È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 9 agosto la legge di conversione (legge 8 agosto 2025, n. 118) del d.l. 30 giugno 2025, n. 95, recante «Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali». Il c.d. Decreto Economia, convertito in legge, è in vigore dal 10 agosto 2025.
Da segnalare, in particolare, il recepimento della Direttiva (UE) 794/2025, c.d. “stop the Clock”, che fa parte del pacchetto Omnibus I.
Trova, così, applicazione anche nel nostro ordinamento il rinvio, stabilito in ambito UE, degli obblighi di pubblicazione della rendicontazione di sostenibilità, per numerose imprese.
In particolare, la direttiva Stop the clock prevede il rinvio di due anni per l'applicazione degli obblighi di cui alla CSRD, Direttiva (UE) 2464/2022, sulla rendicontazione societaria di sostenibilità per le grandi imprese che non hanno ancora avviato la rendicontazione e per le PMI quotate, e di un anno per il termine di recepimento e la prima fase dell'applicazione, per le imprese più grandi, della CSDDD, Direttiva (UE) 1760/2024, sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità.
Per approfondimenti sul punto si veda: Tombari-Verdelli, Il pacchetto “Omnibus”: un'analisi delle principali modifiche alla CSRD e alla CSDDD, in questo portale.
Altre misure riguardano:
- misure fiscali per le start-up innovative: l'art. 18 modifica la disciplina per gli investimenti in start-up. Al primo comma, la norma fornisce un'interpretazione autentica del concetto di “investimenti qualificati”, ai fini dell'applicazione delle disposizioni contenute nell'art. 33 l. n. 193/2024, che mira a canalizzare il risparmio previdenziale degli enti di previdenza obbligatoria e delle forme di previdenza complementare nell'economia reale italiana, in particolare nel segmento del venture capital italiano. Il successivo comma 2 fissa soglie minime di investimento (dal 3% nel 2025, al 5% nel 2026, fino al 10% nel 2027) e uniforma i requisiti alle regole UE, con investimenti tramite fondi di Venture Capital.
- Antiriciclaggio e cripto-attività. Rafforzati gli strumenti di contrasto al riciclaggio e al finanziamento della proliferazione di armi, ampliando le competenze del Comitato di sicurezza finanziaria (CSF) e aggiornando la normativa (d.lgs. n. 231/2007). È previsto, inoltre, un maggiore controllo sulle cripto-attività; il termine per presentare le domande di autorizzazione per i soggetti già operativi in Italia è prorogato al 30 dicembre 2025, con la possibilità di continuare a operare in via transitoria senza autorizzazione fino al 30 giugno 2026.
- Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese. Le risorse del fondo rotativo potranno essere impiegate per favorire l'espansione delle imprese italiane in India e per sostenere innovazione, digitalizzazione e transizione ecologica delle imprese esportatrici e delle start-up del Sud Italia. Il limite massimo dei finanziamenti è fissato a 200 milioni di euro (art. 17). Viene inoltre ampliato l'accesso al credito per l'export.
- Enti del Terzo Settore. Vengono stanziati 10 milioni di euro in più per il 2025 a favore del Fondo per i progetti del Terzo Settore e ulteriori 10 milioni per il Fondo di garanzia PMI, a beneficio anche degli enti religiosi riconosciuti e non iscritti al Rea (art. 5).