sostanziale rispetto ai citati parametri.

[14]La firma dovrà essere apposta in forma digitale, pur potendo essere apposta anche con modalità analogiche. Sul punto, occorre precisare che «sarebbe [...] un controsenso per il difensore certificare la firma della parte con firma digitale e certificare la conformità all'ordine pubblico e alle norme imperative con firma analogica» (S imeone, I procedimenti su accordo delle parti, in A a .V v., La riforma del diritto di famiglia: il nuovo processo. Commento al d.lgs.n.149/2022 e successive modifiche, a cura di Giordano e Simeone, Milano, 2023, 288).

Commento

Le parti, stipulata una convenzione di negoziazione assistita e raggiunto un accordo in tema di modifica delle condizioni di separazione personale o di divorzio, dovranno, per il tramite dei loro difensori, redigere un accordo contenente le pattuizioni relative alla regolamentazione della crisi familiare.

Sul punto, occorre ricordare che le parti, infatti, possono decidere di negoziare in relazione agli aspetti tipici sia questioni differenti da quelle tipiche della separazione, fermo ovviamente il limite dei diritti non disponibili previsto dall'art. 2, comma 2, lett. b), d.l. n. 132/2014. Pertanto, l'art. 6, d.l. n. 132/2014 non contiene indicazioni specifiche sul contenuto dell'accordo poiché la sua individuazione è rimessa alla autonomia negoziale dei coniugi.

L'accordo, a mente di quanto dispone l'art. 6, comma 3, d.l. n. 132/2014, deve dare atto che gli Avvocati abbiano tentato, senza successo, di conciliare le parti e le abbiano informato sia della possibilità di esperire la mediazione familiare e, laddove vi siano figli minorenni, dell'importanza per il minore di trascorrere tempi adeguati con ciascuno dei genitori. Il mancato assolvimento di tali oneri non è previsto a pena di nullità o di invalidità dell'accordo (Trib. Torino 30 maggio 2017).

Secondo una tesi (G iabardo, La «negoziazione assistita» e gli «accordi coniugali» nella gestione della crisi della famiglia (artt. 6 e 12 l. n. 162/2014), Bologna, 2015, 119 e 134), pur in mancanza di una espressa previsione, nell'accordo gli avvocati dovrebbero dar conto anche di aver proceduto all'ascolto del minore in osservanza del disposto dell'art. 315-bis c.c.

A fronte del divieto posto dall'art. 56, comma 2, del codice deontologico forense, è preferibile però l'opinione secondo cui, ferma la necessità di una simile attestazione, l'ascolto può avvenire a cura di un consulente nominato congiuntamente dalle parti, anche in virtù di uno specifico impegno assunto nella convenzione di negoziazione assistita (D osi, La negoziazione assistita da avvocati, Torino, 2014, 90).

Nella prassi si è posta la questione se all'accordo possano partecipare, sottoscrivendolo, anche soggetti diversi dai coniugi, ed in particolare i figli maggiorenni privi di risorse economiche.

In dottrina (T ommaseo, La separazione e il divorzio: profili processuali e «degiurisdizionalizzazione» alla luce delle recenti riforme, in Corr. giur., 2015, 1144) è stata riconosciuta anche a costoro la possibilità di sottoscrivere l'accordo, raggiunto dai loro genitori e contenente disposizioni che li riguardano, a condizione che gli stessi abbiano partecipato alla relativa negoziazione, di loro iniziativa o su richiesta degli stessi genitori, facendovi valere un diritto che avrebbero potuto azionare in via principale o con l'intervento nei giudizi di separazione o divorzio.

Di contrario avviso è quella dottrina (L ombardi, La negoziazione assistita, in A a .V v., La riforma del giudice e del processo per le persone, i minori e le famiglie. Legge 26 novembre 2021, n. 206, a cura di Cecchella, Torino, 2022, 392) che ritiene che il figlio maggiorenne non possa partecipare alla formazione dell'accordo, ma debba attivarsi, in via diretta ed autonoma. Da ciò deriva anche che il figlio maggiorenne non risulta vincolato dall'accordo raggiunto dai genitori in sede di negoziazione assistita e, pertanto, potrà agire, giudizialmente o stragiudizialmente, in via autonoma per ottenere l'erogazione diretta del mantenimento.

