Interpretazione della legge di gara: in caso di disposizione "incerta" in merito al punteggio "premiale" non opera il favor partecipationis
18 Giugno 2024
Il caso. Il TAR Lazio chiarisce che, quando la lex specialis è suscettibile di diverse interpretazioni che conducono all'attribuzione di diversi punteggi, ma che non incidono sull'ampiezza della platea dei concorrenti, nell'esegesi della clausola di gara va data preferenza al criterio letterale, senza che ciò comporti una lesione del principio del favor partecipationis. Il caso affrontato dal Giudice capitolino concerne una procedura di gara avente ad oggetto l'affidamento di un accordo quadro con più operatori per la fornitura di apparecchiature sanitarie. All'esito della procedura veniva stilata una graduatoria, dalla quale dipendeva la quantità massima di beni che ciascun operatore con il quale sarebbe stato sottoscritto l'accordo quadro avrebbe potuto fornire, a seconda della posizione in graduatoria. La ricorrente, aggiudicataria dell'accordo quadro in posizione di quarta graduata, contestava l'interpretazione degli atti di gara data dalla Stazione appaltante e si doleva del punteggio assegnato a sé e al terzo graduato, con la finalità di superare quest'ultimo in graduatoria e così di ottenere la possibilità di fornire un maggior numero di beni. La decisione del TAR. Il Collegio, mettendo in luce tale interesse (non connesso alla partecipazione alla gara, ma alla mera assegnazione di un punteggio diverso) e rilevando un contrasto interpretativo degli atti di gara, precisa i criteri a cui la risoluzione del contrasto deve ispirarsi:
Alla luce di tali premesse, quindi, il TAR Lazio, ricordando che nel caso di specie la clausola controversa incide solo sul punteggio attribuito, conclude per l'interpretazione più aderente al dato letterale, sebbene più sfavorevole alla ricorrente. |