Responsabilità limitata dei sindaci: il ddl vicino all’approvazione definitiva

La Redazione
31 Gennaio 2025

La Commissione Giustizia del Senato ha approvato, in data 29 gennaio, il ddl 1155 relativo alla riforma della responsabilità del collegio sindacale, che modifica l'art. 2407 c.c.

Diventa sempre più concreta la riforma dell'art. 2407 c.c. sui limiti alla responsabilità dei componenti del collegio sindacale: il disegno di legge n. 1155, già approvato dalla Camera (si veda, sul punto, la precedente news, in questo portale), ha ottenuto il voto favorevole, all'unanimità e senza emendamenti, da parte della Commissione Giustizia del Senato; manca soltanto il passaggio in Aula, che dovrebbe avvenire in tempi rapidi e senza intoppi.

Il nuovo testo della norma, così come delineato dal ddl, pone un tetto al risarcimento dei danni cui è tenuto il sindaco in caso di violazione dei propri doveri. Il limite massimo è parametrato al compenso annuo percepito dal sindaco: “al di fuori delle ipotesi in cui hanno agito con dolo, […]i sindaci che violano i propri doveri sono responsabili per i danni cagionati alla società che ha conferito l'incarico, ai suoi soci, ai creditori e ai terzi nei limiti di un multiplo del compenso annuo percepito, secondo i seguenti scaglioni: per i compensi fino a 10.000 euro, quindici volte il compenso; per i compensi da 10.000 a 50.000 euro, dodici volte il compenso; per i compensi maggiori di 50.000 euro, dieci volte il compenso“.

Un ulteriore limite è di natura temporale, perché il comma 4 del “nuovo” art. 2407 c.c. prevede un termine di prescrizione quinquennale per l'azione di responsabilità nei confronti dei sindaci: l'azione “si prescrive nel termine di cinque anni dal deposito della relazione di cui all'articolo 2429 concernente l'esercizio in cui si è verificato il danno”.

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