Tribunale di Milano: linee guida in tema di spese extra assegno di mantenimento per figli minori e figli maggiorenni non economicamente indipendenti o con disabilità
13 Giugno 2025
L’obiettivo di queste linee guida è quello di ridurre i conflitti familiari in caso di crisi, fornendo una base comune per determinare le spese extra assegno di mantenimento, assicurando così un sostegno adeguato al benessere e al futuro dei figli coinvolti. Nei casi in cui risulti difficile per il genitore con cui vive principalmente il figlio ottenere il consenso dell'altro genitore o il rimborso, l'assegno di mantenimento periodico può comprendere tutte le spese extra ordinarie per l'educazione e il benessere del figlio. In altre situazioni, entrambi i genitori dovranno contribuire alle spese extra assegno, in base a quanto concordato o stabilito dal tribunale, che siano necessarie per la prole secondo il seguente schema:
Per i figli in condizioni di disabilità secondo d.lgs. 62/2024, Art. 2, comma 1, lett. a Le spese non richiedono preventivo accordo se relative a: - Interventi preventivi, curativi o riabilitativi, prescritti o urgenti; - Alimenti o integratori per esigenze nutrizionali o terapeutiche; - Modifiche domestiche; - Servizi educativi, assistenza domiciliare; - Partecipazione ad attività sportive o culturali di gruppo; - Utilizzo di centri diurni; - Acquisto e adattamento veicoli essenziali; - Relativi costi obbligatori (patenti, bollo, assicurazione); - Spese per cani-guida, salvo clausole più favorevoli. Per le spese extra assegno concordate: - Il genitore ricevente deve prestare consenso o esprimere dissenso motivato entro 10 giorni dalla richiesta, altrimenti il silenzio equivale ad approvazione. - Chi anticipa le spese deve provare la spesa entro 30 giorni all'altro genitore. Il rimborso deve avvenire entro 15 giorni dalla richiesta. - Se la spesa supera il 10% del reddito mensile netto di un genitore, entrambi contribuiranno nella percentuale stabilita. |