Legittimità della devoluzione in arbitrato delle controversie sulle tabelle millesimali

06 Agosto 2025

La domanda avente ad oggetto la formazione e/o la revisione delle tabelle millesimali può essere devoluta ad arbitrato irrituale?  

Preliminarmente,  si osserva che in tema di impugnazioni delle delibere assembleari, il comma 2 dell'art. 1137 c.c., nel riconoscere ad ogni condomino assente, dissenziente o astenuto la facoltà di ricorrere all'autorità giudiziaria avverso le deliberazioni dell'assemblea, non pone una riserva di competenza assoluta ed esclusiva del giudice ordinario e, quindi, non esclude la compromettibilità in arbitri delle relative controversie, le quali, d'altronde, non rientrano in alcuno dei divieti sanciti dagli artt. 806 e 808 c.p.c. (Cass. civ., sez. II, 15 dicembre 2020, n. 28508). Conseguentemente, la clausola compromissoria quale limite all'esercizio delle azioni giudiziali, deve considerarsi vincolante sulla scorta del non equivoco contenuto dell'inerente, condizionante, disposizione regolamentare, laddove, sia stato previsto che le controversie in senso al condominio dipendenti dall'applicazione - oltre che della legge - anche del regolamento "vengono risolte" su iniziativa dell'interessato da un giudice arbitrale (App. Napoli 26 maggio 2022, n. 2324).

Tuttavia, in relazione al quesito in esame, secondo altro ragionamento dei giudici di merito, le domanda proposta dal condomino nei confronti del condominio avente ad oggetto la formazione e/o la revisione delle tabelle millesimali non può essere devoluta ad arbitrato irrituale. Infatti, secondo il giudicante, “dovendo tali tabelle riflettere la reale consistenza dell'immobile, la loro determinazione esula dall'àmbito dei diritti disponibili” (Trib. Torino 9 ottobre 2024, n. 5051). Nella fattispecie analizzata dal giudice torinese, il condominio convenuto aveva opposto al condomino una clausola contenuta nel regolamento condominiale, la quale deferiva inappellabilmente alla nomina di un arbitro amichevole compositore qualsiasi controversia fosse insorta tra i comproprietari attinente comunque allo stabile od al regolamento medesimo. Il giudice adito, pur rigettandola nel merito, ha ritenuto, preliminarmente, in rito, non compromettibile in arbitrato la domanda con la quale l'attore aveva chiesto di integrare le tabelle millesimali stabilendo i criteri di riparto delle spese di manutenzione, pulizia ed illuminazione delle scale e di raccolta dei rifiuti.

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