Memoria di costituzione nel procedimento di reclamo contro la sentenza di omologa degli accordi di ristrutturazioneInquadramentoNell'esemplificazione proposta, il debitore si costituisce con memoria nel procedimento di reclamo promosso da un creditore dissenziente contro la sentenza di omologa degli accordi di ristrutturazione dei debiti, deducendo la sussistenza dei relativi presupposti e chiedendo il rigetto in via pregiudiziale dell'istanza di inibitoria all'effettuazione dei previsti pagamenti. FormulaCORTE D'APPELLO DI ... MEMORIA DI COSTITUZIONE IN SEDE RECLAMO AVVERSO LA SENTENZA DI OMOLOGA DEGLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI [1] La società ... con sede in ..., via ..., n. ..., partita I.V.A. e C.F. ..., in persona del suo legale rappresentante Sig. ..., C.F. ..., elettivamente domiciliata in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ... [2], che la rappresenta e difende per procura in calce al presente atto; PREMESSO CHE - con ricorso in data ..., l'esponente ha chiesto al Tribunale di ... di omologare l'accordo di ristrutturazione dei debiti concluso con la percentuale dei creditori prescritta dall'art. 57 c.c.i.i.; - con sentenza del ... il Tribunale adito ha omologato l'accordo di ristrutturazione; - la Società ... quale creditrice dissenziente, ha promosso reclamo avverso la predetta sentenza dinanzi a questa Ecc.ma Corte d'appello deducendone l'ingiustizia in quanto ...; - tale reclamo è palesemente infondato ricorrendo, nella fattispecie in esame, tutti i presupposti richiesti sul piano normativo per l'omologa degli accordi di ristrutturazione dei debiti; - in particolare, come correttamente evidenziato dalla pronuncia impugnata dalla società ... [3]; - peraltro, ... - in ragione dell'evidente infondatezza del reclamo proposto dalla Società ... e considerato che l'eventuale provvedimento di sospensione dell'attuazione del piano e dei prescritti pagamenti arrecherebbe, come evidente, gravi pregiudizi tanto al ceto creditorio, quanto alla possibilità della esponente di superare la propria crisi di carattere temporaneo; CHIEDE che l'Ecc.ma Corte d'Appello di ... voglia rigettare in via pregiudiziale l'istanza di sospensione della sentenza impugnata e, nel merito, il reclamo proposto contro la stessa. Con vittoria di spese [4]. Data e luogo ... Sottoscrizione ... PROCURA Delego a rappresentarmi e difendermi nel presente procedimento, in ogni fase e grado dello stesso l'Avv ..., eleggendo domicilio nello studio dello stesso in ..., via ... e conferendo al medesimo ogni più ampia facoltà di legge. Per autentica della sottoscrizione ... Firma Avv. ... 1. Le parti resistenti devono costituirsi nel procedimento di reclamo, a pena di decadenza, almeno dieci giorni prima dell'udienza. La costituzione si effettua mediante il deposito in cancelleria di una memoria. 2. La parte resistente deve eleggere domicilio nel comune nel quale ha sede la Corte di appello. 3. La memoria deve contenere l'esposizione delle difese in fatto e in diritto, nonché l'indicazione dei mezzi di prova e dei documenti prodotti. 4. Giusta il quindicesimo comma dell'art. 51 c.c.i.i. in caso di società o enti, il giudice accerta, con la sentenza che decide l'impugnazione, se sussiste mala fede del legale rappresentante che ha conferito la procura e, in caso positivo, lo condanna in solido con la società o l'ente al pagamento delle spese dell'intero processo. Nella stessa ipotesi e in presenza dei presupposti previsti dall'art. 13, comma 1-quater, del d.P.R. n. 115/2002, il legale rappresentante è tenuto, in solido con la società o l'ente, al pagamento dell'ulteriore importo previsto dallo stesso art. 13, comma 1-quater. Resta fermo quanto previsto dall'articolo 96 del codice di procedura civile e dall'art. 136, comma 2, del d.P.R. n. 115/2002. COMMENTOLe parti possono proporre reclamo contro la sentenza che omologa gli accordi di ristrutturazione, così come previsto dall'art. 51 c.c.i.i. Il reclamo va proposto con ricorso alla Corte di appello nel termine di 30 giorni decorrenti dalla data della notificazione telematica del provvedimento a cura dell'ufficio per le parti; In mancanza, opera il termine lungo di cui all'art. 327, comma 1 c.p.c. Il ricorso, unitamente al decreto di fissazione dell'udienza, è notificato a cura della cancelleria o in via telematica, al reclamante, al curatore o al commissario giudiziale e alle altre parti entro dieci giorni. Tra la data della notificazione e quella dell'udienza deve intercorrere un termine non minore di trenta giorni. Le parti resistenti devono costituirsi, a pena di decadenza almeno dieci giorni prima dell'udienza, eleggendo il domicilio nel comune in cui ha sede la corte di appello. La costituzione si effettua mediante il deposito di una memoria contenente l'esposizione delle difese in fatto e in diritto, nonché l'indicazione dei mezzi di prova e dei documenti prodotti. La Corte di appello, esaurita la trattazione, deve pronunciarsi sul ricorso con sentenza entro il termine di 30 giorni. La sentenza va notificata, a cura della cancelleria ed in via telematica, alle parti e deve essere pubblicata ed iscritta al registro delle imprese. È prevista la possibilità di proporre ricorso per cassazione entro il termine di 30 giorni dalla notificazione. Secondo quanto disposto dall'art. 51 e dall'art. 52 del Codice, il reclamo contro la sentenza che dichiara aperta la procedura di liquidazione non determina la sospensione dell'efficacia del provvedimento. Se ricorrono gravi e fondati motivi, la Corte di appello, su richiesta di parte o del curatore, può tuttavia sospendere, in tutto o in parte o temporaneamente: - la liquidazione dell'attivo; - la formazione dello stato passivo; - il compimento di altri atti di gestione. L'art. 52 del Codice prescrive peraltro che l'istanza di sospensione deve essere proposta dal ricorrente con il reclamo e con l'atto di costituzione per le altre parti. La Corte di appello decide sull'istanza di sospensione con decreto contro il quale non è ammesso ricorso per cassazione. |