Inaugurato l'anno giudiziario tributario 2025
13 Marzo 2025
La cerimonia ha preso il via con i saluti del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il quale ha subito ricordato come il 2024 sia stato un anno importante nel sistema della giustizia tributaria, con un aumento significativo dei ricorsi e una riduzione dei tempi di definizione. Sottolineando come la Riforma abbia permesso di avviare il processo di trasformazione. Dopo il Presidente della Camera è intervenuta poi la Presidente del Consiglio di presidenza della Giustizia Tributaria, Carolina Lussana, la quale ha fornito i numeri che caratterizzano l'andamento del contenzioso fiscale. Sin da subito si percepisce l'importante lavoro effettuato dalle Corti tributarie, infatti al 31 dicembre del 2024, i ricorsi pendenti sono stati 259.453 segnando un incremento del 2,5%. Mentre le nuove cause pervenute durante l'anno sono state 224.725, di cui 182.112 nelle Corti di primo grado e 42.613 in quelle di secondo grado. La Presidente del CPGT ha sottolineato poi, come, l'analisi per scaglioni evidenzia che nelle Corti di primo grado, ben il 57,8% dei ricorsi definiti riguardi controversie di valore inferiore ai 5.000 euro, mentre solo l'1,2% superi il milione di euro. Per le Corti di secondo grado, la distribuzione è simile. Il valore complessivo delle controversie fiscali è salito a circa 23,7 miliardi di euro, mentre sono stati definiti 218.384 ricorsi per un valore di 25,97 miliardi. Nonostante l'aumento dei ricorsi, il clearance rate ha visto ottimi risultati infatti il 90,5% per il primo grado e addirittura 125,6% per il secondo grado. Un dato che conferma, continua Lussana, l'efficacia del sistema, capace di smaltire il contenzioso in maniera veloce ed efficiente. La Presidente aggiunge alcuni dati preziosi sulla definizione dei ricorsi da parte dei giudici tributari, affermando che in primo grado ogni giudice ha definito in media 110 ricorsi, la Giustizia tributaria ha contribuito in maniera significativa alla gestione del contenzioso e alla lotta all'evasione permettendo il recupero di somme importanti per il bilancio dello Stato. Si può senz'altro confermare che il 2024 è stato un anno di crescita per il contenzioso tributario. Dopo la Presidente Lussana, il Ministro dell'Economia e delle Finanze - Giancarlo Giorgetti - ha preso parola ricordando sin da subito come la legge 130/2023 ha completamente modificato l'assetto ordinamentale della magistratura tributaria e creato di fatto la quinta magistratura. Una Riforma a lungo attesa è importante non solo per i cittadini ma anche per imprese e inserita negli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ponendo fine al suo storico carattere onorario e ha istituito il magistrato onorario professionale assunto per concorso come accade in tutte le altre magistrature del Paese. Garanzia così di una maggiore autonomia e indipendenza per il cittadino, obiettivo ultimo è dunque rendere più efficiente la magistratura tributaria e conseguire così i risparmi di spesa previsti. È poi intervento l'onorevole Maurizio Leo, Viceministro dell'Economia e delle Finanze, ricordando l'approvazione della legge delega per la riforma fiscale nel mese di agosto del 2023 e da allora il Governo ha approvato in via definitiva 14 decreti legislativi e 3 Testi Unici. Nel poter fare questo, il Governo si è mosso su 4 direttrici: - certezza del diritto; - semplificazione; - contrasto all'evasione fiscale; - riduzione della pressione fiscale. L'obiettivo principale è però quello di cambiare il rapporto tra Fisco e Contribuente, passando da un rapporto che si sviluppava ex post all'atto di accertamento e che portava a un necessario contenzioso (creando poi l'inevitabile "collo di bottiglia" in Cassazione) con un approccio invece ex ante, un dialogo con cui l'Amministrazione chiede trasparenza e si apre al Contribuente. I risultati di questo nuovo modus, sottolinea il Viceministro, si sono già percepiti nei primi due mesi del 2025, con una contrazione e decremento dei giudizi incardinati, in alcune Corti del sud addirittura siamo al 50% meno delle controversie avviate. Ha preso poi la parola Margherita Cassano, Primo Presidente Corte suprema di Cassazione, che ha ricordato alcuni principi che ci permettono di avere un quadro di riferimento costituzionale, nello specifico: - il dovere di concorrere con le proprie capacità contributiva alle spese pubbliche; - principio di progressività; - principio di effettività della riscossione. Si poi susseguiti gli interventi di Vittorio Minervini, Consigliere Consiglio nazionale Forense, ricordando sempre gli importanti obiettivi raggiunti con la Riforma tributaria, e l'importanza della rappresentanza e difesa riservata all'Avvocatura, nell'ambito del giudizio di rinvio le parti in giudizio si devono poter rivolgere solo ad avvocati abilitati al patrocinio davanti alla Corte Suprema. I lavori si sono conclusi con l'apertura ufficiale dell'anno Giudiziario tributario 2025. |