Tabelle SIMLA medico-legali sulle macrolesioni dichiarate buona pratica clinica dall’Istituto Superiore di Sanità
15 Aprile 2025
La Medicina Legale italiana, con illustri e autorevoli studiosi, da oltre un secolo si è occupata di elaborare un sistema di valutazione del danno alla persona mediante la misurazione in forma percentuale. Tale metodo, teso a traslare una entità biologica in una posta economica, non può che fondarsi su di un criterio convenzionale, non essendo possibile misurare attraverso un esperimento ripetibile e riproducibile la disfunzionalità di organi e apparati a seguito di una menomazione dell'integrità psico fisica della persona. Tuttavia, in Italia così come in altri Paesi, il metodo di percentualizzazione del danno alla persona è riconosciuto dal Legislatore e consolidato dal diritto positivo. L'Autore delle Leggi, infatti, intervenuto con il d.lgs. n. 209/2005, al fine di garantire il diritto delle vittime dei sinistri ad un integrale risarcimento del danno non patrimoniale effettivamente subito e di razionalizzare i costi gravanti sul sistema assicurativo e sui consumatori, ha previsto, mediante l'emanazione di un decreto del Presidente della Repubblica - previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro della Salute, con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Ministro della Giustizia - l'emanazione di due specifiche Tabelle, uniche su tutto il territorio nazionale, delle menomazioni all'integrità psico-fisica comprese tra 1 e 9 e tra 10 e 100 punti. Per le menomazioni dell'integrità psico-fisica comprese tra 1 e 9 punti di invalidità è stata predisposta una tabella approvata con D.M. n. 11790/2003; viceversa, non esiste l'analogo decreto ministeriale che dia forza di legge alla Tabella di valutazione medico-legale delle menomazioni dell'integrità psico-fisica “macropermanenti” (menomazioni di non lieve entità), ossia comprese tra 10 e 100 punti. Allo stato, la dottrina medico legale, intervenuta per colmare il vuoto normativo con qualificati autori e, più recentemente, con la stessa opera scientifica pubblicata dalla SIMLA (2016), ha necessità di aggiornare gli attuali barèmes, in quanto non può non rilevarsi come essi siano ispirati a modelli valutativi per molti versi superati dall'inarrestabile evoluzione della società e come, pertanto, risultino non del tutto efficaci nell'inquadrare le numerose e complesse dimensioni di un essere umano sempre più homo socialis. E ancora, a tal proposito, recentemente è intervenuta la Corte di Cassazione che ha rilevato come i vari barèmes attualmente offerti dalla più autorevole dottrina di settore medico-legale facciano emergere talune difformità in merito alla misura percentuale assegnata per le medesime menomazioni, onde realizzare un concreto rischio di disparità di valutazione liquidativa. L'obiettivo della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Criminalistiche – SIMLA - (società scientifica riconosciuta dal Ministero della Sanità l. n. 24/2017), ferma la prioritaria disponibilità agli Uffici ministeriali preposti, si è quindi proposta di promuovere la pubblicazione di una buona pratica clinica (ai sensi dell'art. 5, l. n. 24/2017) sulla valutazione delle menomazioni dell'integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti di invalidità, onde pervenire ad un'evoluzione significativa nel contesto giuridico e medico legale nazionale tramite una metodologia validata dal punto di vista scientifico che coniugherà l'approccio clinico e tecnico-scientifico con un processo di lavoro connotato da trasparenza e terzietà rivolto, quali destinatari, agli specialisti in medicina legale, agli operatori in ambito giuridico e assicurativo in tema di danno alla persona nonché a tutti cittadini. I presupposti, su cui si è basato il lavoro proposto, sono stati quelli di ottenere un prodotto finale basato:
Tutto ciò per raggiungere i seguenti obbiettivi:
L'individuazione delle buone pratiche cliniche è stata effettuata in armonia con il manuale prodotto e pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità («Procedure di invio e valutazione di raccomandazioni per le buone pratiche clinico-assistenziali» v. 13 marzo 2025). Gli step seguiti nella produzione del documento sono riportati nel dettaglio nel che potete qui scaricare. In estrema sintesi, un largo numero di esperti (19 soggetti) sotto la guida di un comitato tecnico-scientifico (7 soggetti) ha provveduto a costruire un glossario, a individuare i quesiti clinici e di background rilevanti, a formulare gli statement finalizzati a rispondere a detti quesiti, a proporre e attribuire un peso numerico ad una lista di lesioni selezionate secondo criteri di severità, prevalenza e rappresentatività. Una task force composta da una librarian con esperienza documentata, un metodologo e una segreteria scientifica (10 soggetti) ha provveduto all'analisi della letteratura (ca. 4700 voci scelte da esaminare), producendo tabelle di sintesi che sono state utilizzate dagli esperti come riferimento. Tutti i passaggi che hanno richiesto lo sviluppo e la misura del consenso tra gli esperti sono stati gestiti in accordo con le regole tipiche delle conferenze formali di consenso, in conformità con i principali documenti di riferimento (Manuale metodologico «Come organizzare una conferenza di consenso» ISS SNLG novembre 2009/ novembre 2013). Un pannello multidisciplinare e multiprofessionale composto da 21 esperti indipendenti in rappresentanza anche dei principali stakeholder del settore (ANIA, IVASS, Corte di Cassazione ecc...) ha infine provveduto alla correzione e validazione del lavoro condotto, attraverso una discussione strutturata condotta in un meeting in presenza su tutti gli statement e gli item contenuti nel documento finale seguita dalla contestuale verifica formale del grado di accordo tra i componenti del panel. Infine, il lavoro è stato sottoposto a revisione esterna da parte di due esperti. Si tratta senza dubbio di un importante risultato non solo per la nostra Società Scientifica, la SIMLA, ma per l'intera medicina legale italiana, che è riuscita a elaborare e proporre, attraverso un approccio improntato alla massima scientificità applicabile in questo ambito di ricerca, un documento condiviso, multidisciplinare e terzo, destinato a divenire un riferimento imprescindibile per la valutazione e la conseguente liquidazione del danno alla persona. Le Tabelle proposte rappresentano un punto di partenza solido, destinato a essere perfezionato nell'ottica della revisione periodica cui, per legge, dovranno essere sottoposte. Nel frattempo, in attesa dell'ormai da troppo tempo invocata approvazione dell'art. 138 cod. ass., esse costituiscono l'unico strumento attualmente utilizzabile per una valutazione uniforme e scientificamente fondata del danno biologico di maggiore entità. Oltre al documento scaricabile sul sito del Sistema Nazionale Linee Guida (vedi qui), che vi raccomandiamo, comunque, di visionare con attenzione per constatare la complessità dell'operazione, si allega una sintesi dello stesso ove troverete gli item approvati, le modalità applicative delle tabelle e le stesse. |