Errore revocatorio: è configurabile in caso di mancata pronuncia sulla richiesta di rinvio pregiudiziale

Redazione Scientifica Processo amministrativo
02 Maggio 2024

L'errore revocatorio è configurabile in ipotesi di totale mancanza di esame e/o valutazione dell'istanza di rinvio pregiudiziale.

Il giudice nazionale di ultima istanza è obbligato a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio pregiudiziale e, nel caso in cui ritenga di non rinviare, è obbligato a motivare sul difetto di rilevanza o sulle altre ragioni di esonero dall'obbligo di rinvio, in ossequio alla consolidata giurisprudenza della Corte di giustizia UE e secondo il principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato di cui all'art. 112 c.p.c., il quale va riferito anche all'istanza di rinvio pregiudiziale esplicitamente avanzata dalle parti, in specie dinanzi al giudice di ultima istanza.

Invero, l'omessa pronuncia sull'istanza di rinvio pregiudiziale è equiparabile all'omessa pronuncia su domanda o eccezione di parte, con la conseguenza che anche a tale fattispecie sono applicabili i principi elaborati dalla giurisprudenza amministrativa sulle condizioni che consentono di fare valere l'omissione di pronuncia come risultato di un vizio dovuto ad errore di fatto revocatorio.

Pertanto, anche per l'istanza di rinvio pregiudiziale, l'errore revocatorio è configurabile in ipotesi di omessa pronuncia, purché risulti evidente dalla lettura della sentenza che in nessun modo il giudice ha preso in esame l'istanza medesima: si deve trattare, in altri termini, di una totale mancanza di esame e/o valutazione dell'istanza.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.