Riforma dello Statuto della GGUE: trasferimento della competenza pregiudiziale al Tribunale UE in sei materie specifiche

Redazione Scientifica Processo amministrativo
06 Settembre 2024

A seguito della riforma dello statuto della Corte di giustizia e dei regolamenti di procedura della Corte stessa e del Tribunale dell'UE, la competenza del Tribunale UE è stata estesa, per sei specifiche materie, anche alle domande di pronunce pregiudiziali, presentate a norma dell'articolo 267 TFUE

Il 1° settembre è entrata in vigore la riforma dello statuto della Corte di giustizia dell'UE, di cui al Protocollo n. 3, allegato ai Trattati e dei regolamenti di procedura della Corte e del Tribunale UE, operata, sulla base dell'art. 256, paragrafo 3, del TFUE, dal Regolamento UE 2024/2019 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 aprile 2024.

Dal 1º ottobre 2024, è trasferita dalla Corte di giustizia al Tribunale la competenza a conoscere le domande di pronuncia pregiudiziale sottoposte dai giudici nazionali, ai sensi dell'art. 267 TFUE, in talune specifiche materie: il sistema comune dell'IVA, i diritti di accisa, il codice doganale, la classificazione tariffaria delle merci, la compensazione pecuniaria e l'assistenza dei passeggeri in caso di negato imbarco, di ritardo o cancellazione di servizi di trasporto e il sistema per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.

La Corte di giustizia conserva la competenza per le questioni di interpretazione del diritto primario, del diritto internazionale pubblico, dei principi generali del diritto o della Carta dei diritti fondamentali dell'UE, anche se connesse alle materie specifiche rientranti nella competenza pregiudiziale del Tribunale.

Le domande pregiudiziali si presentano avanti alla Corte di giustizia che, verificata la competenza, le trasmette al Tribunale, per poi essere attribuite a sezioni appositamente investite. Tutte le domande dovranno essere notificate al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Banca centrale europea che, al termine del procedimento, potranno presentare osservazioni scritte, che saranno pubblicate sul sito della Corte, a meno che l'interessato non si opponga.

Infine, dal 1º settembre 2024 è prevista l'estensione del meccanismo di verifica dell'ammissione preventiva delle impugnazioni da parte della Corte di giustizia, anche avverso le decisioni del Tribunale vertenti su una decisione di un organo o di un organismo dell'Unione dotati di una commissione di ricorso indipendente, adita prima di proporre un ricorso dinanzi al Tribunale, e per l'esecuzione di contratti contenenti una clausola compromissoria.

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