Inversione procedimentale: derogabile la previsione dell’istituto prevista nella legge di gara

30 Luglio 2024

L'istituto dell'inversione procedimentale ha la finalità di semplificare e accelerare le procedure a cui può partecipare un numero molto ampio di operatori economici. In quest'ottica, la previsione dell'inversione procedimentale nella legge di gara consente di posticipare la verifica della documentazione amministrativa, ma non obbliga a farlo. Tale previsione è, dunque, derogabile per ragioni di economicità ed efficacia, senza che si determini alcun pregiudizio per i concorrenti e senza che questi possano vantare un interesse meritevole di tutela all'applicazione dell'inversione procedimentale.

Il T.A.R. Lazio chiarisce che, ancorché la legge di gara preveda l'inversione procedimentale, la Stazione appaltante conserva il potere di procedere alla verifica della documentazione di gara dei concorrenti che non siano primi graduati, pur in assenza di scorrimento della graduatoria.

L'istituto dell'inversione procedimentale, dapprima previsto solamente per i settori speciali e successivamente esteso anche ai settori ordinari, consente alla Stazione appaltante di esaminare e valutare le offerte prima della verifica della documentazione amministrativa e di effettuare quest'ultima verifica solo per il primo classificato.

La finalità dell'istituto è quella di semplificare e rendere più celeri le operazioni di gara nelle procedure aperte ove il numero dei concorrenti è potenzialmente illimitato (T.A.R. Lazio, Roma, sez. II, 07 novembre 2022, n. 14511), contemperando le esigenze di trasparenza con quelle di semplificazione e snellimento (Corte Cost., 6 marzo 2020, n. 39).

È nel perseguimento di tali finalità che è, dunque, consentito alla Stazione appaltante di non verificare la documentazione amministrativa dei concorrenti diversi dal primo classificato.

Tuttavia, non è impedito alla Stazione appaltante di scrutinare comunque detta documentazione.

Il Giudice capitolino rileva, infatti, che, con particolare riguardo alle procedure in cui vi siano state solo due offerte come accaduto nella fattispecie oggetto d'esame, può risultare utile conoscere sin da subito se i concorrenti sono in possesso dei requisiti di partecipazione. In tal caso i principi di economicità ed efficacia inducono a ritenere che sia consentito alla Stazione appaltante derogare all'inversione procedimentale prevista dagli atti di gara.

Tale possibilità non viola, a giudizio del Collegio, la par condicio dei concorrenti, che in ogni caso dovrebbero essere in possesso dei requisiti di partecipazione alla gara, con la conseguenza che l'operatore economico ipoteticamente privo dei requisiti di partecipazione non vanta alcun interesse meritevole di tutela a contrastare la deroga all'inversione procedimentale.

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