Dimidiazione dei termini processuali: valida anche per la proposizione di domanda risarcitoria autonoma per procedure e provvedimenti della P.A. sugli impianti energetici

Redazione Scientifica Processo amministrativo
21 Agosto 2024

La dimidiazione dei termini di cui all'art. 119, comma 1, lett. l), c.p.a. deve applicarsi a tutte le controversie comunque “attinenti” “alle procedure e ai provvedimenti della pubblica amministrazione in materia di impianti di generazione di energia elettrica.

Con riferimento ad un giudizio originato da una controversia relativa all'occupazione di aree per l'installazione di una porzione di una infrastruttura di trasporto ricompresa nella rete elettrica di trasmissione nazionale, con relativa domanda risarcitoria, il Consiglio di Stato si è espresso sull'ambito di applicazione del rito speciale accelerato.

Il collegio ha osservato che la locuzione adoperata nella formulazione dell'art. 119, comma 1, lett. l), c.p.a. nella parte in cui si riferisce alle “controversie” comunque attinenti alle procedure e ai provvedimenti della pubblica amministrazione in materia di impianti di generazione di energia elettrica – e non solamente ai “provvedimenti” come nei casi contemplati, tra l'altro, alle lettere da a) a g) dello stesso articolo – attrae alla disciplina del rito speciale non soltanto i giudizi aventi direttamente ad oggetto l'impugnazione di provvedimenti amministrativi o atti del procedimenti e l'eventuale domanda risarcitoria unitamente proposta, bensì anche le sole controversie risarcitorie, autonomamente proposte, correlate all'esercizio del potere amministrativo, sussumibili nell'ampia locuzione “controversie comunque attinenti”.

Pertanto, la dimidiazione dei termini di cui all'art. 119, comma 1, lett. l), c.p.a. deve applicarsi a tutte le controversie comunque “attinenti” “alle procedure e ai provvedimenti della pubblica amministrazione in materia di impianti di generazione di energia elettrica di cui al decreto-legge 7 febbraio 2002, n. 7, conv., con modif., dalla legge 9 aprile 2002, n. 55, comprese quelle concernenti la produzione di energia elettrica da fonte nucleare, i rigassificatori, i gasdotti di importazione, le centrali termoelettriche di potenza termica superiore a 400 MW nonché quelle relative ad infrastrutture di trasporto ricomprese o da ricomprendere nella rete di trasmissione nazionale o rete nazionale di gasdotti”,  sia in base al tenore letterale della disposizione sia in base al criterio di interpretazione sistematica, raffrontando la fattispecie della lettera “l”, con le numerose fattispecie elencate dall'art. 119, comma 1, c.p.a., che invece fanno testuale riferimento ai giudizi aventi ad oggetto le controversie relative ai “provvedimenti” (ad esempio, dalla lettera “a” alla lettera “g”).

Per quanto innanzi esposto, il collegio ha ritenuto che l'art. 119, comma 1, lett. l), c.p.a. disciplini non soltanto le cause di annullamento di atti e provvedimenti amministrativi, oppure le impugnative cui si affianca la domanda di risarcimento del danno per lesione da illegittima attività provvedimentale dell'amministrazione, ma anche le domande di risarcimento del danno autonomamente proposte se afferenti a questa materia.

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