Nessun danno da usura psico-fisica se il riposo settimanale è solo posticipato

Redazione Scientifica
20 Agosto 2025

Con l’ordinanza n. 22289/25, la Corte di cassazione ha ribadito che il danno da usura psico-fisica non sussiste quando il lavoratore presta attività il giorno successivo alla settimana lavorativa, posticipando semplicemente il giorno di riposo. Secondo la Suprema Corte, in questi casi il dipendente beneficia comunque del riposo settimanale, seppur in un momento differente, e non ne subisce la soppressione.

La vicenda trae origine dalla domanda di risarcimento proposta da un custode di campi sportivi nei confronti del Comune di Avellino, per avere lavorato in giorni festivi senza fruire dei relativi riposi compensativi. Sia il Tribunale di Avellino che la Corte d'Appello di Napoli hanno rigettato la domanda, rilevando che al lavoratore era stata riconosciuta la maggiorazione retributiva prevista dal CCNL e che non si era verificata alcuna eccedenza rispetto all'orario complessivo settimanale.

I giudici di legittimità hanno ribadito, anche richiamando precedenti consolidati (Cass. nn. 32905/2021 e Cass. 19326/2021), che il danno da usura psico-fisica è risarcibile esclusivamente nel caso in cui vi sia una totale soppressione del riposo settimanale. Il mero spostamento del riposo, invece, non configura una violazione del diritto al riposo se viene rispettata la disciplina contrattuale e normativa sull'organizzazione del lavoro, fermo restando il diritto alla maggiorazione retributiva per il lavoro festivo.

La risarcibilità del danno da usura psico-fisica presuppone, secondo la Suprema Corte, che la prestazione lavorativa nel settimo giorno sia avvenuta in assenza di previsioni legittimanti e in violazione degli articoli 36 della Costituzione e art. 2109 c.c. Solo in presenza di una perdita definitiva del riposo settimanale, e non di un semplice rinvio, si configura un danno indennizzabile, anche in via equitativa e senza necessità di prova specifica del pregiudizio.

In conclusione, il mero posticipo del riposo, effettuato nel rispetto della normativa e dei contratti collettivi, non integra una violazione idonea a generare un danno risarcibile da usura psico-fisica. Solo la soppressione integrale del riposo settimanale, senza giustificazioni legittime, può essere fonte di responsabilità risarcitoria a carico del datore di lavoro.

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