Comunicazione del commissario liquidatore ai creditori del deposito del bilancio finale di liquidazione con conto della gestione, piano di riparto e relazione del comitato di sorveglianzaInquadramentoPrima dell'ultimo riparto ai creditori, il bilancio finale della liquidazione, con il conto della gestione e il piano di riparto tra i creditori, accompagnati da una relazione del comitato di sorveglianza, devono essere sottoposti all'autorità che vigila sulla liquidazione, la quale ne autorizza il deposito presso la cancelleria del tribunale competente e liquida il compenso al commissario. Dell'avvenuto deposito, a cura del commissario liquidatore, è data comunicazione ai creditori ammessi al passivo e ai creditori prededucibili all'indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ovvero attraverso il deposito in cancelleria ed è data notizia mediante inserzione nella Gazzetta Ufficiale e nei giornali individuati dall'autorità che vigila sulla liquidazione. FormulaEgregio Sig. ... / Spett.le società ... Via PEC all'indirizzo: ... OGGETTO: Comunicazione ai creditori ex art. 313, comma 2, c.c.i.i. Il sottoscritto ..., nella qualità di Commissario liquidatore della società ... in liquidazione coatta amministrativa, come da provvedimento del ..., comunica che l'Autorità di Vigilanza ... (indicare l'Autorità) ha autorizzato il deposito, nella cancelleria del Tribunale di ..., del bilancio finale di liquidazione con conto della gestione, piano di riparto, nonché una relazione del Comitato di sorveglianza. Comunica, inoltre, che entro il termine perentorio di venti giorni dal ricevimento della presente è possibile proporre contestazioni con ricorso al Tribunale di .... Decorso il termine predetto, senza che siano proposte contestazioni, si intendono approvati il bilancio finale di liquidazione, il conto della gestione ed il piano di riparto e, pertanto, lo scrivente procederà alla ripartizione finale tra i creditori. Luogo e data ... Il Commissario liquidatore ... COMMENTOEsaurite le operazioni di liquidazione dell'attivo, il commissario deve predisporre il bilancio finale di liquidazione con il conto della gestione e il piano di riparto tra i creditori, e, una volta che possa unirvi la relazione del comitato di sorveglianza, lo sottopone all'autorità di vigilanza, la quale ne autorizza il deposito presso la cancelleria del tribunale. Dell'avvenuto deposito è data comunicazione ai creditori a mezzo posta elettronica certificata o deposito in cancelleria e ne è data altresì notizia mediante inserzione sia nella Gazzetta Ufficiale sia nei giornali individuati dall'autorità che vigila sulla liquidazione. Seppure il regime della gestione commissariale di una società appaia preordinato alla celerità ed efficienza della liquidazione nell'interesse dei creditori (oltre che, in caso di gravi irregolarità, alla rimozione o al contenimento degli effetti pregiudizievoli determinati dall'attività svolta in precedenza), piuttosto che alla conservazione del valore del patrimonio nell'interesse dei soci, se il commissario – che non vi è tenuto – redige un bilancio annuale, è stata ritenuta ammissibile l'impugnazione del bilancio nei modi propri del regime delle società, con gli adattamenti imposti dalla considerazione che non si tratta di bilancio approvato dall'assemblea dei soci (Cass. I, n. 27777/2008), insegnamento che non appare agevolmente coordinabile con le finalità e gli strumenti propri della procedura, e non sembra tenere conto della circostanza che l'eventuale redazione del bilancio annuale non determina effetti con carattere di stabilità, affluendo la gestione di ogni esercizio in un processo di attività che assume fisionomia definitiva, ed è soggetto a unitaria valutazione, soltanto con il deposito del conto della gestione e del bilancio finale di liquidazione. L'art. 92 t.u.b. disciplina in modo analogo gli adempimenti finali della procedura di liquidazione coatta delle banche, anche se vi sono alcune diversità dipendenti dal mancato adeguamento della legge bancaria. Liquidato l'attivo, i commissari sottopongono il bilancio finale di liquidazione, il rendiconto finanziario ed il piano finale di ripartizione alla Banca d'Italia che ne autorizza il deposito presso la cancelleria del tribunale. La liquidazione è riguardata dunque come una sorta di unico esercizio (ancorché protrattasi di regola per un periodo pluriannuale). Del deposito è data comunicazione sulla Gazzetta Ufficiale, e la Banca d'Italia può disporre che vengano effettuate ulteriori forme di pubblicità, mentre non è prevista la comunicazione nei confronti dei singoli creditori (anche per il loro elevato numero che generalmente caratterizza la procedura). Gli interessati, nel termine di venti giorni dalla pubblicazione dell'avviso nella Gazzetta Ufficiale, possono proporre le loro contestazioni con ricorso innanzi al tribunale ove ha la sede legale la società posta in liquidazione. Anche per le assicurazioni vengono dettate particolari prescrizioni. Secondo l'art. 261 cod. ass. priv., una volta liquidato l'attivo e prima dell'ultimo riparto ai creditori, i commissari sottopongono il bilancio finale di liquidazione, il rendiconto finanziario e il piano di riparto, accompagnati da una relazione propria e da quella del comitato di sorveglianza, all'IVASS, che ne autorizza il deposito presso la cancelleria del tribunale. Dell'avvenuto deposito è data notizia mediante pubblicazione nel Bollettino. L'IVASS può stabilire forme integrative di pubblicità. |