L'unico precedente edito (Trib. Torino 20 aprile 2015) che ha affrontato la questione ha escluso la partecipazione del figlio maggiorenne non economicamente autosufficiente, sulla base del duplice rilievo che l'ambito soggettivo dell'accordo di cui all'art. 6, d.l. n. 132/2014 è limitato ai coniugi e che gli accordi raggiunti con l'assistenza dei loro avvocati sono esercizio esclusivo della loro autonomia negoziale. Tali obiezioni potrebbero però essere superate ammettendo che il figlio sottoscriva una dichiarazione unilaterale, che potrebbe anche essere allegata all'accordo, in cui esprima il proprio assenso alle condizioni pattuite dai coniugi (V accari, Negoziazione assistita da avvocati e procedure stragiudiziali di soluzione delle crisi familiari, in Giordano, Vaccari, Masoni, Arbitrato deflattivo, negoziazione assistita, mediazione, Milano, 2016, 185).

La revoca del consenso di una delle parti, successiva alla conclusione dell'accordo, è priva di effetti “trattandosi di atto negoziale integrante un negozio giuridico perfetto ed autonomo” (Trib. Milano 18 giugno 2018).

L'accordo deve essere sottoscritto personalmente dalle parti e dagli Avvocati, i quali dovranno certificare l'autografia della firma e certificare che l'accordo raggiunto sia conforme alle norme imperative ed all'ordine pubblico (art. 5, d.l. n. 132/2014).

L'originale dell'accordo, sottoscritto dalle parti e dai rispettivi avvocati, deve poi essere trasmesso, da almeno uno degli avvocati, alla Procura della Repubblica competente ai fini del rilascio dell'autorizzazione. L'invio deve avvenire nel termine di dieci giorni dalla sua conclusione, ma la norma non prevede la specifica sanzione processuale derivante dall'invio tardivo. Sul punto, alcuni ritengono che si tratti di un termine previsto a pena di irricevibilità (cfr. Linee Guida della Procura della Repubblica preso il Tribunale di Milano), mentre altri ritengono si tratti di un termine meramente ordinatorio (cfr. Linee guida Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania).

Sotto il profilo fiscale, occorre ricordare che: a) non è dovuto il contributo unificato per la fase di autorizzazione innanzi al Pubblico Ministero (Circ. Min. Giustizia 13 marzo 2015; Circ. Min. Giustizia 14 giugno 2018); b) non sono dovuti i diritti di copia per il rilascio dell'autorizzazione da parte del Pubblico Ministero (Circ. Min. Giustizia 29 luglio 2015; Circ. Min. Giustizia 14 giugno 2018); c) agli accordi frutto di negoziazione assistita è applicabile l'esenzione di cui all'art. 19, l. n. 74/1987 (Ris. Agenzia delle Entrate 16 luglio 2015, n. 65/E); d) il decreto interministeriale 30 marzo 2017 ha modificato il decreto interministeriale del 23 dicembre 2015, attuativo dell'art. 21-bis, d.l. n. 83/2015, conv. con mod. in l. n. 132/2015, aggiornando aggiornate le previsioni in merito alle modalità di presentazione della richiesta di credito di imposta.

L'art. 21-bis, d.l. n. 83/2015 prevede che possono presentare domanda per il riconoscimento di credito d'imposta, commisurato al compenso e sino alla concorrenza di Euro 250, le parti che hanno corrisposto, nell'anno precedente la presentazione della domanda, ai sensi del d.l. n. 132/2014, un compenso agli avvocati abilitati ad assisterli nel procedimento di negoziazione assistita concluso con successo. Le domande possono essere presentate, secondo una procedura online, dal 10 gennaio al 10 febbraio di ogni anno.

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