Atti di gara: legittima la revocabilità di una gara fino all'aggiudicazione definitiva ed anche successivamente purché non oltre la stipula del contratto

02 Luglio 2024

La revoca degli atti di gara è legittima fino all'aggiudicazione definitiva ed anche successivamente purché non oltre la stipula del contratto, se sorretta dall'interesse pubblico alla corretta gestione delle risorse collettive.

Il caso. La vicenda sottoposta al vaglio del Collegio attiene alla valutazione circa la legittimità o meno della decisione intrapresa da parte di una Stazione Appaltante - per motivate esigenze interne (necessità di migliore integrazione tra piattaforme informatiche aziendali e a una diversa “consuntivazione” annuale del servizio) - di revocare la gara a seguito della aggiudicazione definitiva della stessa.

La soluzione. Il Collegio, richiamando un precedente orientamento giurisprudenziale (Cons. Stato sez. III, 16 giugno 2023, n.2452), osserva come la revoca degli atti di gara è legittima fino all'aggiudicazione definitiva ed anche successivamente purché non oltre la stipula del contratto, se sorretta dall'interesse pubblico alla corretta gestione delle risorse collettive.

L'atto con cui la stazione appaltante provvede in via di autotutela all'annullamento o alla revoca degli atti di una procedura di gara, che si colloca con le sue specificità all'interno del genus tipologico di cui all'art. 21-quinquies della l. n. 241/1990, si atteggia quale attività amministrativa discrezionale o non doverosa rispetto alla quale l'art. 95, comma 12, d.lgs. n. 50/2016, assume quale parametro della sottesa non convenienza dell'offerta l'oggetto del contratto così come originariamente determinato dalla lex specialis, restando estranea alla disposizione l'ipotesi in cui questo si riveli inidoneo per ragioni sopravvenute ed estranee al contenuto delle offerte.

In conclusione. il Tribunale, facendo applicazione dei suddetti principi, rileva che, la P.A. ha il potere di ritirare in autotutela il bando, le singole operazioni di gara o lo stesso provvedimento di aggiudicazione, ancorché definitivo, in presenza di vizi dell'intera procedura, ovvero a fronte di motivi di interesse pubblico tali da rendere inopportuna, o anche solo da sconsigliare, la prosecuzione della gara; in particolare, la revoca in autotutela degli atti di gara deve ritenersi legittima qualora la P.A. indichi le ragioni di interesse pubblico sottese all'atto di ritiro della gara: tali ragioni, ove plausibili e non affette da macroscopici vizi logici, sono infatti sottratte al sindacato giurisdizionale (Cons. Stato, sez. V, 16 maggio 2024, n. 4349).

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.