Dal 1° aprile iscrizioni di notizie di reato e deposito di atti solo in via telematica

01 Aprile 2025

Dal 1° aprile 2025, le iscrizioni al Registro delle Notizie di Reato e i depositi relativi ai giudizi abbreviati, direttissimi e immediati dovranno avvenire esclusivamente in via telematica, come previsto dal decreto dal Ministero della Giustizia n. 206 del 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30/12/2024.

Nuova tappa verso la piena attuazione del processo penale telematico. Il decreto citato, come è noto, ha modificato l'art. 3 del d.m. n. 217 del 2023 che prevede le “Regole tecniche riguardanti il deposito, la comunicazione e la notificazione con modalità telematiche degli atti e documenti, la consultazione e gestione dei fascicoli informatici nei procedimenti penali e civili”.

All'art. 1, comma 4, è previsto che, fino al 31/03/2025, può avere luogo con modalità non telematica:

  • l'iscrizione da parte dei soggetti abilitati interni delle notizie di reato di cui all'art. 335 c.p.p.;
  • il deposito di atti, documenti, richieste e memorie da parte dei soggetti abilitati interni ed esterni relativi ai procedimenti di cui al libro VI, titoli I, III e IV c.p.p. (giudizio abbreviato, giudizio direttissimo, giudizio immediato).

    

Per questi atti, dunque, il “doppio binario” cessa con il 1° aprile 2025.

Il d.m. 206/224. Più in generale, all'art. 1, comma 1, il decreto ministeriale n. 206 del 2024 ha stabilito la regola generale del deposito di atti, documenti, richieste e memorie da parte dei soggetti abilitati interni ed esterni esclusivamente con modalità telematiche, ai sensi dell'art. 111-bis c.p.p. nei seguenti uffici penali:

a) Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario;

b) procura europea;

c) sezione del giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario;

d) tribunale ordinario;

e) procura generale presso la Corte d'appello, limitatamente al procedimento di avocazione.

Rispetto a questa regola, però, sono state previste rilevanti deroghe, con la istituzione di un regime di “doppio binario”.

L'art. 1, comma 2, infatti, consente il deposito anche in forma analogica fino al 31/12/ 2025 nei seguenti uffici:

a) Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario;

b) procura europea;

c) sezione del giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario.

In tali uffici, «il deposito da parte dei soggetti abilitati interni di atti documenti richiesti e memorie … può avere luogo anche con modalità non telematiche».

La possibilità del deposito con modalità non telematiche da parte dei soggetti abilitati interni, tuttavia, non opera per gli atti, documenti e richieste che riguardano:

  • i procedimenti di cui al libro V, titolo IX (udienza preliminare);
  • i procedimenti di cui al libro VI, titoli II, V e V-bis (applicazione della pena su richiesta, procedimento per decreto, sospensione del procedimento con messa alla prova)
  • i procedimenti di archiviazione di cui agli artt. 408,409,410,411 e 415 c.p.p.
  • i procedimenti di riapertura delle indagini di cui all'art. 414.

    

L'art. 1, comma 3, poi, prevede un sistema di doppio binario fino al 31/12/2025 anche nei seguenti uffici giudiziari:

c) sezione del giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario;

d) tribunale ordinario.

La possibilità dell'impiego della modalità non telematica, però, riguarda soltanto il deposito, sia da parte dei soggetti abilitati interni, sia da parte dei soggetti abilitati esterni di atti documenti e richieste e memorie nei procedimenti regolati da libro IV del c.p.p. (misure cautelari) e in quelli relativi all'impugnazione in materia di sequestro probatorio.

Circolare dal Ministero. Nell'avvicinarsi della nuova tappa verso la piena implementazione del processo telematico, il Ministero della giustizia, Dipartimento per l'innovazione tecnologica della giustizia, ha diffuso una nuova circolare che ha ad oggetto gli “interventi evolutivi” che sono stati compiuti su APP, ReGeWEB e PNDR, con l'illustrazione di alcuni aggiornamenti e l'istituzione di nuove funzionalità a partire dal 29/03/2025.

Per esempio, è stata ottimizzata la gestione della approvazione massiva degli atti per l'utente magistrato P.M., introducendo l'approvazione come operazione massiva contestuale alla firma, così da rendere possibile “selezionare contemporaneamente atti che presentano come azione principale “firma atto” e “atto da approvare” e procedere, in un'unica operazione, alla loro approvazione e firma tramite il tasto rapido “firma”.

Aggiornamenti hanno riguardato anche l'utilizzo del programma da parte degli uffici giudicanti. si tratta, per esempio, della “rimozione del vincolo di richiesta del visto al magistrato sui verbali di udienza”,

Nuovi provvedimenti di sospensione dell'utilizzo dell'applicativo APP. Nonostante gli interventi in corso, forte preoccupazione per le numerose criticità ancora presenti, che rischiano di compromettere il diritto di difesa e il corretto funzionamento della giustizia, sono state espresse dall'Avvocatura associata. Il timore di nuove sospensioni dell'uso degli strumenti telematici da parte dei dirigenti degli uffici, tra gli altri, è stato espresso dall'Organismo Congressuale Forense (OCF) che è l'organismo di vertice di rappresentanza politica dell'Avvocatura italiana, che esercita la rappresentanza politica del Congresso Nazionale Forense.

Si teme, dunque, che la nuova data dalla quale APP diventa obbligatorio per una ulteriore serie di provvedimenti e adempimenti, pur non essendo stati risolti nei tre mesi di vigore del decreto i problemi riscontrati, provochi l'adozione di nuovi provvedimenti di sospensione, con ulteriore proroga del “doppio binario”.

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