Notifica alla società di fatto con la procedura degli irreperibili

La Redazione
15 Agosto 2025

La Corte di cassazione, nella sentenza 31 luglio 2025, n. 22117, ha ritenuto nulla la notifica dell’avviso di accertamento effettuata ad una società di fatto secondo la procedura degli irreperibili ex art. 60, comma 1, lett. e), d.p.r. n. 600/1973, senza attestazione da parte del messo comunale di aver di aver svolto ricerche al fine di verificare l’irreperibilità assoluta della società.

La vicenda riguarda un ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza della CTR Abruzzo, con il quale l' Agenzia delle entrate ricorrente denuncia la violazione e falsa applicazione degli artt. 60, comma 1, lett. e) del d.p.r. n. 600/1973 e 140 c.p.c., per avere il giudice d' appello confermato l'annullamento dell'avviso di presa in carico di cui all'art. 29 del d.l. n. 78/2010,  in quanto non preceduto dalla rituale notifica dell'atto presupposto, l'avviso di accertamento.  

In particolare, la ricorrente si duole che il giudice d'appello abbia ritenuto nulla la notifica dell'avviso di accertamento emesso nei confronti della società di fatto siccome eseguita con la procedura degli irreperibili ai sensi dell'art. 60, comma 1, lett. e), d.p.r. n. 600/1973, senza attestazione da parte del messo comunale che ne aveva curato l'effettuazione di aver svolto ricerche al fine di verificare l'irreperibilità assoluta della società, essendosi lo stesso limitato a rilevare l'irreperibilità della società.

Inoltre, sempre secondo la ricorrente, il giudice di appello non avrebbe considerato che essendo destinataria dell'atto società di fatto non iscritta in alcun registro delle imprese, il messo comunale incaricato di effettuare la notifica non poteva effettuare alcun tipo di ricerca preordinata a verificarne “l'irreperibilità assoluta”.

La Corte di cassazione, nella sentenza del 31 luglio 2025, n. 22117, ritiene il motivo inammissibile, evidenziando come la ricorrente – oltre a non riprodurre nel corpo del motivo la relata di notifica dell'avviso di accertamento in questione, ai fini della dimostrazione della propria prospettazione  e così della rilevanza e della decisività della censura – non contesti l'accertamento fattuale, posto in essere dal giudice d'appello, di assenza di tracce agli atti dell'attività di ricerca della società da parte del messo notificatore.

Tale accertamento fattuale deve, peraltro, ritenersi conforme a legge, essendo prescritto dall'art. 60, comma 1, lett. e), d.p.r. n. 600/1973, che il messo notificatore può procedere a tale notifica solo quando non reperisca il contribuente, il quale, dalle notizie acquisite all'atto della notifica, risulti trasferito in luogo sconosciuto. A differenza di quanto affermato nella censura, la giurisprudenza ha interpretato tale disposto nel senso che è necessario e sufficiente che emerga che tali ricerche siano state effettuate da parte del messo notificatore in relazione alla notifica in esame (Cass. n. 20425/2007).

Inoltre, secondo i giudici di legittimità, non ci sono ragioni per non estendere l'interpretazione anche alla fattispecie in esame, relativa a società di fatto, come tale non iscritta in alcun registro delle imprese, ben potendo l'ufficiale notificatore dare atto di aver cercato di acquisire notizie in loco senza successo nei confronti di tale soggetto economicamente e giuridicamente identificato e, dunque, concretamente rintracciabile ai fini della notifica. 

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