Accesso agli atti e diritto di esclusiva commerciale nella fornitura di farmaci: i presupposti dell’istanza di accesso giustificata da esigenze difensive

07 Maggio 2024

Il TAR Toscana s'interroga sull'astratta rilevanza e sulla riservatezza dei dati concernenti la quantità e il prezzo di un medicinale oggetto di pubblica fornitura, a fronte dell'istanza di accesso documentale presentata da una concorrente asseritamente lesa nel proprio diritto di esclusiva commerciale.

Una società attiva nel settore della commercializzazione di medicinali aveva presentato istanza di accesso all'E. (Ente di Supporto tecnico e amministrativo a servizio delle aziende sanitarie della Regione Toscana), avente ad oggetto la documentazione riguardante la fornitura di un medicinale generico equivalente di cui una società concorrente era risultata aggiudicataria a seguito di apposita procedura di gara.

L'istanza di accesso evidenziava che il medicinale oggetto di fornitura conteneva il medesimo principio attivo contenuto nel medicinale generico originatore commercializzato dalla società istante, la quale prospettava la lesione del proprio diritto di esclusiva commerciale. In quest'ottica, i dati inerenti al prezzo e all'ammontare della fornitura sarebbero serviti a quantificare il danno prospettato.

La società aggiudicataria della fornitura si opponeva, tuttavia l'E. ostendeva i documenti richiesti.

Avverso tale ostensione, la società aggiudicataria proponeva ricorso ex art. 116 c.p.a., nel quale invocava esigenze di riservatezza riferibili a interessi finanziari, industriali e commerciali, in tesi prevalenti, e del pari denunciava l'assenza di un reale interesse difensivo in capo alla società istante, a fronte della mera allegazione di un danno e della mancata dimostrazione di un concreto nesso di strumentalità tra la documentazione richiesta e le iniziative giudiziarie da intraprendere.

Il Collegio ha rigettato il ricorso, richiamando il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui l'Amministrazione che detiene i documenti richiesti non deve svolgere una valutazione ex ante sull'ammissibilità, sull'influenza o sulla decisività di tali documenti nel giudizio instaurato o da instaurare, posto che tale apprezzamento compete alla sola Autorità giudiziaria investita della questione, ad eccezione dei casi in cui si ravvisi una evidente e assoluta mancanza di collegamento tra il documento richiesto e le esigenze difensive, e quindi nelle ipotesi di esercizio pretestuoso o temerario dell'accesso difensivo.

Nel caso di specie, avendo la società istante – controinteressata nel giudizio de quo – evidenziato, sia pur sinteticamente, di essere titolare di un diritto alla protezione della commercializzazione del farmaco originatore, il Collegio ha ritenuto l'istanza di accesso sufficientemente giustificata da esigenze difensive, rispetto alle quali i dati richiesti sono apparsi utili e rilevanti per dimostrare la sussistenza dei danni e la loro concreta quantificazione ai fini di un eventuale risarcimento.

Di contro, il Collegio ha respinto i dubbi in ordine all'asserita natura confidenziale dei documenti richiesti, sul rilievo che, da un lato, il prezzo di vendita del farmaco generico praticato ad E. è stato determinato nell'ambito di una gara pubblica ed è un dato non secretato, e, dall'altro lato, che la quantità del farmaco fornito dipende esclusivamente dai fabbisogni dell'Ente acquirente, non potendo quindi tale dato disvelare scelte commerciali del fornitore.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.