Via libera al disegno di legge di delegazione europea
La Redazione
13 Giugno 2025
L’11 giugno la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea - Legge di delegazione europea 2024». Tra le norme da recepire, il pacchetto di misure previste dal c.d. Listing Act.
Il disegno di legge di delegazione europea 2024, approvato dalla Camera lo scorso 11 giugno dopo le modifiche apportate durante il passaggio in Senato, si compone di 29 articoli, divisi in 3 Capi.
L'articolato contiene:
1) principi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega relativa a 20 direttive,
2) norme per l'adeguamento della normativa nazionale a 21 regolamenti;
3) disposizioni per l'istituzione di un tavolo tecnico avente ad oggetto una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea (art. 3).
L'Allegato A, che, originariamente, prevedeva 15 direttive da recepire con decreto legislativo, a seguito dell'esame del Senato ne contiene 21. Tra queste, si segnalano:
(UE) 2023/2225, relativa ai contratti di credito ai consumatori (art. 4);
(UE) 2023/2673, relativa ai contratti di servizi finanziari conclusi a distanza (art. 6);
(UE) 2024/2810, sulle strutture con azioni a voto plurimo (art. 13): si tratta di una delle direttive che fanno parte del c.d. Listing Act, approvato nel novembre 2024 (si veda, sul punto, la precedente news, in questo portale).
(UE) 2024/2811, sull'accesso delle PMI ai mercati pubblici dei capitali (art. 13): anche questa direttiva, come la precedente, rientra nel Listing Act; ha introdotto modifiche alla direttiva 2014/65/UE (Mifid II), per rendere i mercati pubblici dei capitali nell'Unione più attraenti per le imprese e per facilitare l'accesso delle piccole e medie imprese ai capitali, e ha abrogato la direttiva 2001/34/CE (Listing Directive).
(UE) 2024/2994, sul trattamento del rischio di concentrazione e del rischio di controparte nelle operazioni finanziarie (art.13);
(UE) 2024/790, relativa ai mercati degli strumenti finanziari (art. 13);
(UE) 2024/927, relativa ad accordi di delega, vigilanza, servizi di custodia e prestiti (art. 13);
(UE) 2025/2, relativa a vigilanza e strumenti macroprudenziali (art. 13);
(UE) 2024/1640, relativa a riciclaggio e finanziamento del terrorismo (art. 14);
(UE) 2024/1174, relativa ai requisiti minimi di fondi propri e passività ammissibili (art. 15);
(UE) 2024/1619, relativa alla vigilanza bancaria (art. 16).
Vengono, inoltre, dettate disposizioni relative all'adeguamento o all'attuazione dei seguenti Regolamenti:
(UE) 2024/2809, relativo all'accesso delle PMI ai capitali (art 13): anche in questo caso di tratta di una delle misure introdotte a novembre 2024, all’interno del Listing Act. Questo regolamento, in particolare, ha modificato il regolamento (UE) n. 2017/1129 (Prospetto) e il regolamento (UE) n. 596/2014 (MAR) per rendere i mercati pubblici dei capitali nell'Unione più attraenti per le società e facilitare l'accesso delle piccole e medie imprese ai capitali (si veda, sul punto, il documento dedicato alla Circolare Assonime 5/2025).
(UE) 2024/2987, relativo all'attenuazione delle esposizioni eccessive verso controparti di paesi terzi e all'efficienza dei mercati della compensazione (art. 13).
(UE) 2024/791, relativo ai mercati dei capitali (art. 13);
(UE) 2024/1624 relativo a riciclaggio e finanziamento del terrorismo (art. 14);
(UE) 2024/1620 relativo all'Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (art. 14);
(UE) 2024/1623 relativo ai rischi di credito e l'output floor (art. 16);
(UE) 2023/2845 sulla disciplina di regolamento, la prestazione di servizi transfrontalieri, la cooperazione in materia di vigilanza, la prestazione di servizi accessori di tipo bancario e i requisiti per i depositari centrali di titoli di paesi terzi (art. 23).
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